Sviluppato da FobTi interactive e pubblicato in sinergia con Ratalaika Games, Big Trouble in Little Chimney è un gioco d’azione spratutto in 2D con meccaniche bullet hell fuse a quelle, ormai sempre più diffuse, da roguelike. Nei panni di un panciuto Babbo Natale, armato inizialmente di un fucile dai proiettili infiniti, siamo scesi in battaglia su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto ad aspettare il Krampus e ad affrontare orde di nemici natalizi?
Big Trouble in Little Chimney e come salvare il Natale
Big Trouble in Little Chimney non punta a chissà quale narrazione, anzi. Parliamo di un titolo votato completamente al gameplay e all’azione più pura che offre un unico scenario della durata di dieci minuti, con tanto di countdown a schermo. Un titolo quindi contenutisticamente abbastanza ridotto ma che, nonostante ciò, serba non poche sorprese nel versante ludico. Per la narrazione, invece, abbiamo solo qualche fugace cenno che prova a giustificare lo sterminio che andremo a dar vita su schermo.
Come anticipato, vestire i rossi panni di Babbo Natale con tanto di occhiali da sole e aria da vero duro. Il nostro scopo? Semplice: salvare il Natale. Come? A suon di proiettili e power up. Krampus sta tornando e chiunque sappia un minimo del folklore che gira intorno al Natale, soprattutto nel rinnovato aspetto “horror”, saprà che il Krampus non è proprio una creatura angelica. Tutt’altro. Ecco quindi che scendiamo in campo per affrontarlo, attendendo il suo arrivo previsto tra dieci minuti esatti. Ma c’è un piccolo problemino…
Babbo Natale non è solo, anzi. è circondato da tacchini bizzarri e strampalati ma terribilmente aggressivi che non battono ciglio dall’assalirlo. E ben presto, ai tacchini si uniscono biscotti di pan di zenzero, pupazzi di neve e altre diavolerie a tema Natalizio che non vedono l’ora di far a botte col buon Babbo, vietando di fatti il suo incontro con Krampus. Riusciremo a resistere dieci minuti? Per scoprirlo, tocca analizzare il gameplay di Big Trouble in Little Chimney!

Un semplice roguelike ma a tema natalizio
Big Trouble in Little Chimney è uno sparatutto in 2D con regole da roguelike e con scenari che, soprattutto negli ultimi minuti, diventano da bullet hell. A differenza di altri titoli come Extremely Powerful Capybara, di cui puoi recuperare anche la nostra recensione, qui il combattimento non è automatico ma spetta a noi indirizzare il colpo e far fuoco col relativo tasto. Non solo, ogni tipologia di arma ha determinati numeri di colpo e tempi di ricarica, questa sì automatica.
In più, il buon Babbo può essere equipaggiato di una mossa speciale a ricaricarica autonoma la cui efficacia muta al mutare della tipologia di special che andremo a scegliere prima di scendere in battaglia. Infine, sempre prima di iniziare la partita, potremo equipaggiare il buon Babbo di due potenziamenti passivi. Tutta questa roba va però sbloccata col tempo, partita dopo partita, ottenendo l’unica valuta in game che, come da regole classiche di un buon roguelike, rimangono dopo ogni run: le monete gialle.

Tali monete possono essere investite per acquistare nuove armi, nuove abilità special o inediti power up passivi, tra cui spiccano quelli per aumentare l’energia vitale di Babbo Natale. Questo perché, di default, il buon Babbo ha solo tre vite, finite le quali è game over (almeno che non trovi del cibo che ricarica una vita) e tocca ricominciare dal principio. Viene da sé, che il titolo, anche considerando l’esistenza di un solo livello della durata massima di dieci minuti, non spicca per mole di contenuti e neanche per longevità, i più abili ed esperti possono finirlo in un paio di run…
Inoltre, il fatto di avere una sola arena, seppur “infinita”, porta ad affrontare sempre e solo le stesse tipologie di nemico che, per quanto accattivanti e originali, dopo un po’ stancano. In compenso, chi ama le sfide e il sistema di punteggi, troverà in Big Trouble in Little Chimney una piccola sfida che saprà metterti alla prova run dopo run. A conti fatti, il titolo sembra una sorta di skin natalizia di un qualsivoglia roguelike e ammettiamo che funziona, anche alla luce del suo prezzo contenuto: poco meno di cinque euro. Inoltre, risulta molto semplice e accessibile, consigliato soprattutto ai neofiti o a chi cerca uno scaccia pensieri natalizio. Da segnalare, infine, l’esistenza di una seconda modalità di gioco in stile più tower defense ma che ricicla molto dalla modalità principale.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Big Trouble in Little Chimney offre uno spaccato dei cliché natalizi in modo coerente con l’immaginario più in voga, senza osare più di tanto. Un risultato complessivo quindi appagante per quanto riguarda i personaggi e le armi. Meno per gli ambienti, decisamente spogli e anonimi, oltre che ripetitivi. Si tratta di un pavimento monocromatico e dai contorni bui, in quanto il personaggio avrà una visibilità abbastanza ridotta. A spiccare, per resa grafica e creatività, sono alcune abilità natalizie del buon Babbo, tra cui l’evocazione di un albero natalizio che spara comete e che, se lo spariamo, esplode in un tripudio di stelle.
Il sonoro è gradevole e si sposa bene coi contenuti a schermo seppur non presenti nulla di estremamente originale o creativo. Buoni gli effetti speciali. Da segnalare, invece, la totale assenza della lingua italiana anche se non c’è praticamente niente da leggere. Infine, Big Trouble in Little Chimney si difende bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo anche se è in portabilità che offre il meglio di sé.
