Quando si pensa al selvaggio West nei videogiochi, la mente corre subito a duelli al tramonto, saloon polverosi e lande sconfinate da attraversare a cavallo. Pochi, però, si aspettano di trovare in questo contesto un survival sandbox in cui la costruzione e l’esplorazione si intrecciano con un gameplay basato su tessere modulari. È qui che entra in gioco Above Snakes, un titolo che prende gli elementi tipici del genere survival e li mescola con un’ambientazione insolita, creando qualcosa che riesce a distinguersi in un mercato affollato.

Sviluppato da Square Glade Games, Above Snakes è una produzione indipendente che dimostra come non servano budget faraonici per proporre idee fresche e stimolanti. Il gioco non si limita a mettere il giocatore in lotta per la sopravvivenza, ma lo invita a costruire il mondo attorno a sé, letteralmente pezzo dopo pezzo. È un approccio unico che dà nuova linfa a un genere spesso legato a meccaniche già viste.
Above Snakes: storia e ambientazione
La componente narrativa di Above Snakes non si sviluppa attraverso una trama complessa o cinematografica, ma piuttosto con una serie di suggestioni che calano il giocatore in un contesto affascinante. Sei una sopravvissuta in un’America alternativa, dove il West non è solo popolato da banditi e cowboy, ma anche da minacce misteriose che spingono alla costante ricerca di risorse e rifugi.
La protagonista, Aiyana, è caratterizzata con un tratto semplice ma efficace: non è un’eroina invincibile, ma una donna che deve affrontare le difficoltà di un mondo ostile e imprevedibile. Le interazioni con altri personaggi sono limitate, ma funzionali a creare un senso di comunità in un territorio altrimenti desolato. Alcune missioni secondarie introducono figure che aggiungono colore e contestualizzazione, ma il cuore della narrazione resta la relazione tra te e il mondo che costruisci.
L’ambientazione è forse l’elemento più distintivo: un selvaggio West reinventato, che non rinuncia alle iconografie classiche ma le rielabora con un tocco quasi onirico. Pianure polverose, foreste fitte, deserti infiniti e montagne innevate diventano il teatro della tua sopravvivenza, e ogni nuovo tassello che posizioni amplia il senso di scoperta. Non è solo un luogo da esplorare, ma un mondo che cresce sotto i tuoi occhi, alimentando costantemente la curiosità.

Gameplay
Il gameplay di Above Snakes è il punto centrale dell’esperienza, ed è qui che il titolo dimostra la sua originalità. A differenza di molti survival, non ti trovi immerso in una mappa predefinita: sei tu a costruirla, piazzando tessere esagonali che rappresentano porzioni di terreno. Ogni tessera può contenere risorse, ambienti o eventi unici, e il modo in cui le posizioni determina non solo lo sviluppo del tuo insediamento, ma anche il ritmo della tua avventura.
Questo sistema di worldbuilding modulare rende ogni partita diversa, e aggiunge una componente strategica che va oltre la semplice raccolta di materiali. Devi pensare a come disporre il territorio per accedere alle risorse di cui hai bisogno, per difenderti meglio o per esplorare nuove aree con maggiore sicurezza. È una meccanica semplice da comprendere, ma con una profondità sorprendente, che spinge a sperimentare e a pianificare.

Il loop di gioco in Above Snakes ruota attorno a tre elementi principali: sopravvivenza, crafting ed esplorazione. Devi raccogliere cibo, legna, pietra e altri materiali per costruire rifugi, armi e strumenti. Il crafting è intuitivo, con ricette che diventano via via più elaborate, ma senza mai risultare opprimenti. La sopravvivenza, pur essendo presente, non è punitiva come in altri titoli del genere: Above Snakes preferisce offrire un ritmo rilassato, dove la gestione delle risorse e della salute è importante, ma non opprimente.
Il combattimento è forse la parte meno rifinita, ma comunque funzionale. Ti ritroverai ad affrontare animali selvatici e occasionali nemici umani, con un sistema basato su armi semplici e attacchi diretti. Non è la componente che definisce il gioco, ma aggiunge varietà e mantiene viva la tensione, soprattutto durante l’esplorazione notturna.
Ciò che davvero rende Above Snakes unico è la libertà che concede al giocatore. Non sei costretto a seguire una trama lineare: puoi costruire, esplorare o concentrarti su determinati obiettivi a tuo piacimento. Questo senso di agency, unito al worldbuilding modulare, crea un’esperienza che riesce a mantenere alta la curiosità anche dopo molte ore di gioco.

Punto di vista tecnico
tecnicamente, Above Snakes non punta al realismo spinto, ma a uno stile grafico stilizzato che unisce semplicità ed eleganza. Le tessere esagonali sono ben disegnate e facilmente riconoscibili, mentre i biomi offrono varietà visiva sufficiente a evitare la monotonia. La scelta estetica premia la leggibilità e l’immediatezza, perfettamente coerente con la filosofia del gioco.
Il comparto sonoro accompagna con discrezione, ma riesce a creare un’atmosfera suggestiva. Le melodie country e folk si intrecciano con suoni ambientali come il fruscio del vento o il richiamo degli animali, immergendoti in un West che, pur reinventato, conserva un’anima riconoscibile. Le performance tecniche sono generalmente solide, con caricamenti rapidi e stabilità anche durante sessioni prolungate, sebbene in alcune situazioni si notino piccoli cali di frame rate.
Non ci sono doppiaggi estesi, ma i testi e l’interfaccia risultano chiari e funzionali. L’esperienza complessiva è quella di un titolo indipendente curato, che sa valorizzare le proprie risorse senza cercare di competere con produzioni più grandi sul piano visivo, preferendo costruire un’identità forte e distinta.