Dark Point Games ha presentato Brightfall, un survival roguelite cooperativo che unisce elementi celtici, horror psicologico e un ciclo di morte e rinascita che rimodella l’intera esperienza a ogni run. L’uscita è prevista su Steam nel 2026, con arrivo successivo su PlayStation 5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch 2. L’idea centrale del progetto è semplice solo in apparenza: la luce non serve soltanto a vedere, serve a rimanere vivi, sani e umani. Ogni torcia accesa rallenta il caos, ogni fiamma mantiene la mente al sicuro e ogni passo nell’oscurità può trasformare un compagno in una creatura irriconoscibile.
Brightfall tenta di unire il fascino dei miti celtici alla struttura dei survival cooperativi moderni. Ambientato su un’isola maledetta e cancellata dalle mappe inglesi, propone una lotta continua tra risorse limitate, mostri che reagiscono all’oscurità e un mondo che muta in risposta alle decisioni del gruppo. È un titolo che non punta sul realismo puro ma sull’atmosfera, costruita attorno a una luce che affonda e a una follia che avanza a ogni errore.
Un mondo che respira buio e reagisce alle tue scelte
La prima caratteristica che mette Brightfall su un binario diverso riguarda il suo Living Darkness System. Non esiste una zona sicura permanente. Ogni luogo può essere corrotto, e il livello di luce presente influisce in modo diretto su ambiente e nemici. Le aree rischiarate si puliscono, rivelano percorsi, materiali e segreti; quelle immerse nel buio diventano più ostili e generano creature più aggressive.
La luce diventa quindi una risorsa obbligatoria. Torce, lanterne e falò sono strumenti che permettono di difenderti, costruire tregue temporanee e ottenere spazio per respirare. Il gioco non lascia spazio alla distrazione: spegni la luce per troppo tempo e la mappa comincia a deformarsi, modificando visuale, spawn dei nemici e comportamento dell’isola.
Questo sistema produce un ciclo di tensione costante. La gestione del tempo diventa parte del gameplay tanto quanto la ricerca di materiali. Ogni minuto di buio può scatenare un contrattacco dell’isola, trasformando un’esplorazione tranquilla in una fuga disordinata.
Cooperativa per 1-4 giocatori con meccaniche che penalizzano la disattenzione
Brightfall può essere giocato in solitaria, ma la sua identità nasce per la cooperativa. Fino a quattro giocatori affrontano l’isola condividendo ogni risorsa, ogni fiamma e ogni minuto di lucidità rimasto. La scelta è chiara: sopravvivere richiede coordinazione, perché il gioco non perdona errori di gruppo.
Il titolo include meccaniche che cambiano dinamica quando un compagno cade. Se la luce non basta a trascinarlo fuori dal pericolo, una Resurrection Token può riportarlo al campo base. Ogni gettone perso riduce la possibilità di continuare la run. Finiscono? L’isola si rimodella e tutto ricomincia da capo.
La cooperativa non serve solo per affrontare i nemici. La gestione dei ruoli nel gruppo è importante. Qualcuno deve esplorare, qualcuno deve proteggere la fiamma, qualcuno deve raccogliere materiali utili a costruire armi e strumenti. La struttura punta a creare una dinamica viva, fatta di discussioni, decisioni rapide e scelte che possono trascinare il team verso una run gloriosa o verso un fallimento immediato.
Progressione roguelite che premia ogni tentativo
Brightfall non cancella completamente i progressi dopo una morte. Ogni run distribuisce ricompense sotto forma di conoscenza estratta direttamente dal buio. Queste informazioni servono a ottenere blueprint, abilità, potenziamenti e modifiche al campo base che restano attivi anche dopo il reset.
Questo sistema aumenta la sensazione di costruzione continua. All’inizio il campo è poco più di un falò, ma run dopo run si trasforma in un avamposto stabile che aiuta a espandere le zone purificate, creare percorsi sicuri e potenziare l’equipaggiamento.
La progressione mantiene vivo l’interesse a esplorare ogni angolo dell’isola e a tentare una nuova partita anche dopo sconfitte pesanti.
Ambientazione celtica e tensione ispirata al folklore oscuro
L’atmosfera è un punto fondamentale. Brightfall propone un’isola ispirata alla storia del 1600, tra Inghilterra post-peste e mitologia celtica. L’intero mondo mescola leggende reali, figure spettrali e la sensazione di un territorio che ricorda tradizioni antiche e racconti spesso dimenticati nel panorama videoludico moderno.
Tra suoni distorti, strutture corrotte e sentieri guidati da un buio aggressivo, il gioco punta a una tensione costante che fa leva su due elementi semplici: paura della perdita di controllo e isolamento nonostante la cooperativa. I riferimenti celtici rafforzano l’identità di un mondo dove il confine tra umano e creatura è sottile.
Interazione continua, crafting e difesa del campo
Brightfall integra crafting, raccolta materiali e costruzione di strutture difensive che servono a mantenere viva la luce. La mappa include risorse scarse e nascoste. Il giocatore deve sfruttare ogni piccola scoperta per aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Ogni scelta tattica pesa. Accendi un falò nel punto sbagliato e attiri creature. Risparmia torce e rischi di consumare più tempo del necessario. Crea strutture di difesa ma ignora il gruppo e potresti trovarti senza alleati nel momento decisivo.
Il gameplay ruota attorno a equilibrio, rischio e una pianificazione che cresce in complessità con il passare delle ore.
Un progetto che punta a una community attiva
Dark Point Games sostiene che lo sviluppo di Brightfall continuerà con il supporto diretto dei giocatori. La loro esperienza precedente su Achilles dimostra che lavorano con una comunità molto coinvolta. La visione è quella di un survival cooperativo basato su scelte condivise, con aggiornamenti, migliorie costanti e sistemi che si espandono nel tempo.
Il debutto su Steam nel 2026 servirà come base per raccogliere feedback prima dell’arrivo su console.
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