Cosminers torna a mostrarsi con un nuovo trailer e porta finalmente materiale concreto per capire la direzione del progetto di Gravity Rifters. Il team polacco punta a un mix netto: FPS, roguelite, cooperativa 1-4 giocatori, sopravvivenza, costruzione della base, ciclo giorno e notte. Il risultato? Un gioco che cerca di occupare quello spazio dove spari, fatica e gestione lavorano insieme senza filtri.
Un trailer che mette subito sul tavolo l’identità del gioco
Il video appena pubblicato chiarisce la struttura. Cosminers gira attorno a un ciclo semplice da capire e duro da reggere. Di giorno si scava, si raccolgono risorse e si amplia la base. Di notte arriva l’assalto, con creature aggressive decise a entrare nel rifugio. Questa dinamica è la spina dorsale del progetto, presentata nel trailer come un susseguirsi di sprint controllati.
Una filosofia di gioco che nasce dalla Slesia industriale

Il CEO Marcin Bednarski ha spiegato che l’idea nasce dalla cultura industriale della Slesia. Fatica, resistenza e rapporto diretto con strumenti e lavoro. Cosminers applica questo concetto alla lettera. Il giocatore è un operaio dello spazio che non ha protezioni narrative: c’è da scavare e c’è da combattere. Le morti fanno parte del ciclo, e il ritorno come clone sottolinea la visione del team.
Un roguelite che vuole colpire con la generazione procedurale
Le mappe sotterranee sono procedurali e cambiano a ogni partita. Nel trailer si vede chiaramente come i tunnel, gli spazi aperti e le camere naturali non seguano uno schema ripetitivo. Questo aumenta l’imprevedibilità della fase di raccolta risorse, ma soprattutto mette in crisi il senso di controllo. Il gioco vuole tenere chi gioca in allerta costante.
Difendere la base non è un compito passivo
La parte difensiva è uno dei punti forti del trailer. Non c’è solo costruzione estetica, ma un sistema pensato per bloccare ondate sempre più toste. Torrette, moduli difensivi, armi automatiche, sistemi energetici che vanno gestiti con cura. Ogni struttura inserita nella base richiede materiali, e questi materiali si trovano scavando. È un loop che ti tira da due parti diverse: serve espandere ma serve anche resistere.
La pressione della notte
Il trailer mostra bene il tono della notte. Le creature non sembrano semplici bersagli. Entrano in massa, puntano alla base, la demoliscono con movimenti rapidi e frequenze crescenti. Questo obbliga a bilanciare il gameplay: muoversi fuori dal rifugio può essere un rischio totale, ma restare dentro senza un piano porta comunque allo schianto.
Sopravvivenza più ampia di quanto sembri

Cosminers non si limita a sparare e costruire. Ci sono cibo, acqua, ossigeno ed energia da tenere sotto controllo. Questi elementi trasformano il ritmo, perché durante il giorno non basta scavare: bisogna evitare di rimanere senza provviste. Nel trailer si vedono moduli per la produzione di ossigeno, generatori che richiedono risorse e indicatori legati allo stato vitale.
Il combattimento punta all’essenzialità
Il gameplay in prima persona è diretto. Armi da fuoco classiche, strumenti che possono cambiare funzione in base al contesto, uso della verticalità negli spazi sotterranei. Cosminers non cerca l’effetto spettacolare, cerca la funzionalità. La scelta sembra consapevole: il giocatore deve percepire di essere un lavoratore armato, non un super soldato.
Un progetto modellato sulla cooperazione
Il trailer sottolinea più volte la cooperativa da 1 a 4 giocatori. Si vedono squadre che si dividono mansioni, chi scava, chi monitora la base, chi affronta i nemici in aria aperta. Cosminers appare costruito per far pesare ogni errore di squadra. La notte obbliga a sincronizzarsi e il giorno serve a compensare gli sbagli fatti nelle ore precedenti.
Base, risorse e tentativi multipli: il cuore del loop
La struttura del gioco è pensata per un ciclo continuo. Scavi, costruisci, resisti, muori, torni come clone e riprendi. Il trailer lo mostra senza girarci intorno: Cosminers vuole portare chi gioca a riprovare, limare, migliorare e adattare la base a nuovi pericoli. L’assenza di un percorso lineare lascia spazio a scelte personali e alla sperimentazione con moduli e torrette.
Un team con esperienza pesante alle spalle

Gravity Rifters non arriva dal nulla. Il gruppo ha lavorato su titoli come Battlefield VI, Dying Light II, Painkiller 2025, Robocop: Rogue City. Qui cercano una produzione più personale, visivamente riconoscibile e basata sull’impegno quotidiano. Nel trailer l’estetica industriale è una costante: metallo, macchinari, sporco, atmosfera ostile.
Community, materiali e build disponibili
Chi vuole provare una versione anticipata può richiedere una key tramite il link ufficiale. Cosminers ha già la pagina su Steam, con informazioni e aggiornamenti. Per seguire lo sviluppo da vicino si può entrare nel Discord del team, dove vengono discussi progressi, idee e feedback.
Un progetto che vuole parlare chiaramente ai fan del survival FPS
Cosminers non si maschera da altro. Propone tensione continua, cicli serrati e cooperazione obbligata. Il trailer mostra un progetto che punta a crescere attraverso la ripetizione intelligente e la costruzione ragionata della base. Chi cerca un FPS sci-fi dove il lavoro pesa quanto lo sparo potrebbe trovare un nuovo riferimento.
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