iCrewPlay.comiCrewPlay.comiCrewPlay.com
  • Notizie
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
      • PlayStation 4 / Pro
      • PlayStation 5
    • Nintendo
      • Switch
    • Microsoft
      • Xbox Series X|S
      • Xbox One
    • PC
      • Epic Games Store
      • Steam
      • Origin
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
  • gamecast
  • Cosechevalgono
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura PSN sotto attacco: basta un dettaglio per perdere l’account anche con 2FA?
 
Notifiche Mostra di più
Dimensione del fontAa
iCrewPlay.comiCrewPlay.com
Dimensione del fontAa
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
  • gamecast
  • Cosechevalgono
Cerca
  • Notizie
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
    • Nintendo
    • Microsoft
    • PC
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NotizieNotizie in VetrinaSonyPlayStation 5

PSN sotto attacco: basta un dettaglio per perdere l’account anche con 2FA?

Basta un vecchio screenshot per perdere tutto

Redazione 20 secondi fa Commenta! 5
 

Negli anni il PlayStation Network ha già vissuto momenti difficili sul fronte sicurezza. Chi c’era nel 2011 lo ricorda bene. Oggi il tema torna a farsi caldo, perché è emersa una falla che mette in discussione una delle certezze più diffuse tra i giocatori: la protezione tramite due fattori, anche quando si usa un passkey.

Contenuti
Un account protetto… almeno sulla cartaIl recupero account è la vera porta d’ingressoHacking, atto secondoNon serve solo la ricevutaLa 2FA non basta se il recupero è deboleCosa dovrebbero controllare subito gli utenti PSNSony è al corrente?Una lezione che va oltre PlayStationTi potrebbe interessare

La storia arriva dalla Francia e coinvolge un giornalista tech che conosce bene il settore, segnale che non parliamo di un errore ingenuo o di una password scritta su un post-it.

Un account protetto… almeno sulla carta

Aucune idée de comment, mais quelqu’un a réussi à changer le mail et le mot de passe de mon compte @PlayStationFR, pourtant protégé par une clé d’accès.

J’ai perdu accès à mon compte, on m’a pris de l’argent et je ne peux plus me connecter. Changez vos mots de passe ! pic.twitter.com/K8fO6dprwD

— Nicolas Lellouche (@LelloucheNico) December 22, 2025

Il protagonista è Nicolas Lellouche, giornalista di Numerama. Il suo account PSN era protetto con passkey, una tecnologia considerata più robusta delle classiche password perché richiede biometria come impronta digitale o riconoscimento facciale.

Sulla carta, una barriera solida. Nella realtà, qualcuno è riuscito a superarla.

L’account viene violato. Chi entra cambia email, modifica la password e sfrutta un metodo di pagamento già salvato per effettuare acquisti. A quel punto Lellouche contatta il supporto di Sony per il recupero dell’account.

Ed è qui che la storia prende una piega interessante.

Il recupero account è la vera porta d’ingresso

Per dimostrare la propria identità, al giornalista viene chiesto pochissimo:
nome PSN e numero di transazione di una vecchia ricevuta, senza limiti di data.

Un dato che molti utenti condividono senza pensarci troppo. Screenshot di acquisti, post su Reddit, articoli, forum. Materiale pubblico, indicizzato, facile da recuperare per chi sa dove guardare.

L’account viene restituito. Fine della storia? No.

Hacking, atto secondo

Poco tempo dopo, lo stesso account viene violato di nuovo. Stessa modalità. Stesso punto debole.

A questo punto Lellouche decide di fare qualcosa di insolito: contatta direttamente l’hacker, scrivendogli da un altro account PSN. E riceve risposta.

Chi ha preso il controllo conferma tutto. Il numero di transazione era visibile in uno screenshot pubblicato anni prima all’interno di un articolo. Nessun malware, nessun attacco sofisticato. Solo informazioni pubbliche incrociate con una procedura di verifica troppo permissiva.

Non serve solo la ricevuta

Indagando ancora, emergono altri dettagli poco rassicuranti. Per passare la verifica con il supporto, in alcuni casi risulterebbero sufficienti:

  • ultime cifre di una carta di credito o debito
  • numero di serie della console
  • nome dell’account PSN

Dati che molti utenti considerano innocui. Il numero di serie della console, ad esempio, viene spesso fotografato per assistenza, vendita dell’usato o post sui social.

Solo dopo un secondo contatto con l’assistenza, e dopo aver espresso preoccupazioni chiare, al giornalista vengono richieste informazioni più sensibili: data di nascita, email originale, vecchio ID PSN.

Troppo tardi.

La 2FA non basta se il recupero è debole

PSN

Il punto chiave non è la due fattori in sé. Il problema nasce dal processo di recupero account. Anche il miglior lucchetto perde valore se la porta di servizio resta socchiusa.

Il messaggio che passa è semplice e scomodo:
la sicurezza di un account è forte quanto il suo punto più fragile, e in questo caso quel punto sembra essere l’assistenza clienti.

Cosa dovrebbero controllare subito gli utenti PSN

Chi ha un account su PlayStation Network dovrebbe fermarsi un attimo e fare una verifica concreta, non teorica.

Controlla se in passato hai:

  • pubblicato screenshot di acquisti PSN
  • mostrato ricevute con ID transazione visibile
  • condiviso il numero di serie della console
  • lasciato metodi di pagamento salvati senza protezioni extra

Se la risposta è sì anche solo a una voce, il rischio esiste.

Sony è al corrente?

Sony è stata contattata per chiarimenti e per capire se la procedura varia da paese a paese. Al momento non ci sono risposte ufficiali, complice il periodo festivo. Questo silenzio non aiuta a rassicurare la community.

Nel frattempo, la falla resta. Non tecnica, ma procedurale.

Una lezione che va oltre PlayStation

Questa storia non riguarda solo PSN. Vale per qualsiasi piattaforma con supporto umano e procedure di verifica manuali.

Passkey, biometria e autenticazione avanzata servono. Senza un recupero account all’altezza, restano una difesa incompleta.

La sicurezza non fallisce sempre per colpa degli hacker. A volte cede per eccesso di fiducia nei dettagli che crediamo irrilevanti.

Scopri tutto su Speciale
Ti potrebbe interessare
  • Quando il Natale va storto: i 10 peggiori giochi a tema natalizio
  • Calendario dell’Avvento PlayStation 2025: quali codici funzionano oggi?
  • Epic Games Store regala giochi ogni giorno: a che ora escono, titoli gratis e aggiornamenti live

Potrebbero interessarti

Witchfire torna con The Reckoning: cosa cambia con il nuovo aggiornamento e perché ha superato le 500.000 copie?

Natale su Animal Crossing: quali sono tutte le date e i segreti da conoscere per non perdere gli oggetti esclusivi?

Un oggetto di Fallout è finito davvero al museo?

Quando il Natale va storto: i 10 peggiori giochi a tema natalizio

Due nuovi Tomb Raider annunciati: cosa sono Catalyst e Legacy of Atlantis?

Se ti è piaciuto condividi questo articolo con un tuo amico!
Facebook Twitter Copia il link
 
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
Lascia un commento Lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
  • gamecast
  • Cosechevalgono
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account