Sviluppato da NYX Digital e pubblicato da Funbox Media Ltd, Battle of Rebels è uno sparatutto sia in prima che in terza persona incentrato nell’eliminazione di orde di nemici. Noi abbiamo affrontato zombie e alieni su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a salvare nuovamente il Pianeta Terra?
Battle of Rebels e una classica invasione aliena ma con gli zombie
Battle of Rebels presenta una storia abbastanza prevedibile che funge da mero pretesto per gettarci nella mischia a far stragi di nemici. Ma procediamo con ordine: il nostro pianeta è stato invaso dagli alieni che, per agevolare il proprio dominio, hanno ben pensato di impiantare delle stravaganti macchine ultra tecnologiche con cui clonare gli umani, corrompendone il DNA e mutandoli in zombie privi di autocontrollo e pronti ad eliminare qualsiasi forma di vita dovesse mai imbattersi sul loro cammino.
Il nostro compito, come facilmente prevedibile, è quello di disattivare queste macchine eliminando gli zombie e l’alieno posizionato a capo e che funge da boss della rispettiva orda di nemici. L’eliminazione dell’alieno è cruciale in quanto è lui che possiede la chiave d’accesso per poter mettere mano e disattivare la macchina. Liberare il mondo da quella tecnologia aliena non farà altro che indebolire l’esercito nemico e offrire un nuovo spiraglio di speranza all’umanità.
La storia del gioco combacia con lo scopo ludico stesso di praticamente tutte le missioni, si conclude qui. Chi si aspetta stravolgimenti di trama o anche una qualche evoluzione narrativa, ne resterà deluso. D’altronde, il titolo sembra puntare decisamente più sul gameplay che nel raccontare qualcosa e quindi bando alle ciance e diamo subito un’occhiata a come si uccidono zombie ed alieni!

Un’invasione anonima e problematica
Battle of Rebels è uno sparatutto 3D che vede tra le sue particolarità, la possibilità non inedita di essere giocato sia in prima che in terza persona. Per quanto riguarda il resto, ci ritroviamo dinanzi a una struttura estremamente classica e molto, troppo, anonima. Ci sono armi e munizioni da raccogliere, kit di cura da conservare e utilizzare in caso di necessità e immancabili nemici da eliminare. L’obiettivo, come detto, è quello di annientare gli zombie in giro per l’area di gioco fin quando non appare il boss alieno.
Una volta apparso il boss legato all’orda della missione selezionata, toccherà abbatterlo. Una volta abbattuto, possiamo recuperare la chiave d’attivazione e procedere allo spegnimento del macchinario di clonazione umana aliena. Tutto qui. Il gioco ripete questo meccanismo di continuo e senza particolari stravolgimenti, rischiando di venire presto a noia a causa di un’eccessiva ripetitività indebolita ulteriormente da una scarsa cura tecnica e di un bestiario nemico limitato e anonimo.

Battle of Rebels prima ancora degli zombie, come nemico propone una struttura tecnica anonima, piena di problemi e obsoleta, flagellata da bug di vario genere che spesso rendono impossibile completare la partita. Oltre a dettagli grafici che si ricaricano in ritardo e a errori di compenetrazione più o meno gravi, abbiamo delle animazioni poco credibili che vedono personaggi, incluso il nostro, pattinare o girare in modo goffo. Proprio “girare”, ossia ruotare il nostro andamento, dona vita a un involontario “effetto a rallentatore” estenuante, con le gambe che si paralizzano ma con il personaggio che quasi fluttua nello spazio. Persino la “presa” sulle armi risulta decisamente old gen e poco realistica, soprattutto in prima persona.
A ciò si sommano attacchi nemici mal calibrati e i cui danni sono difficili da prevedere, spesso con un colpo sei finito. La telecamera arranca in malo modo, soprattutto in spazi ristretti in cui spesso ci si finisce incastrati, mentre le animazioni per curarsi risultano goffe e anche dispendiose in termini di tempo, esponendoci ad attacchi nemici improvvisi. E parlando del combat system, non ne usciamo soddisfatti a causa di diverse imprecisioni oltre che dal tipo di armi abbastanza classiche e prevedibili. Ma la cosa peggiore è che ci è capitato più volte di sparare letteralmente a vuoto anche a breve distanza dal nemico rendendo i nostri nemici involontariamente immuni a tutto…
Il gioco include anche la possibilità di guidare dei veicoli e di pilotare un piccolo drone. Si tratta di strumenti con cui poter navigare o studiare l’area di gioco e scovare i nemici ma, anche in questo caso, idea interessante ma realizzazione discutibile. La fisica dei veicoli, in particolar modo, non è credibile con tanto di “pattinamento” irreale. Inoltre, è capitato di scaricare ondate di fuoco su nemici e vederli letteralmente illesi. Inoltre, la gittata dell’arma non è sempre chiara, così come l’effetto “rimbalzo” delle granate manuali è molto “fantascientifico”.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, allo stato attuale, Battle of Rebels soffre di diversi problemi, oltre a quelli già precedentemente citati, si aggiungono aree di gioco prevalentemente spoglie e che non invitano all’esplorazione con fin troppi elementi che si ricaricano tardi o male. Persino il protagonista, selezionabile tra una rosa di pochi e anonimissimi individui, ha un effetto “blur” che ne sfuma ogni dettaglio rendendolo ancora più privo di identità. Anzi, ci ritroviamo anche barriere invisibili di paesaggi letteralmente aperti. A ciò si somma un sistema di illuminazione mal concepito, con scenari improvvisamente troppo bui o con fasci di luce che non risultano particolarmente coerenti.
Le animazioni, come già anticipato, prestano il fianco a fin troppi problemi e tra questi spiccano degli zombie striscianti che si muovono a una velocità assurda e anche difficile da prevedere, col potenziale rischio di rendere il tutto ancora più frustrante. Tecnicamente scoordinato, mal calibrato e i con fin troppi bug, l’esperienza di gioco risulta troppo difficile da gestire con la necessità di intervenire con diverse patch. Allo stato attuale, ripetiamo, risulta difficile anche solo completare una partita visto che si può essere vittima di qualsivoglia tipologia di “blocco” involontario.

Purtroppo, le problematiche segnalate si aggravano ulteriormente in modalità portatile offerta dall’ibrida Nintendo. Qui i rallentamenti si moltiplicano e diventa ancora più difficile gestire la situazione. Anche l’interfaccia di gioco, esteticamente vecchia e discutibile, non riesce a soddisfare appieno le esigenze dell’utente, risultando fin troppo obsoleta. Il sonoro è quasi inesistente… povero di profondità e varietà oltre che infarcito di silenzi. Sì, ci sono effetti sonori abbastanza riusciti ma spesso decontestualizzati come il suono di qualcuno che bussa alla porta… ma senza alcuna porta nei paraggi.
Da segnalare la sorprendente presenza della lingua italiana anche se c’è molto poco da leggere oltre al fatto che non esistono sottotitoli (neanche in inglese) nell’unica cut scene che prova a spiegare il contesto di gioco, lasciandoci al solo audio in inglese, anche questo abbastanza discutibile. Nota finale per il prezzo di vendita di Battle of Rebels. Attualmente, il gioco viene venduto a 34,99 euro, una cifra che riteniamo abbastanza elevata considerando che si tratta di un indie decisamente problematico e dall’offerta ludica molto limitata, che va a scontrarsi con un catalogo molto ampio e molto competitivo.