Sviluppato da MONO ENTERTAINMENT e pubblicato da Kodansha, The Fable: Manga Build Roguelike è un singolare gioco puzzle tattico con venature da roguelike e il tutto a tema manga. Non per niente, il titolo riassume parte del gameplay stesso. Noi abbiamo affrontato questa stravagante avventura su Nintendo Switch e siamo pronti a condividere la nostra recensione! Pronto a creare il tuo manga per sopravvivere a innumerevoli scontri?
The Fable: Manga Build Roguelike come in un manga ma senza storia
ùCome anticipato dal titolo stesso del paragrafo, The Fable: Manga Build Roguelike perde una grandissima occasione, quella di poter raccontare una storia. In realtà, non ci prova neanche ed è un peccato gigantesco considerando il potenziale espressivo di base che è quello, appunto, di essere una sorta di pseudo manga a tema mafia Giapponese che, come Yakuza insegna, ha un potenziale narrativo discretamente vasto e sfaccettato che ben si sposa al mondo dei videogiochi.
Procedendo con ordine, c’è da dire che il titolo ci offre ben tre protagonisti, due dei quali saranno sbloccati nel giro di un paio di run. Il protagonista assoluto, se così vogliamo definirlo, è un tale di nome Akira, un killer professionista alla Hitman che padroneggia armi ravvicinate e a distanza. Lo scopo? Far fuori tre obiettivi specifici affrontando i rispettivi minion. Il tutto per tre capitoli dalla durata abbastanza bassa ma che ben si sposano alla filosofica ludica del gioco.

Gli altri due personaggi sono Yoko, legata ad Akira e specializzata in mosse ravvicinate e a rapidi spostamenti su campo e Suzuki, altro assassino specializzato però in trappole e armi a distanza in grado di creare svariati effetti di stato negativi. Tutto qua, escludendo un mini e inutile background dei tre soggetti appena svelati, The Fable: Manga Build Roguelike non ha altri elementi narrativi. I nemici stessi non spiccano per alcun dettaglio scenico, salvo appunto la resa grafica da manga a cui si contrappone quella videoludica in pixel art.
L’idea di base di The Fable: Manga Build Roguelike è quella di creare un “manga” di sfida in sfida e in effetti il titolo stesso ci pone come scopo quello di unire delle vignette all’interno di una pagina, dando forma a una sorta di manga. Peccato che le vignette vadano a ripetersi e che non c’è una vera e propria uniformità della messa in scena ma una mera concatenazione di mosse che svela l’animo da deck building dell’opera. Le vignette da manga, in poche parole, non sono altro che carte con rispettivi bonus e specifiche richieste d’attivazione. Ma bando alle ciance e andiamo subito a scoprire come si gioca!

Idea intrigante ma pochi contenuti
The Fable: Manga Build Roguelike come da titolo stesso, è un roguelike con combattimenti a turni incentrato sulla formazione di un vero e proprio deck che, al posto delle carte, vede protagoniste delle vignette in stile manga. Il nostro scopo, durante i combattimenti, è quello di vincere in un determinato numero di turni, terminati i quali sarà game over con conseguente costrizione di dover ripetere tutto dal principio, perdendo ogni bonus acquisito. La struttura da roguelike è quindi fedele e abbastanza standard e funziona nel dar vita a un ciclo continuo di partite atte a migliorarsi costantemente.
A spiccare tra tutto, neanche a dirlo, è l’idea di base e la classificazione delle varie vignette in stile manga. Queste sono sia offensive che difensive e alcune si concatenano tra loro. Banalmente, c’è la vignetta di attacco ravvicinato utile per menare il nemico vicino con tanto di danno inferto segnato. Per gli attacchi a distanza, invece, bisognerà prima caricare l’arma spendendo la vignetta “ricarica”. Ovviamente, ogni vignetta occupa un determinato spazio e il nostro ruolo strategico è quello di riempire la pagina a disposizione, che non è altro che una griglia, studiandone anche l’ordine di esecuzione.

Banalmente, le vignette in alto a destra saranno le prime ad attivarsi scorrendo da destra a sinistra e calando man mano. Bisogna quindi saper prevedere bene gli effetti e cercare di massimizzare i risultati il più possibile. Da tener conto anche che ci sono vignette di “spostamento” di uno o più passi e anche di “indirizzamento” in quanto il nostro personaggio ha bisogno di voltarsi verso il nemico per poter giustamente colpirlo. Come potrai aver intuito, il titolo si trasforma in una sorta di puzzle di programmazione di comandi, intuitivo e appagante ma anche abbastanza ripetitivo.
Per fortuna, la ripetitività viene smorzata dal fatto che i tre protagonisti hanno tre deck molto diversi tra loro. Akira è il più semplice e intuitivo mentre Yoko è molto più complessa. La ragazza si basa su spostamenti continui, sia in avanti che all’indietro e bisognerà calcolare bene le caselle libere a disposizione onde evitare di bruciare vignette a vuoto. Suzuki, invece, col giusto impegno, è quello che può regalare più soddisfazioni in termini distruttivi e di dominio stesso della partita, potendo usare esplosivi, causare danni di status come il sanguinamento e piazzare anche trappole per l’area di gioco.
Da segnalare che quale che sia il nostro protagonista, non avremo una barra dell’energia vitale di cui aver cura. Esatto, anche se becchiamo pugni e calci, il personaggio non morirà ma subirà comunque un malus notevole. Quale? Dei fori che andranno a occupare caselle preziose nella nostra pagina, limitando lo spazio per il posizionamento delle vignette nel turno successivo. Per ovviare a ciò, possiamo usare uno strumento di riparazione ma è molto limitato in numero e tocca usarlo con parsimonia e strategia.

Tre modalità a disposizione
The Fable: Manga Build Roguelike ha ben tre modalità a disposizione. La prima, nonché principale, ci vede vivere un percorso diviso in tre capitoli dove alle consuete battaglie, ci sono tappe alternative e che mirano a prendersi cura del proprio deck. Che sia ottenere una vignetta nuova, distruggerne una già in nostro possesso o potenziarne qualcuna aumentando, ad esempio, i danni inferti, il processo mira a plasmare al meglio i nostri strumenti d’azione. A spezzare un po ‘ il ritmo tra gestione di deck e combattimenti, ci pensano i mini giochi.
Questi sono scelti randomicamente e ci sfidano in mini gare molto alla Wario Ware il cui risultato influirà sul premio che, ovviamente, è pur sempre legato alle vignette da inserire nel proprio deck. L’altra modalità di gioco offerta è un vero e proprio puzzle strategico che sfrutta la pagina che deve ospitare le vignette per creare un percorso univoco da svelare. Molto più lenta della modalità principale e pensata prevalentemente per chi ama la logica. Viceversa, l’ultima modalità è tutt’altro che logica…
Si tratta a conti fatti di un mini gioco umoristico che ci vede partecipanti di una sfida di bevute dove dobbiamo premere determinati tasti nel momento opportuno per cercare di sopravvivere il più a lungo possibile. Come potrai intuire, entrambe le modalità “extra” lasciano un po’ il tempo che trovano. In realtà, anche la modalità principale non soddisfa più di tanto in quanto ha una durata molto bassa, orfana di appeal narrativo e soprattutto con i medesimi boss e nemici per tutti e tre i protagonisti.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, il lato “manga” di The Fable: Manga Build Roguelike funziona ed è ben realizzato. L’idea stessa di riempire una pagina funziona e coinvolge. Infatti, nonostante una narrazione, il titolo ne esce comunque dall’identità molto forte. I disegni quindi, seppur abbastanza anonimi, svolgono il loro compito e offrono anche una discreta varietà tra i deck dei tre personaggi. Lato pixel art, invece, abbiamo una semplificazione maggiore e un anonimato leggermente più notevole. In poche parole, i personaggi in pixel non spiccano.
Il sonoro è buono, senza infamia e senza particolari lodi, svolgendo il suo compito in modo positivo e senza risultare ridondante o fastidioso. Per quanto riguarda le modalità offerte dall’ibrida Nintendo, il gioco si difende bene su entrambe anche se in portabilità ha una spinta maggiore. Infine,m da segnalare l’assenza totale della lingua italiana, mancanza di cui tener conto considerando che bisogna saper padroneggiare al meglio le vignette con relative descrizioni ed effetti.
