L’horror cooperativo Lost Lullabies: The Orphanage Chronicles ha lasciato l’Early Access e raggiunto la versione completa il 27 ottobre. Con l’aggiornamento 1.0, il gioco introduce tre nuovi fantasmi, una mappa inedita e la conclusione dell’intera storia ambientata nell’orfanotrofio infestato.
Il team di sviluppo ha dichiarato di aver lavorato per mesi ascoltando i feedback della community. Il risultato è un’esperienza più completa, accessibile e bilanciata, capace di mettere insieme indagine, tensione e una componente narrativa unica per il genere.
Lost Lullabies ora completo: cosa cambia nella versione 1.0

Fin dal lancio in Early Access, Lost Lullabies si è distinto per l’idea di mescolare ghost-hunting e narrazione emotiva. La versione 1.0 segna il completamento di quella visione. La trama principale ora copre tutto l’arco narrativo dell’orfanotrofio, raccontando la sorte dei bambini, degli insegnanti e dei medici coinvolti nei misteriosi eventi.
Il gioco è pensato per 1–4 giocatori online, ma puoi affrontarlo anche da solo. Questa scelta di design lo rende perfetto sia per chi ama la cooperativa, sia per chi preferisce un’esperienza più intima e concentrata sulla storia.
Un horror cooperativo che funziona anche in solitaria
L’obiettivo degli sviluppatori è stato chiaro: creare un horror che non dipendesse dal multiplayer per funzionare. Lost Lullabies riesce a mantenere la tensione anche in solitaria, grazie al ritmo narrativo e ai mini-giochi collegati ai fantasmi.
Ogni partita è divisa in due fasi. Nella prima devi usare gli strumenti per indagare, raccogliere prove e identificare il tipo di fantasma. Una volta scoperta l’identità, si passa alla seconda fase, incentrata sulla storia personale dello spirito.
Questa struttura crea una progressione naturale e coinvolgente: l’investigazione diventa un preludio a un momento più intimo, dove la paura si mescola all’empatia.
Due fasi di gioco tra indagine e mini-giochi narrativi

La meccanica che distingue Lost Lullabies da altri titoli come Phasmophobia o Ghost Exile è proprio la seconda fase di ogni incontro. Una volta identificata l’entità, il gioco si trasforma in una breve sezione narrativa.
Nel caso del primo fantasma, una bambina, il mini-gioco ti chiede di ricomporre il suo orsetto di peluche. Durante questa sequenza, il comportamento dei nemici cambia, e anche l’ambiente assume un tono più emotivo.
Ogni fantasma ha un passato diverso e un modo unico di manifestarsi, con sfide e obiettivi collegati alla propria storia. Questo approccio mantiene il gameplay vario e impedisce che le partite diventino ripetitive.
Tutte le novità della versione completa

La versione 1.0 aggiunge contenuti tanto richiesti quanto fondamentali. La nuova mappa, più ampia e interattiva, era la feature più attesa dalla community. Gli sviluppatori hanno scherzato dicendo che “senza di essa sarebbero stati condannati come fantasmi dell’orfanotrofio”.
Oltre alla mappa arrivano tre nuovi fantasmi, ognuno con aspetto, personalità e jumpscare differenti. A questi si legano tre nuovi mini-giochi, che ampliano il mondo narrativo e rendono più profonda la connessione con le vittime.
La grande novità, però, è la conclusione della storia principale. Tutte le vicende dei bambini e dei dottori dell’orfanotrofio trovano ora una chiusura coerente, offrendo risposte a chi seguiva il gioco fin dal lancio.
Un orrore emotivo che parla di empatia e redenzione

Lost Lullabies non punta solo a spaventarti, ma a farti capire chi erano i fantasmi che perseguitano l’orfanotrofio. Ogni missione racconta una piccola tragedia, e tu sei chiamato a risolverla per portare pace alle anime imprigionate.
La tensione rimane alta, ma l’orrore lascia spazio anche all’umanità. È questo equilibrio tra paura e compassione a distinguere Lost Lullabies dagli altri horror cooperativi. Mentre in Phasmophobia il focus è sull’indagine, qui ogni passo ha un peso emotivo.
Un piccolo team, un grande risultato
Lost Lullabies: The Orphanage Chronicles è sviluppato da un team indipendente che ha saputo costruire una community fedele. I loro aggiornamenti costanti e l’attenzione ai dettagli hanno trasformato un progetto Early Access in un titolo completo e maturo.
Il gioco ora si posiziona tra le esperienze horror cooperative più interessanti del 2025. Offre tensione, varietà e una componente narrativa che spinge i giocatori a non limitarsi a cacciare fantasmi, ma a comprenderli.
Un’esperienza che cresce con la community
Ogni aggiornamento ha seguito i suggerimenti dei giocatori, migliorando il bilanciamento, la gestione dei ruoli e il ritmo delle partite. L’atmosfera resta tesa, ma la progressione è più fluida e gratificante.
Lost Lullabies dimostra che anche un piccolo studio può realizzare un horror profondo e coinvolgente, capace di competere con i grandi nomi del genere.
Per rimanere aggiornato su Lost Lullabies: The Orphanage Chronicles e su tutti i giochi horror cooperativi più interessanti, seguici su Instagram.