Phantom Line riappare sulla scena con un teaser che rimette in moto l’attesa attorno al progetto di Antistatic Studios, team formato da ex sviluppatori di BioShock e Cyberpunk 2077. Il nuovo filmato accompagna l’annuncio dell’open playtest fissato per il 5 marzo 2026, data che segnerà il primo vero stress test pubblico per questa esperienza PvE tattica ambientata in un continente devastato dal nucleare e dominato da fenomeni paranormali.
Il teaser, visibile nel trailer ufficiale, concentra tutto nel ritmo lento e teso delle missioni degli operatori. Camere claustrofobiche, luci fredde e un senso costante di minaccia danno vita a un mondo in cui ogni dettaglio comunica instabilità. Antistatic punta a un mix netto tra tensione militare e orrore sovrannaturale, un terreno che può parlare agli appassionati di tattica cooperativa.
Cosa rende interessante il nuovo teaser
Il progetto continua a differenziarsi per atmosfera e ritmo. Phantom Line non punta sulle esplosioni continue ma su un’avanzata lenta, gestita metro dopo metro. La minaccia principale non è solo il fuoco nemico ma l’incertezza generata dalle anomalie, creature e fenomeni nati da squarci spazio temporali. Nel trailer queste presenze invadono l’ambiente in modi che rompono la logica e costringono la squadra a riorganizzarsi.
Il mondo non sembra fatto per accoglierti ma per respingerti. Ogni passaggio comunica che la sopravvivenza è un lavoro e che un’operazione può crollare in pochi secondi se la squadra sbaglia la valutazione.
Il playtest del 2026 come primo banco di prova reale
Dal 5 marzo 2026 chiunque potrà entrare nel playtest tramite la pagina Steam o lo store Epic Games. Non sarà una prova limitata a una demo statica ma un test costruito su una serie di interventi tecnici radicali applicati negli ultimi mesi.
Gli sviluppatori hanno riscritto il sistema delle tre C, cioè personaggio, telecamera e controlli. La volontà è chiara: eliminare ogni sensazione di rigidità percepita dal pubblico nel precedente test. Le nuove animazioni danno più peso al movimento, mentre il sistema di interazione è stato ricostruito per essere più leggibile e intuitivo in ogni fase dell’azione.
A tutto questo si aggiunge un nuovo sistema audio spaziale che rende più credibili direzione dei rumori, distanza e eco. Le anomalie possono essere individuate anche prima di essere viste, creando un legame diretto tra percezione sonora e tensione.
Il nuovo centro di addestramento e la preparazione degli operatori

Parte dell’aggiornamento riguarda il centro di addestramento creato da Mortfield Industries, un’area completamente nuova in cui gli operatori possono testare armi, movimenti, anomalie e strategie. La scelta di inserirlo anche nella narrazione serve a dare maggiore coerenza all’idea che Phantom Line non ti manda mai sul campo senza averti preparato.
Il ritmo degli esercizi sembra progettato per abituarti al comportamento delle anomalie, spesso imprevedibili. Le sessioni mostrano quanto il gioco punti a un approccio metodico, più vicino a un’operazione speciale che a uno sparatutto classico.
Le anomalie tornano con nuove varianti
Le anomalie sono la colonna portante del progetto. Nel nuovo aggiornamento ne arrivano diverse, con comportamenti che cambiano l’ambiente in tempo reale. Alcune distorcono la gravità, altre modificano la visibilità, altre ancora aprono fratture che obbligano la squadra a cambiare percorso. È un modo per dare varietà alle partite e togliere ogni certezza ai giocatori.
La mappa open world reagisce agli eventi. Una zona sicura può diventare ostile in pochi secondi, mentre aree periferiche possono ospitare fenomeni improvvisi che richiedono un intervento immediato.
H.U.S.K. e la gestione dei corpi artificiali
Il sistema H.U.S.K. permette agli operatori di trasferire la propria coscienza in corpi artificiali utilizzabili come strumenti tattici. Puoi inviare un corpo leggero in ricognizione, usarne uno come distrazione o sacrificare un’unità per guadagnare tempo. È un concetto che cambia l’intera gestione della squadra e apre scenari strategici che pochi giochi del genere offrono.
La morte non è una fine ma un costo operativo. Serve a capire l’ambiente, a raccogliere informazioni e a valutare se la squadra è pronta a procedere. Phantom Line richiede attenzione, osservazione e calma.
Una base che funziona come hub reale

Il rompighiaccio nucleare, che funge da base operativa, è stato aggiornato e ampliato. Non è solo una schermata ma un luogo visitabile in cui puoi personalizzare il tuo corpo H.U.S.K., la cabina, l’equipaggiamento e il set di armi da mostrare agli altri giocatori.
È anche il punto in cui ricevi briefing e aggiornamenti sugli eventi dell’Iron Corridor, zona in cui si svolge la campagna. La base diventa il centro nervoso dell’operazione, un luogo in cui prepararsi prima di scendere nel caos.
Il mondo dell’Iron Corridor
Phantom Line si ambienta in una regione dell’Europa orientale segnata dalla guerra nucleare e da tensioni internazionali. L’area offre una miscela di foreste, strutture militari, villaggi abbandonati e zone contaminate. Il giocatore deve adattarsi continuamente e imparare a gestire risorse limitate, includendo anche elementi di sopravvivenza come caccia e cucina.
Il risultato è un contesto in cui le anomalie non sono l’unico pericolo. La guerra, la fame e l’isolamento completano il quadro.
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