Back to the Dawn è un nuovo titolo indie sviluppato da Metal Head Games, un titolo RPG che però promette di essere molto di più: strategia, avventura e una storia accattivante si uniscono insieme per formare un piccolo gioiellino. Noi abbiamo avuto modo di provarlo nella sua prima versione completa e in questa recensione ti diremo tutto ciò che devi sapere prima di procedere con l’acquisto.

Back to the Dawn: così tante scelte che 100 run non bastano!
La trama di Back to the Dawn è davvero spettacolare. Se spesso i titoli indie si ritrovano a regalare agli utenti trame lineari, magari anche interessanti ma spesso senza una grande caratterizzazione e talvolta anche viste e riviste, Back to the Dawn porta invece una ventata di aria fresca. Hai intenzione di giocare il titolo una volta e poi considerarlo finito? Beh, allora sappi che non riuscirai a goderti nemmeno un quarto di tutto ciò che gli sviluppatori hanno ideato per noi.
Quando avvii Back to the Dawn ti ritroverai infatti davanti a un primo bivio: scegliere nei panni di chi vuoi giocare. Preferisci essere la volpe Thomas, un giornalista alle prese con un complotto politico di grande spessore incastrato e inviato in prigione da un sindaco corrotto, oppure Bob, un poliziotto sotto copertura che si dovrà infilare in prigione per indagare e portare a termine il proprio obiettivo?
La scelta che prenderai in questo momento non è da sottovalutare, perché ti troverai di fronte a due storie completamente diverse e separate tra loro, quasi come se fossero due titoli differenti. Due storie che meritano entrambe di essere giocate!

E una volta che avrai scelto e ti ritroverai in prigione? Beh, non ti aspettare una trama lineare con un finale predefinito. Durante tutta la tua permanenza in prigione sarai chiamato a compiere scelte in grado di modificare completamente l’esito finale della tua avventura. E non si tratta solamente di scelte importanti in cui prendere due strade opposte, ma anche ogni piccola azione svolta si ripercuoterà sul tuo destino.
Con chi parlerai durante il tuo tempo libero, quali alleanze stringerai in prigione, con quali personaggi deciderai di stringere un rapporto maggiore, come passerai le tue giornate e soprattutto sarai disposto a tradire e voltare le spalle? Oppure sceglierai sempre la strada che ti farà sentire moralmente meglio? Ogni dettaglio potrà fare la differenza e i finali che potrai incontrare sono davvero tanti!
Insomma, Back to the Dawn in quanto a fattore “rigiocabilità” ha fatto un ottimo lavoro e probabilmente non riuscirai a scovare tutti i finali disponibili. Eppure, qualunque trama sbloccherai, riuscirà a catturarti e tenerti incollato al PC a lungo, in quanto sentirai il peso delle tue decisioni e toccherai con mano le conseguenze delle tue azioni, trascinandoti letteralmente all’interno del gioco come se tu fossi il vero protagonista. Riuscirai quindi a evadere?

Un gameplay ricco di sfaccettature e per nulla scontato!
Parlando di gameplay, devi sapere che la tua avventura in Back to the Dawn durerà precisamente 21 giorni di carcere, al termine dei quali sarai portato in un modo o nell’altro a raggiungere uno dei finali. In questi 21 giorni gli aspetti di cui tenere conto sono molteplici. Innanzitutto avrai 4 attributi principali da poter migliorare: forza, abilità, intelligenza e carisma. Ogni scelta che compierai in prigione ti porterà a migliorare inevitabilmente uno dei 4 attributi.
Preferisci allenarti in palestra oggi per aumentare la forza, o passare il tuo tempo a conversare e fare amicizia con i prigionieri per aumentare il carisma? Fai però attenzione perché in soli 21 giorni non avrai modo di aumentare notevolmente tutte e 4 le caratteristiche, e dovrai quindi decidere su quale puntare di più in quanto la progressione va abbastanza a rilento e ciò che aumenterai avrà per forza ripercussioni sul tuo finale.
Come se non bastasse, devi anche sapere che ogni caratteristica ti darà accesso a una serie di skill attive e passive che potrai utilizzare e che ti faciliteranno certi aspetti della vita in prigione, oltre che permetterti di sviluppare capacità ulteriori e sbloccare missioni, parti di trama e tanto altro ancora, che magari in una run differente non sbloccheresti.

Ma gli aspetti di cui tenere conto non finiscono qui: infatti facendo amicizia con i vari prigionieri potrai entrare a far parte di gang, di sette religiose, di gruppi ben specifici. Questo perché ogni personaggio è davvero ben caratterizzato e anche la tua cerchia di amici potrà essere molto diversa tra una run e l’altra portandoti vantaggi e svantaggi differenti.
Non dimentichiamoci poi di tutte le meccaniche di sopravvivenza e crafting, in quanto dovrai anche prenderti cura di te stesso, guadagnare qualche soldo e costruirti gli utensili che necessiti nella tua avventura. Fame, sete, igiene personale... tutti aspetti da controllare per la sopravvivenza e ben sviluppati. Potrai perfino lavarti i denti, giusto per farti capire il grado di dettaglio inserito! E sì, dovrai anche fare attenzione a quali utensili costruirai perché non tutti sono ammessi in prigione e non puoi assolutamente farti scoprire dalle guardie.
Per quanto riguarda i soldi, saranno una risorsa fondamentale e potrai guadagnarli sia da detenuto modello, svolgendo il tuo lavoro quotidianamente, sia con piccoli lavoretti sporchi o rivendita di oggetti proibiti. Insomma, spetta a te decidere che tipo di prigioniero sarai.

Scegliendo una strada o determinate alleanze sarà inevitabile creare astio invece con altri detenuti, ed è in questi casi che si può provare il sistema di combattimento a turni di Back to the Dawn. Nulla di innovativo ma è comprensibile in quanto gli scontri non ricoprono un ruolo così centrale nel titolo, anzi, se adotterai uno stile di gioco cauto probabilmente li potrai contare sulle dita di una mano.
Infine, devi sapere che non c’è un’unica via di fuga dalla prigione, ma sarai tu a decidere quale utilizzare in base alle tue scelte e a con chi deciderai di allearti.

Un comparto tecnico senza infamia e senza lode
Per quanto riguarda il comparto tecnico di Back to the Dawn non c’è molto da dire: si tratta esattamente di ciò che ci si aspetterebbe da un titolo RPG. La grafica è carina e adatta al genere, e il titolo è ottimizzato al meglio. Non sono presenti bug di alcun genere e gira facilmente anche su PC non troppo potenti.
La colonna sonora è suggestiva anche se ammetto che quando si gioca, si è talmente concentrati su ciò che si deve fare e sul prendere le giuste decisioni che alla fine non ci si presta molta attenzione. Infine, devi sapere che purtroppo non è presente la lingua italiana ma solo l’inglese. Se vuoi capire al meglio la trama avrai bisogno di una buona conoscenza linguistica.