Sviluppato da Nano Games e sviluppato da Aerosoft GmbH, Military Logistics Simulator è un simulatore in prima persona 3D che punta a farci scoprire e vivere in prima persona gran parte del mondo logistico che si ramifica dietro le varie operazioni militari. Dal trasporto di specifici oggetti fino alla guida di determinati veicoli passando per la gestione e programmazione di interi convogli. Noi ci siamo dati alla logistica su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto a darti da fare, soldato?
Military Logistics Simulator tra ordini e libertà
Military Logistics Simulator segue le orme di gran parte dei simulatori mirando, quindi, a replicare una determinate mansione o serie di attività tematiche piuttosto che focalizzarsi nel raccontare una storia. Sì, ci sono una sequela di sfide ancorate tra loro e suddivise in sessioni ben specifiche ma non c’è una macro trama a legare. Gli stessi membri del nostro gruppo non spiccano per carattere o stile, nonostante dialoghi di vario genere in cui a emergere sono però cliché abbondanti e poco memorabili.
Da sfide di recupero e sistemazione di stivali fregati dai nostri stessi compagni come sorta di dispetto per essere “quello nuovo” fino a missioni ben più severe e rischiose come rifornire un ospedale sott’attacco, la varietà di situazioni che Military Logistics Simulator ci propone sono interessanti e, lo ammettiamo, anche l’idea di fondo merita attenzione. Chi cerca un titolo d’azione, resterà molto deluso. Qui ci occupiamo della logistica, di ciò che c’è dietro l’azione.
Sì, saremo anche protagonisti di sporadici momenti “vagamente action”, che sia dietro a una torretta o caricando siluro per siluro un lanciarazzi, ma l’azione non è mai il fulcro di Military Logistics Simulator. Il nucleo pulsante del gioco è quello di organizzare, anche strategicamente, le nostre risorse e soprattutto i veicoli che andranno a comporre man mano i nostri convogli. Ordinare dove andare, caricare manualmente i materiali che riteniamo necessari e seguire passo dopo passo le varie richieste che riceveremo sono il filo conduttore che ci guideranno fino alla fine che sfocia in una sciapa modalità “libera” che, in realtà, è accessibile sin dalle prime battute ma che non riesce a catturare più del dovuto.

Una serie di mansioni poco accattivanti
Appurato che narrativamente, Military Logistics Simulator non ha molto da condividere, andiamo subito a dare un’occhiata al gameplay. Prima di tutto, parliamo di un simulatore in prima persona 3D dove saremo chiamati a soddisfare una serie di richieste in ordine cronologico. L’esordio su schermo è abbastanza rigido e su binari, una sorta di tutorial in cui ci verranno fornite le prime linee guida mettendo subito in chiaro un elemento essenziale che viene richiesto ai giocatori: pazienza.
Ci vuole pazienza sia per raccogliere e posare ogni singolo materiale che non è adatto, per dimensione e/o peso a essere inserito nel breve e rudimentale inventario a schermo, sia per ogni spostamento ma, soprattutto, per gestire l’app in game con cui organizzare strategicamente i convogli. Il motivo di tale pazienza non è solo legata alla inevitabile ripetitività delle operazioni richieste che, solo su carta, appaiono discretamente differenti ma che, in soldoni, si traduce sempre nel ricercare oggetti, raccoglierli e fare avanti e indietro per caricare i veicoli destinati al trasporto.

Se la fase di raccolta e spostamento oggetti è semplicemente noiosa, quella stategica e apparentemente più identitaria, ossia la pianificazione e i comandi tramite app, possono sfociare nella frustrazione più pura. Nuovamente, di base sarebbe molto semplice dare ordini, basta selezionare dall’app in game il veicolo e procedere col comando di spostamento indicando uno dei punti di ritrovo attivi o il giocatore stesso, e quindi farci raggiungere. Il dramma è che l’intelligenza artificiale dei “corrieri” è molto discutibile…
Non solo alcune volte ignorano completamente il comando, altre si ritrovano a non seguire le strade e a impattare più e più volte contro ostacoli di vario genere, costringendoci a “ricaricarli” e a rifare l’intero percorso. Altre volte, invece, i veicoli spariscono nel nulla… o semplicemente si perdono nel tragitto e sta a noi recuperarli, spesso a piedi, in lunghe e noiose fasi da walking simulator… perché l’app non sempre viene recepita correttamente. Insomma, dare i comandi è più complicato del previsto e l’interfaccia poco precisa non aiuta molto.
Tra monotonia, problemi tecnici e gameplay farraginoso e poco originale, Military Logistics Simulator non riesce a brillare come dovrebbe, stancando prima del tempo e non riuscendo a mostrare pienamente la vasta gamma di potenzialità in esso nascoste. Anche le fugaci fasi action, quando non sono automatizzate, risultano imprecise e fin troppo semplificate. Così come è semplificato l’intero impianto di guida, fin troppo “accessibile” e che vede le uniche differenze dei mezzi nella loro lentezza in base alle dimensioni.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Military Logistics Simulator alterna fugaci impatti abbastanza accettabili a una cura del dettaglio vecchia di diverse generazioni. I modelli de personaggi e le loro animazioni sono legnose, grezze e decisamente non in linea con il “realismo” che un simulatore del genere potrebbe proporre. Anche le location, seppur discretamente vaste, risultano spoglie e abbastanza anonime, poco inclini all’esplorazione e limitandosi al loro ruolo quasi “funzionale”.
A spiccare leggermente meglio, seppur comunque sottotono rispetto ad alcuni competitor odierni, sono i veicoli, alcuni dei quali replicati molto bene. Dell’interfaccia vecchia e scomoda ne abbiamo già parlato mentre il sonoro prova, timidamente, a risultare più credibile della grafica anche se non riesce a catturare come dovrebbe. Infine, da segnalare la gradita presenza dei sottotitoli in lingua italiana, elemento che aiuta non poco a districarsi nel mondo di gioco nonostante alcune imprecisioni.
