Il 2025 è stato un anno sorprendente per la grafica su console. Non perché mancassero giochi belli da vedere negli anni precedenti, ma perché gli studi hanno finalmente dimostrato di conoscere a fondo l’hardware di PS5 e Xbox Series X|S, riuscendo a spingere motori grafici molto diversi tra loro verso risultati di altissimo livello.
Il dato più interessante è uno solo: nessuna engine domina il ranking. Per la prima volta dopo anni, non esiste un unico standard visivo. Ogni gioco in classifica ha trovato una propria identità tecnica e stilistica, rendendo la scelta finale estremamente combattuta.
Questo ranking prende in considerazione solo giochi 3D, nella loro versione standard su console, senza vantaggi legati a PS5 Pro e senza titoli Nintendo Switch 2, che seguono logiche tecniche diverse.
Ecco i 7 giochi console con la grafica migliore del 2025, dal settimo al primo posto.
7 – Kingdom Come: Deliverance 2

Il viaggio parte dal medioevo. Kingdom Come: Deliverance 2 utilizza la CryEngine V per offrire una rappresentazione estremamente realistica della Boemia medievale. La forza del gioco sta nella gestione della luce diffusa, che rimbalza sugli ambienti in modo naturale grazie al sistema SVOGI.
Foreste, villaggi e castelli risultano credibili, profondi, quasi fotografici. I limiti emergono però nei personaggi: animazioni rigide, volti poco espressivi e una resa HDR non sempre stabile impediscono al gioco di salire più in alto in classifica.
6 – Clair Obscur: Expedition 33

Un caso particolare. Clair Obscur utilizza Unreal Engine 5, ma lo fa in modo creativo. Nonostante problemi evidenti di aliasing e una risoluzione non sempre pulita, il gioco compensa con una direzione artistica forte e un uso intelligente di Nanite e del sistema particellare Niagara.
Città dense di dettagli, creature originali, combattimenti pieni di effetti visivi e una gestione delle luci che rende ogni area memorabile. La tecnologia qui funziona perché è al servizio delle idee.
5 – Battlefield 6
Il realismo sporco della guerra. Battlefield 6 sfrutta la Frostbite per offrire distruzione ambientale, fumo volumetrico, illuminazione dinamica e un senso di caos che pochi altri shooter riescono a trasmettere.
Non è il gioco più dettagliato in assoluto, ma è quello che reagisce meglio alle azioni del giocatore. Edifici che crollano, scenari che cambiano sotto i colpi, esplosioni credibili. Tutto gira con frame rate elevati, segno di un’ottima ottimizzazione.
4 – Assassin’s Creed: Shadows

Cinque anni di sviluppo si vedono. Assassin’s Creed: Shadows porta il Giappone feudale su console con un livello di dettaglio altissimo. La Anvil Engine aggiornata gestisce grandi distanze visive, vegetazione dinamica e un sistema meteo avanzato.
Il punto di forza è il bilanciamento: il gioco riesce a combinare illuminazione avanzata, Ray Tracing e fluidità, soprattutto nella modalità 40 fps. Capelli realistici, vento, pioggia e neve rendono il mondo vivo e coerente.
3 – Doom: The Dark Ages
id Software conferma la sua fama. Doom: The Dark Ages utilizza id Tech 8 e punta tutto su Ray Tracing nativo. Illuminazione, ombre e riflessi sono sempre attivi, senza compromessi.
Le arene sono più ampie, gli effetti volumetrici più presenti e il sistema gore è stato ulteriormente raffinato. Peccato per l’assenza di supporto a 120 Hz e per un HDR meno efficace rispetto a Doom Eternal. Rimane comunque uno dei giochi tecnicamente più solidi dell’anno.
2 – Ghost of Yotei
Qui si sfiora l’eccellenza. Ghost of Yotei offre alcuni dei panorami più belli mai visti su console. Nebbia, vento, illuminazione e HDR lavorano insieme per creare scenari mozzafiato.
Il Ray Tracing migliora soprattutto gli interni, mentre l’esterno rimane spettacolare anche senza. Il limite? I personaggi. Le animazioni e i volti non raggiungono il livello dei migliori titoli moderni, riducendo l’impatto emotivo in alcune scene chiave.
1 – Death Stranding 2: On The Beach
La vetta spetta a lui. Death Stranding 2 non vince per un singolo aspetto, ma per la completezza visiva. La Decima Engine offre panorami vastissimi, illuminazione naturale credibile e una gestione dei dettagli impressionante.
Il vero salto in avanti è nei personaggi. Motion capture avanzato e modelli iper-dettagliati rendono attori come Norman Reedus e Léa Seydoux quasi fotorealistici. Le espressioni facciali, i materiali della pelle, le micro-animazioni raccontano emozioni senza bisogno di parole.
A tutto questo si aggiungono effetti climatici dinamici, acqua interattiva, tempeste e ambienti che reagiscono al passaggio del protagonista. Un risultato che mette insieme tecnologia, regia e visione.
Il bilancio del 2025
Il dato più incoraggiante è la varietà. Dopo anni di uniformità, il 2025 ha dimostrato che non esiste una sola strada per ottenere grande grafica. Ogni engine ha mostrato i propri punti di forza, ogni studio ha costruito un’identità riconoscibile.
Se questo è il punto di partenza, il 2026 promette ancora meglio.
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