Ghost of Yotei non ti mette davanti a una strada obbligata. La vendetta di Atsu contro i Sei Yotei, però, funziona meglio se segui un certo ordine. Non è solo una questione di gameplay, ma anche di narrazione: il ritmo della storia cambia parecchio a seconda di chi scegli di affrontare per primo.
Qui ti spieghiamo qual è la progressione ideale, quali armi conviene ottenere subito e come prepararti ai territori di Ezo senza restare indietro.
La missione di Atsu e i Sei Yotei
Il cuore del gioco è semplice: eliminare gli Yotei Six, una banda di samurai fuorilegge responsabile della strage della famiglia di Atsu. Sulla carta basta ucciderli tutti, ma la sequenza con cui li affronti cambia il modo in cui vivi la storia e influenza il tuo arsenale.
Il gioco ti lascia libertà, ma se vuoi un’esperienza più bilanciata e cinematografica, segui questa scaletta.
L’ordine consigliato

Ecco come ti suggeriamo di procedere contro i Sei Yotei:
- Il Serpente
- Yumi (arco lungo)
- Doppia Katana
- Metsubushi (cenere accecante)
- Il Kitsune
- L’Oni
- I fratelli Saito: Ragno e Drago
- Principe Saito
Non si tratta di una progressione rigida: puoi invertire alcuni boss, in particolare Kitsune e Oni. Ma seguendo questa linea narrativa il gioco acquista più peso, soprattutto in alcuni momenti chiave della trama.
Perché partire dal Serpente

Il Serpente è il nemico introduttivo perfetto. Non troppo ostico, ma abbastanza crudele da darti subito un assaggio di cosa ti aspetta. Superarlo ti prepara al resto della caccia, sia a livello di atmosfera che di ricompense.
L’importanza delle armi
Ghost of Yotei non si limita a boss e missioni. Ogni vittoria ti porta più vicino a un arsenale completo. Queste sono le armi che dovresti assicurarti nelle prime ore:
- Arco lungo (Yumi): fondamentale per il combattimento a distanza.
- Doppia katana: essenziale nel corpo a corpo.
- Metsubushi: cenere accecante per confondere e guadagnare tempo.
Se vuoi spendere qualche moneta, l’arco medio (Hankyu) è un’aggiunta rapida. Ma conviene investire subito sullo Yumi, decisamente più utile a lungo termine.
Kitsune o Oni? La scelta che cambia la storia

A questo punto hai due strade: affrontare il Kitsune o l’Oni. Entrambi portano a un’arma nuova, ma con differenze notevoli.
- Il Kitsune: sconfiggerlo prima ti permette di ottenere il Kusarigama, un’arma versatile che combina danni ad area e furtività. Non solo, la sequenza narrativa che ne deriva è più intensa.
- L’Oni: eliminarlo in anticipo ti dà accesso alla lancia (Yari). Utile, sì, ma meno incisiva rispetto al falcetto a catena nelle prime fasi.
Per questo motivo consigliamo di dare la priorità al Kitsune.
I fratelli Saito e il Principe
La parte finale della campagna è dominata dal clan Saito. Prima affronterai i fratelli, Ragno e Drago, che rappresentano una sfida tecnica e scenica. Solo dopo avrai accesso allo scontro con il Principe Saito, il vero climax della vendetta di Atsu.
Strategie generali nei territori Ezo
Ogni nuova area porta nemici con stili diversi. Per questo motivo conviene:
- cercare sempre subito la nuova arma disponibile;
- bilanciare attacco a distanza e corpo a corpo;
- non trascurare le opzioni di distrazione, come i metsubushi.
Un equipaggiamento vario è la chiave per non trovarti mai spiazzato.
Extra da non perdere
Se vuoi un approccio più completo, ci sono altri contenuti che meritano attenzione:
- La guida alle armi di Ghost of Yotei, con spiegazioni su vantaggi e location.
- La mappa interattiva, che mostra santuari, Yokai, sorgenti termali e molto altro.
- La guida dedicata ai cavalli, che ti permette di cambiare o rinominare la cavalcatura già dalle prime ore, rendendo l’avventura più personale.
Ghost of Yotei non è un gioco da vivere con fretta
Seguire l’ordine consigliato per i Sei Yotei ti aiuta a mantenere ritmo, tensione narrativa e potenza in combattimento. Non esiste un percorso obbligato, ma se vuoi un viaggio coerente e gratificante, questo è il modo migliore per partire alla caccia.
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