Su r/Borderlands4 è scoppiato un dibattito accorato e ironico. Un giocatore ha condiviso il suo sfogo dopo aver passato un minuto intero a premere pulsanti, tirare leve e sparare a pannelli per completare un’ennesima missione secondaria. La risposta della community? Un’ondata di meme, citazioni esilaranti e un po’ di amarezza per il modo in cui Borderlands 4 gestisce le sue micro-sfide.
Il post ha raccolto oltre 2.000 upvote, con decine di commenti che trasformano la frustrazione in comicità collettiva.
“MELEE THE BUTTON!”: la missione che nessuno sopporta
La frase più ripetuta nel thread è diventata un tormentone. «MELEE THE BUTTON!», urla un utente, a cui altri rispondono «Pull Tha leva!» o «Don’t flip that switch!».
Molti raccontano di essersi confusi tra i comandi – “hit”, “press”, “flip”, “pull” – o di aver perso minuti a capire quale oggetto colpire. Qualcuno ammette di aver completato la missione da ubriaco, altri confessano che, anche sobri, ci hanno messo “più tempo del dovuto”.
Un utente riassume la sensazione generale con perfetta ironia: «Borderlands Bop-It!», paragonando le sfide ai giocattoli elettronici degli anni ’90 in cui bisognava reagire a ordini vocali sempre più veloci.
Casse piene di delusioni

Dietro le battute, il malcontento ha una radice chiara: le ricompense non valgono la fatica.
Quasi tutti concordano che, dopo aver completato le sfide “order pod” o “treasure trove”, i forzieri contengano solo armi verdi o blu.
«Tutti i miei bauli avevano tre verdi e un blu, tranne l’ultimo: un solo blu grande. Evviva…», scrive un giocatore sarcastico.
C’è chi paragona la sensazione ai peggiori momenti di Destiny 2, mentre altri ricordano con nostalgia il vecchio equilibrio di Borderlands 3, dove i drop leggendari erano più frequenti.
“Almeno la doppiatrice è fantastica”
Tra le critiche, emergono anche complimenti al voice acting. Alcuni giocatori dicono di essersi sentiti «urlati addosso da una cameriera esasperata», ma in senso positivo. Il tono graffiante delle missioni sarebbe uno dei pochi elementi che le rendono tollerabili, anche quando la ricompensa finale è «un fucile bianco degno del cestino».
Loot e frustrazione: la community divisa
Il tema del bilanciamento del loot continua a dividere.
Una parte dei fan difende Borderlands 4, spiegando che i leggendari devono essere rari per mantenere il senso di progressione. Altri invece sostengono che il gioco sia troppo avaro, e che il drop rate andrebbe rivisto: «Durante tutta la mia prima run ho visto due leggendari, entrambi inutili.»
C’è anche chi fa notare che alcuni vending machine offrono bottini migliori dei boss. Una critica che, in un looter shooter, pesa parecchio.
“Replace the power core”: la missione più odiata
Tra le sfide citate, la più nominata è quella del power core, che richiede di trovare un nucleo energetico e inserirlo al momento giusto.
Molti confessano di essersi bloccati per bug, altri dicono che «di notte è impossibile vedere la presa giusta».
Un utente racconta: «Sono rimasto fermo cinque minuti a fissare il pannello, aspettando che diventasse verde. Non l’ha mai fatto.»
L’ironia come terapia di gruppo
Il thread si trasforma in una lunga catena di battute corali, con riferimenti a meme e citazioni interne alla saga.
C’è chi scrive «Pull the lever, Kronk!», chi aggiunge «VEX the witch!», e chi chiude con un commento poetico: «Almeno ho avuto una green. Mio amico ha trovato una white. Siamo due eroi.»
La community, tra sarcasmo e autoironia, sembra trovare sollievo nell’unica cosa che Borderlands ha sempre saputo offrire: la risata condivisa di chi combatte per un loot migliore.
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