Sviluppato e pubblicato da Suspicious Jam col supporto di Eastasiasoft Limited, King of Ping Pong: MEGAMIX è uno stravagante gioco dedicato al ping pong che utilizza la visuale in prima persona per farci vivere una serie di sfide in 3D con tono scanzonato. Una sorta di Inazuma Eleven del Ping Pong con tanto di sfidanti dotati di bizzarri super poteri che provano ad alterare positivamente il ritmo di gioco. Noi abbiamo affrontato sfide su sfide a colpi di racchette su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione! Pronto a diventare un campione di Ping Pong?
King of Ping Pong: MEGAMIX e i suoi atleti coi super poteri
Ti ricordi Punch Out? Ecco, King of Ping Pong: MEGAMIX è lo speculare solo che al posto della boxe c’è il ping pong. Essenzialmente, il titolo propone una serie di tornei a difficoltà crescente dove a spiccare sono i nostri avversari. Questi, infatti, sono l’elemento più curato del titolo e, seppur potenzialmente muti, spiccano per estetica e abilità. Inoltre, loro hanno dei “poteri” mentre noi… no. O meglio, siamo molto ridotti in possibilità rispetto a loro e la sfida arcade del titolo è tutta qui.
Oltre alla voce ripetitiva del presentatore e a brevi e fugaci biografie scritte e che riguardano i nostri particolarissimi avversari, non c’è altro di narrativo in King of Ping Pong: MEGAMIX. Ed è un po’ un peccato in quanto gli atleti potevano dar vita a molto di più, rendendo anche i vari scontri più appassionanti. Allo stato attuale, invece, il titolo brilla meramente per stile e particolarità dei nemici che, purtroppo, sono anche in numero abbastanza limitato: cinque.
Esatto, sono solo cinque e, nonostante diversi tornei a disposizione, gli avversari saranno sempre gli stessi con difficoltà crescente. E parlando di difficoltà, sappi che King of Ping Pong: MEGAMIX non fa alcuno sconto. Si tratta di un arcade vecchio stile e decisamente ostico che richiede prontezza e precisione millimetrica oltre che una prepotente richiesta di adattarsi subito alla dubbia “fisica” proposta dal gioco. Inutile dire che, come vedremo nel prossimo paragrafo, a spiccare anche ludicamente, offrendo quindi una buona varietà di situazioni, sono ancora una volta i nemici che andremo a sfidare!

Fina all’ultima pallina
Giocare a King of Ping Pong: MEGAMIX è solo apparentemente semplice… Il titolo richiede pochissimi controlli ed è sin da subito molto accessibile ma presentando una curva di difficoltà decisamente ripida che per alcuni potrà sfociare facilmente in frustrazione. Di base, si tratta di un simulatore arcade di ping pong in 3D in prima persona che ci vede impegnati al nostro lato del tavolo da gioco. Tavolo che è diviso in tre posizioni: destra, centro e sinistra.
Noi possiamo muoverci in queste tre direzioni per intercettare il colpo avversario. Tale colpo può essere intercettato e rispedito in tre direzioni diverse: centro, sinistra o destra. Ogni direzione del colpo ha un suo tasto e quindi possiamo rapidamente decidere dove spedire la pallina avversaria per cercare di ostacolare il nemico. Bene… fare punto normalmente è quasi impossibile. Questo perché il nemico, anche il più massiccio, si muove velocemente e intercetta praticamente tutto.
Come si fa a fare punto quindi? Semplice, esaurendo la barra di resistenza avversaria. Questa si esaurisce a ogni colpo e sì, l’abbiamo anche noi. Una volta esaurita, fa entrare il nemico in una fase di stordimento dandoci l’occasione di fare punto quasi con certezza. Viceversa, se siamo noi a essere storditi, potremo ancora salvarci a patto di anticipare di molto il colpo avversario in quanto saremo in uno stato debilitato e molto, troppo lento.

In più, siamo dotati anche di una sorta di power up a ricarica automatica che, una volta attivato, permette di tirare un colpo che mira a indebolire un po’ di più la resistenza avversaria. Questi ultimi, invece, sono dotati di ben più di una strategia a disposizione. Ognuno dei cinque avversari, infatti, oltre ad abilità passive come palline ad effetto, maggior velocità o potenza di tira e quant’altro, hanno anche abilità speciali oltre a una modalità “rage” che si attiva dopo che subiscono tre colpi.
Per vincere una partita, bisogna fare almeno cinque punti e, se i primi tre avversari sono fattibili, gli ultimi due sono quasi impossibili, richiedendo tempistiche e precisioni troppo proibitive. Bisogna quindi addestrarsi molto ed eseguire innumerevoli tentativi. Una mole di pazienza oggi abbastanza rara. Tale difficoltà copre solo apparentemente uno dei problemi principali d King of Ping Pong: MEGAMIX: la mole di contenuti. Parliamo di due modalità (Arcade e Campionato) con cinque avversari ciascuno… tra ‘altro identici in entrambe le modalità.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, seppur ci sia un’unica location che muta di colore in base alla modalità, il titolo spicca, ancora una volta, grazie agli avversari. Questi hanno stile, hanno animazioni semplici ma efficaci e danno buona identità al titolo. è innegabile che l’opera si ispira a giganti del settore come Punch Out e riesce, nel suo piccolo, a restituire buoni personaggi seppur troppo pochi. Buoni anche gli effetti speciali mentre la fisica del gioco è volutamente “surreale”, modificata inoltre dai vari poteri avversari.
Il sonoro, seppur non memorabile, è gradevole ed efficace, non risultando mai banale o ripetitivo. Buono anche il doppiaggio del presentatore seppur limitato a pochissime battute a ripetizione. Da segnalare la totale assenza della lingua italiana anche se il testo da leggere è poco e abbastanza semplice. Infine, il titolo si difende bene in entrambe le modalità offerte dall’ibrida Nintendo con quella in dock leggermente più comoda data l’immediatezza ludica richiesta nelle fasi più avanzate.