Quando Square Enix aveva ammesso che Final Fantasy 7 Rebirth non aveva raggiunto le aspettative di vendita, molti fan hanno iniziato a temere il peggio. Le preoccupazioni non erano infondate: il secondo capitolo della trilogia remake era partito bene su PS5, ma non abbastanza da convincere i vertici del publisher. Poi è arrivato un colpo di scena.
Un debutto che ha cambiato tutto
Il vero rilancio di Rebirth non è arrivato dalle console, ma da una piattaforma in particolare. Con l’arrivo su PC tramite Steam, il gioco ha visto un’impennata nelle vendite che ha ribaltato la situazione. Hamaguchi lo ha confermato senza mezzi termini: “Il secondo capitolo sta andando molto bene su PS5 e PC”.

Steam come seconda vita
Il lancio su Steam ha permesso a Rebirth di raggiungere un pubblico più ampio, composto non solo da fan storici della saga ma anche da nuovi giocatori incuriositi dalla rinnovata veste grafica e dal gameplay rivisitato. Una boccata d’aria fresca che ha permesso al progetto di tornare in carreggiata.
Nessun ridimensionamento del terzo capitolo
Grazie a questo rilancio, Square Enix e il team di sviluppo hanno potuto confermare che Final Fantasy 7 Remake Part 3 non subirà tagli o riduzioni. Al contrario, il successo ritrovato ha dato fiducia per realizzare un finale di altissima qualità, già in avanzata fase di sviluppo.
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