Ayasa: Shadows of Silence è disponibile da oggi alle 18:00 GMT su Steam ed Epic Games, e si presenta come un platformer narrativo 2.5D che punta su atmosfera, scelte morali e un impatto visivo fuori dagli schemi. Aya Games ha costruito un progetto che rifiuta il dialogo tradizionale, affidandosi a immagini, suoni e animazioni per guidare il giocatore. È un approccio raro nella scena indie, ed è ciò che sta attirando l’attenzione di molti.
Il mondo è travolto da un’oscurità che sta erodendo ciò che resta di un ordine ormai fragile. La protagonista, Ayasa, raccoglie gli ultimi frammenti della luce di Tash per provare a ristabilire un equilibrio che sembra già compromesso.
Un universo che comunica attraverso simboli
L’Inverted World è il cuore dell’esperienza. Le sue regioni sono costruite su valori morali contrapposti: da un lato amore, speranza e fede; dall’altro i riflessi corrosivi di indifferenza, tradimento e avidità. Ogni ambientazione ha un ruolo preciso nel rappresentare queste forze e nel mettere il giocatore davanti a contrasti continui.
La direzione artistica è ispirata a Tim Burton, René Laloux, Robert Sahakyants e Hayao Miyazaki. L’influenza si vede nella scelta dei colori, nel movimento delle ombre e nella composizione delle scene. Ogni luogo sembra una pittura animata. Aya Games insiste sul concetto che ogni frame è un messaggio, non un semplice sfondo.
Il viaggio di Ayasa e il ruolo del giocatore

Ci sono due possibili percorsi narrativi e tutto dipende dalle scelte del giocatore. Redenzione e rovina sono i due esiti finali, e il gioco non forza nessuno dei due. Le azioni, anche quelle che sembrano marginali, spostano l’ago della bilancia senza che la protagonista pronunci una sola parola.
Il giocatore affronta terreni instabili, zone contaminate, creature aggressive e ambienti in trasformazione continua. Le piattaforme sono costruite per far sentire il peso dell’oscurità: corridoi stretti, silhouette distorte, sezioni che si sbriciolano sotto i piedi, cunicoli che si chiudono mentre ci si muove.
I poteri che definiscono il gameplay
Ayasa dispone di abilità che modellano il ritmo del gioco. La manipolazione del tempo permette di rallentare situazioni critiche, analizzare un meccanismo o evitare trappole. L’invisibilità serve per passare inosservati davanti a entità ostili. Il controllo dell’energia apre la porta a enigmi ambientali basati su flussi, collegamenti e impulsi.
Ogni potere è integrato nel level design. Non esistono sezioni inserite per riempire lo spazio. Tutto sembra costruito per sfruttare un’abilità specifica in modo naturale. Alcuni puzzle richiedono di combinare due poteri per ottenere l’effetto desiderato. Altre sfide nascono dall’osservazione dell’ambiente, perché gli indizi sono sempre visivi.
Un racconto senza parole

Il team ha voluto dimostrare che un videogame può emozionare anche senza dialoghi. Lo ha confermato Edgar Janoyan, CEO di Aya Games, spiegando che l’obiettivo era dare vita a un viaggio capace di parlare con immagini, musica e movimento. È un approccio che può dividere chi preferisce una narrazione esplicita, ma è anche ciò che distingue questo titolo nel panorama attuale.
La colonna sonora, disponibile come DLC digitale, accompagna il giocatore con temi malinconici e minimalisti. Il tono resta costante dall’inizio alla fine: non ci sono rotture improvvise, né stacchi che spezzano l’immersione. Questo rafforza l’identità dell’opera e il suo modo di raccontare la frattura tra luce e oscurità.
Le edizioni disponibili

Ayasa: Shadows of Silence è ora disponibile su PC con una versione standard e una Deluxe Edition. Il prezzo base è 24.99 dollari, la Deluxe a 29.99 dollari, entrambe lanciate con uno sconto del 20 percento che le porta rispettivamente a 19.99 e 23.99 dollari. Lo studio ha pubblicato anche due contenuti extra: il DLC Digital Soundtrack a 4.99 dollari e il Digital Artbook a 2.99 dollari.
Le versioni console arriveranno in un secondo momento. Lo studio non ha comunicato una finestra temporale precisa, ma si tratta di un passaggio quasi obbligato per un titolo che punta molto sull’impatto visivo.
Perché sta attirando l’attenzione
La combinazione di scelte morali, ambientazioni simboliche e gameplay costruito attorno alle abilità della protagonista lo rende interessante per chi cerca qualcosa di diverso dai soliti platform. Si percepisce la volontà di distanziarsi dalle regole classiche del genere, proponendo un’esperienza più introspettiva.
È un progetto che potrebbe creare discussioni nella community proprio per l’assenza di dialoghi e la forte componente interpretativa. Ci sono già paragoni con altri titoli che hanno puntato su narrazione ambientale e messaggi impliciti, anche se qui lo stile visivo gli garantisce una personalità distinta.
Un indie che può crescere nel tempo
Il debutto sembra costruito per lasciare spazio a espansioni future o a contenuti post-lancio. Aya Games non ha ancora fornito dettagli, ma la struttura del mondo e la natura delle scelte indicano che ci sia margine per sviluppi successivi.
Il titolo arriva nel periodo perfetto per farsi notare: un lancio autunnale, una forte identità e un messaggio visivo chiaro. L’indie che vuole farsi spazio deve colpire al primo sguardo, e da questo punto di vista Ayasa: Shadows of Silence ha tutte le carte in regola.
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