iCrewPlay.comiCrewPlay.comiCrewPlay.com
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
      • PlayStation 4 / Pro
      • PlayStation 5
    • Nintendo
      • Switch
    • Microsoft
      • Xbox Series X|S
      • Xbox One
    • PC
      • Epic Games Store
      • Steam
      • Origin
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
  • gamecast
  • Cosechevalgono
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura Achilles: Survivor, recensione (Nintendo Switch)
 
Notifiche Mostra di più
Dimensione del fontAa
iCrewPlay.comiCrewPlay.com
Dimensione del fontAa
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
  • gamecast
  • Cosechevalgono
Cerca
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
    • Nintendo
    • Microsoft
    • PC
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NintendoSwitchPiattaformeRecensioni

Achilles: Survivor, recensione (Nintendo Switch)

Solo contro orde di creature

Pasquale Aversano 23 secondi fa Commenta! 9
 
7
Achilles: Survivor

Sviluppato da Dark Point Games e pubblicato da quest’ultimo in sinergia con Galaktus, Achilles: Survivor è un action game single player in 3D con visuale isometrica, nonché roguelite con un combat system automatico e un focus sulla gestione di risorse e trappole. Il tutto a tema antica Grecia con Achille che fa da “super star” ma non da unico personaggio. Noi abbiamo affrontato orde di migliaia di creature su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a mettere alla prova la tua forza?

Contenuti
Achilles: Survivor nell’antica Grecia con furoreBase simili ma con qualcosa di diversoGrafica e sonoro

Achilles: Survivor nell’antica Grecia con furore

Achilles: Survivor non vuole raccontare una storia, limitandosi a un piccolo riquadro di testo che racconta delle gesta e della fuga di Achille dal Tartaro con la conseguente furia degli dei che vanno così a scagliargli contro le peggio creature della mitologia Greca sperando di fermarlo. Ma Achille non è solo, con lui ha trascinato altre anime come quella di Paride ma anche di ciclopi e altre creature ed eroi, più o meno noti, che possono diventare loro stessi i protagonisti del gioco.

Questo perché Achilles: Survivor guarda direttamente a Vampire Survivors per la macro struttura di gioco ma questo non significa che si tratta di una re-skin a tema Antica Grecia, visto che azzarda qualche elemento personale seppur prettamente ludico. Per quanto riguarda la messa in scena sia narrativa che, soprattutto, estetica, il titolo guarda in realtà a se stesso visto e considerando che Achilles: Survivor è uno spin-off ufficiale della serie principale dei medesimi sviluppatori, ossia Achilles: Legends Untold. 

La natura da spin-off unita a un genere videoludico prescelto non si allineano granché con la necessità di dover raccontare una storia. Eppure il titolo è frammentato in sfide con tanto di location che mutano e obiettivi variabili. Senza contare che nell’arco stesso di una partita non mancano situazioni procedurali che mirano a rendere il tutto più ludicamente vario seppur narrativamente fini a se stesse. Quindi, chi cerca una storia potrebbe restarne deluso mentre chi mira a un titolo in stile Vampire Survivors ma con qualcosa di personale, è nel posto giusto.

Achilles: Survivor, recensione (Nintendo Switch)

Base simili ma con qualcosa di diverso

Achilles: Survivor è un gioco d’azione con visuale isometrica e classificabile come roguelite. Non solo, il titolo rientra nell’oceano sempre più vasto di giochi dotati di attacco automatico. Uno degli ultimi che abbiamo recensito è Extremely Powerful Capybaras ma l’elenco è in costante aumento e tutti guardano un po’ a quello che viene identificato come capostipite: Vampire Survivors. Quindi sì, chi vive di questo sottogenere avrà un primo impatto fin troppo noto con Achilles: Survivor ma bisogna andare oltre e attendere giusto qualche minuto.

Questo perché se è vero che prima di scendere in battaglia puoi scegliere uno tra tanti eroi, Achille incluso, con propri proiettili base, proprie abilità e potenziamenti sbloccabili e proprie statistiche, è altrettanto vero che tutto ciò non basta per trionfare sul campo di Achilles: Survivor. Il motivo è dovuto a un numero molto ampio di nemici e a delle aree di gioco prestabilite e conchiuse da dover padroneggiare. Non solo, come già accennato, possono aprirsi portali pericolosi o apparire tesori inaspettati da dover racimolare orientandoci con la mini mappa sempre a schermo.

Achilles: Survivor, recensione (Nintendo Switch)

Quindi bisogna studiare l’area di gioco e prepararsi a orde continui ed estenuanti di nemici, il tutto per diverse tipologie di sfide a loro volta suddivise in due varianti di tempo: la sfida “standard” da 20 minuti e quella più intensa da 10 minuti. E se prevalentemente ti verrà chiesto di sopravvivere fino alla fine, non mancheranno anche altre tipologie di richieste e obiettivi. Ebbene, oltre a ciò, nell’area di gioco ci saranno anche dei particolari simboli evanescenti con cui potrai interagire sostando al loro interno per un dato periodo di tempo.

Tali zone possono essere giacimenti di materiali utili a loro volta per la strutture. Ecco, queste ultime sono la vera novità nonché asso nella manica di Achilles: Survivor. Si tratta di particolari strumenti dotati di energia e automatismi propri che possono essere posizionati in zone prestabilite e che potremo scegliere noi le varie tipologie, investendo i materiali precedentemente ottenuti. Tali strutture possono essere trappole letali come lanciafiamme circolari o spuntoni acuminati ma anche zone di ristoro come ricariche di energia vitale per ogni sosta.

Il posizionamento di tali struttura è parte integrante del titolo ed è essenziale saperle padroneggiare per trionfare nelle sfide la cui difficoltà è destinata ad aumentare vertiginosamente. Ovviamente, al sistema delle strutture si affianca quello dei power up ottenibili randomicamente a ogni level up potendo così scegliere una tra tre opzioni proposte e che possono intaccare le nostre statistiche, la potenza dei nostri attacchi o aggiungere abilità extra. Inoltre, tutto ciò che fai in Achilles: Survivor viene raccolto in statistiche e infine convertito in ricompense.

Achilles: Survivor, recensione (Nintendo Switch)

Tali ricompense sono essenziali per metter mano all’albero delle abilità passive tra cui spicca l’aumento dell’energia vitale di ogni eroe o anche la fortuna, legata all’ottenimento di power up più preziosi. Oltre a ciò, potrai spendere un’ulteriore valuta per potenziare passivamente e in modo permanente anche le proprie strutture, aumentandone ad esempio le difese e la resistenza ai colpi avversari. Presenti anche power up passivi sbloccabili per ogni singola “classe” di eroe oltre a una serie di sfide opzionali che vanno a sbloccare nuovi personaggi. 

Ecco quindi che ci ritroviamo davanti a un titolo leggermente più stratificato e vario dei suoi congeneri ma che, nonostante ciò, rischia comunque di perdersi nel suo stesso ciclo di gioco che, in quanto roguelite, comunque propone di giocare e rigiocare più e più volte. Insomma, la ripetitività è quasi inevitabile, complice anche un bestiario nemico che, nonostante diverse presenze molto apprezzabili e in linea con l’ambientazione proposta, non brilla per varietà e identità.

Achilles: Survivor, recensione (Nintendo Switch)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, Achilles: Survivor sceglie la strada del 3D  lo fa sfruttando il motore grafico e diversi elementi del titolo originario di cui è spin-off: Achilles: Legends Untold. Il risultato finale è complessivamente positivo seppur la già citata ripetitività dei nemici unita ad animazioni non molto dettagliate, possono alla lunga stancare. In compenso, le aree di gioco sono leggermente più ispirate rispetto alla norma oltre a essere parte “viva” grazie al posizionamento delle già citate struttura, tutte caratterizzate discretamente bene. 

Da segnalare qualche rallentamento in caso di troppi elementi su schermo contemporaneamente anche se questi viene percepito più in modalità portatile. Nonostante ciò, quest’ultima modalità è quella che consigliamo di più riuscendo comunque a sostenere scontri numerosissimi nel palmo delle proprie mani… a cui si somma una tipologia di gioco prettamente mordi e fuggi e che ben si sposa in portabilità. Il sonoro è abbastanza in linea con la produzione senza particolare guizzi creativi. Da segnalare, infine, la totale assenza della lingua italiana, assenti anche i sottotitoli. Per fortuna, non c’è molto da leggere.

Scopri tutto su Achilles: Survivor
Achilles: Survivor
7
Grafica 7
Sonoro 7
Longevità 7
Gameplay 7
Aspetti positivi Ambientazione da Antica Grecia funzionante L’intero impianto legato alle strutture dona strategia e identità al titolo Gameplay in linea col sottogenere di riferimento
Aspetti negativi Può diventare presto ripetitivo Avremmo apprezzato ancora più varietà di nemici e situazioni Qualche rallentamento nelle fasi più concitate
Considerazioni finali
Achilles: Survivor è un roguelite che guarda a Vampire Survivors ma che prova a metterci del proprio. L’ambientazione da Antica Grecia con nomi che vanno anche oltre lo stesso Achille funziona ma a spiccare è l’elemento delle strutture che dona uno sprint strategico all’intera esperienza. Quest’ultima, rimane comunque vittima della ripetitività oltre a subire qualche sporadico rallentamento. Nulla di grave per un’esperienza tutto sommato gradevole e ben impacchettata.

Potrebbero interessarti

Call of Duty Black Ops 7 su Game Pass? Spunta un indizio da Microsoft

Pokénade: il Pokémon Tamagotchi che tutti aspettavano?

Escape Simulator 2, ecco la nostra recensione (Steam)

Svelate le origini dello “Strano tizio” in Red Dead Redemption

Hannah, recensione (PlayStation 5)

Se ti è piaciuto condividi questo articolo con un tuo amico!
Facebook Twitter Copia il link
 
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
Lascia una recensione Lascia una recensione

Lascia una recensione Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seleziona una valutazione!

  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
  • gamecast
  • Cosechevalgono
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account