L’ultima edizione della Milan Games Week, tenutasi dal 28 al 30 novembre 2025 a Fiera Milano, è stata palcoscenico per innumerevoli indie game e noi non abbiamo resistito. Tra questi ha catturato la nostra attenzione Monster Chef dello Studio Pizza. Si tratta di un action RPG con elementi roguelite in 2D dallo stile grafico cartoonesco e super colorato. Animazioni fluide, un feedback solido, un gameplay accessibile ma non per questo facile, un umorismo estetico buffo e originale e un character design semplicemente ammaliante sono solo l’antipasto di un titolo da tenere sicuramente d’occhio.
Ma per avere qualche dettaglio in più sul titolo e non solo, è tempo di lasciare la parola proprio a Studio Pizza, in particolare Gregorio Zanacchi Nuti, Game Designer, Art Director e fondatore di Studio Pizza che ringraziamo per la disponibilità.
Direi che come prima e doverosa domanda, tocca chiedervi come mai questo nome: Studio Pizza? E soprattutto, qual è la vostra pizza preferita?
Volevamo un nome allo stesso tempo italiano e comprensibile all’estero, qualcosa che simboleggiasse il nostro paese e fosse ampiamente apprezzato. Riguardo alle pizze ognuno nel team ne ha una diversa, andiamo dalla tradizionale salsiccia e friarielli alla gorgonzola, pere e noci.
Domanda sul mondo del videogioco all’interno del panorama italiano odierno. Com’è creare i videogiochi in Italia? Il settore è maturato o ci sono ancora ostacoli per gli studi italiani?
Gratificante ma complesso: la grande difficoltà ad accedere a fondi indirizzati espressamente allo sviluppo rende la produzione molto ostica, specie se si punta a realizzare un titolo che coinvolge diverse maestranze specializzate. Sicuramente il più grande ostacolo è la quasi totale assenza di supporto per un team che non ha alle spalle nessun portfolio.

Portare il proprio videogioco all’interno di una fiera di settore e vedere le emozioni e reazioni degli utenti è un momento prezioso, tanto per ricevere un feedback concreto quanto a livello prettamente emotivo. Vi va di condividere qualche episodio particolarmente importante avvenuto durante una fiera?
Certo! Le fiere sono un ottimo modo per individuare problemi di UX che tendono a passare inosservati nello sviluppo, e il caos del contesto evidenzia subito quali parti dell’esperienza debbano essere rese più comprensibili o snellite. Ovviamente anche la risposta emotiva è importantissima per capire quali implementazioni funzionano: quando abbiamo scelto di introdurre il lancio della pentola come parte del processo di cucina dei mostri, i giocatori che avevano provato il prototipo ci hanno dimostrato immediatamente che eravamo sulla strada giusta.
Arriviamo a Monster Chef, la vostra creatura. Com’è nata l’idea? Vi siete ispirati a qualche opera o artista per quanto riguarda il character design?
L’idea è nata per partecipare al bando pubblico di Bologna Game Farm: volevamo presentare un progetto che potesse essere realizzato da un piccolo team e la storia di un cavaliere che invece di uccidere i mostri li cucina, raccontata con grafiche in 2.5D, ci è sembrata una buona idea. Tutta l’impostazione grafica del progetto è realizzata da Roberto D’Agnano nel suo personalissimo stile, ispirato alle produzioni di Cartoon Network di inizio anni 2000.


Descriveteci l’unicità di Monster Chef e perché questo titolo merita di essere vissuto.
Monster Chef è l’unico titolo sul mercato (ad oggi) in cui puoi cucinare mostri MENTRE li combatti invece di cliccare i pulsanti di una UI. Il gioco vuole essere un’esperienza unica che combina dungeon crawling, mangement e storytelling, accogliendo tanti tipi di giocatori diversi all’interno dello stesso coloratissimo mondo.
Per concludere, potete farci qualche spoiler sul futuro? Nuove idee per progetti futuri? Generi su cui vi piacerebbe mettervi alla prova?
Ci sono molti progetti che ci piacerebbe intraprendere ma molti di essi dipendono dalla risposta che seguirà la pubblicazione di Monster Chef. Data la grande modularità del design vorremmo continuare a sviluppare il gioco aggiungendo contenuti dopo l’uscita, ma ogni decisione sarà collegata a quanti fondi potremo reinvestire.
Grazie mille per la disponibilità e non vediamo l’ora di giocare alla versione definitiva di Monster Chef!