Nel 2025 ho deciso di recuperare Fallout: New Vegas per prepararmi all’arrivo della seconda stagione della serie TV. Scelta saggia. Eseguita nel modo peggiore possibile.
Dopo oltre 30 ore nel deserto del Mojave, il mio viaggio è stato un concentrato di decisioni sbagliate, morti evitabili e lezioni imparate a forza.
Ecco i 6 errori più stupidi che ho commesso in Fallout: New Vegas. Alcuni fanno ridere. Altri fanno solo male.
1. Sottovalutare i tratti iniziali è un suicidio lento

Pensavo: “sono solo bonus minori”.
Errore clamoroso.
Alla creazione del personaggio ho scelto tratti senza leggerli davvero, con l’unico obiettivo di uscire il prima possibile dalla casa del dottore. Uno di questi riduceva in modo pesante la precisione con armi ed energia in cambio di qualche vantaggio in V.A.T.S.
Risultato:
sparavo tantissimo, colpivo pochissimo e sprecavo munizioni come se piovesse.
Dopo il primo scontro reale ho capito che i tratti definiscono l’intera esperienza di gioco. Riavvio immediato.
2. Ignorare il V.A.T.S. perché “so mirare da sola”

Per ore ho combattuto come se Fallout fosse uno sparatutto puro.
Spoiler: non lo è.
Il V.A.T.S. è devastante, soprattutto contro nemici veloci o velenosi. Il problema non era il sistema, ero io che non lo usavo.
Quando ho finalmente capito come funziona:
- i combattimenti sono diventati gestibili
- i nemici più fastidiosi non erano più un incubo
- le morti improvvise sono diminuite drasticamente
Morale: se il gioco ti dà uno strumento, usalo.
3. Pensare che servano sempre abilità altissime

Credevo che per risolvere certe missioni servissero skill precise a livelli precisi. In realtà Fallout: New Vegas premia chi sperimenta.
In una quest ho risolto tutto:
- senza il valore richiesto
- usando oggetti alternativi
- cliccando ogni opzione possibile
Il gioco offre spesso più soluzioni di quanto sembri, basta smettere di seguire solo la strada “perfetta”.
4. Girare da sola nel Mojave è da incoscienti
Ho passato più di 20 ore senza compagni, convinta di cavarmela.
Errore enorme.
Appena ho reclutato:
- un cecchino silenzioso
- un robot volante armato fino ai denti
la mia percentuale di sopravvivenza è salita in modo netto. I compagni:
- individuano i nemici prima di te
- attaccano in automatico
- salvano la vita più spesso di quanto vorresti ammettere
Fallout: New Vegas è pensato per essere affrontato in compagnia.
5. Correre sulla missione principale rovina l’esperienza

Per abitudine ho seguito la quest principale senza fermarmi troppo a esplorare. Scelta pessima.
Quando ho iniziato a:
- vagare senza meta
- accettare missioni strane
- entrare in vault inquietanti
- parlare con NPC apparentemente inutili
ho trovato il vero Fallout: dialoghi folli, situazioni impreviste e momenti che non dimentichi.
New Vegas non va “finito”. Va vissuto.
6. Salvare poco è una punizione autoinflitta
Lo sappiamo tutti.
Eppure l’ho ignorato.
Ogni volta che:
- camminavo carica di loot
- non salvavo per mezz’ora
- incontravo nemici letali a sorpresa
finivo per rifare lunghi tratti di gioco.
Fallout non perdona la distrazione. Salvare spesso non è paranoia, è sopravvivenza.
Bonus: giocare vanilla oggi è quasi uno spreco
Ho giocato Fallout: New Vegas senza mod.
Solo dopo ho visto cosa è possibile migliorare:
- illuminazione
- animazioni
- stabilità
- qualità visiva
Il prossimo giro sarà diverso. Molto diverso.
Un disastro memorabile
Non sono stata il miglior corriere del Mojave.
Ma proprio perché ho sbagliato tutto, New Vegas mi è rimasto addosso.
I momenti migliori nei videogiochi nascono spesso dal caos, non dalla preparazione perfetta. E Fallout: New Vegas è il gioco ideale per dimostrarlo.
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