Il lancio di una nuova console Nintendo è sempre un evento mediatico e commerciale. Con Switch 2, la casa di Kyoto ha provato a segnare un nuovo capitolo, proponendo un hardware potenziato e una comunicazione incentrata, per una volta, anche sulla potenza. Ma a pochi mesi dall’uscita, cominciano ad affiorare segnali di insoddisfazione tra gli utenti.
Il fenomeno del buyer remorse, il pentimento post-acquisto, sta diventando tema ricorrente nei forum e nei video editoriali su YouTube. Ma è giustificato? O si tratta solo di aspettative disallineate?
Una partenza prudente, forse troppo

Quando Nintendo ha presentato Switch 2, ha promesso miglioramenti concreti: 4K, DLSS, HDR, fino a 120 fps, una novità assoluta per la filosofia storica dell’azienda, da sempre più attenta all’esperienza di gioco che alla corsa tecnica.
Ma nei fatti, i primi mesi di vita della console non hanno restituito quell’effetto sorpresa che aveva accompagnato il lancio della Switch originale nel 2017.
I giochi al lancio: solidi ma poco ispirati
A oggi, i titoli principali rilasciati da Nintendo per Switch 2 sono:
- Mario Kart World – inserito in bundle in molti pacchetti
- Donkey Kong Bananza – nuovo platform classico, ben realizzato ma non trainante
- Super Mario Galaxy 1 & 2 – ripubblicati con aggiornamenti minimi e prezzo pieno
Manca un vero titolo “wow”, una produzione capace di definire l’identità della console nel primo anno. Nessun nuovo Super Mario 3D, nessun Zelda inedito o remake di peso. Una situazione che ha portato parte del pubblico a interrogarsi sulla direzione intrapresa da Nintendo.
La potenza promessa resta sulla carta?
Durante il primo Nintendo Direct dedicato a Switch 2, l’enfasi sul comparto tecnico è stata insolita: DLSS di NVIDIA, ray tracing, upscaling, frame rate più elevati. Ma l’esperienza utente non è stata uniforme.
I problemi emersi:
- NBA 2K26 gira a 30 fps, esattamente come su Switch 1
- Mancanza di crossplay con PS5/Xbox Series in alcuni titoli sportivi
- Alcuni porting terze parti mostrano ancora compromessi evidenti
Titoli come WWE 2K25 e Street Fighter 6 sono invece esempi virtuosi, ben ottimizzati, fluidi e godibili anche sulla nuova console. Il potenziale c’è, ma non è stato ancora espresso in modo costante.
DLSS e prestazioni: serve tempo?
Il supporto al DLSS è confermato e integrato nel sistema, ma non tutti i giochi lo sfruttano. Molti sviluppatori terzi stanno ancora prendendo confidenza con l’hardware. Le aspettative alte, alimentate anche dal marketing, hanno però reso più evidente lo scarto tra promesso e disponibile.
Strategia Nintendo: consolidamento più che innovazione
A differenza del 2017, Nintendo ha scelto una linea più cauta. Il lancio di Switch 1 era stato accompagnato da una scommessa importante: The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Il gioco era tecnicamente nato su Wii U, ma ha rappresentato il cuore pulsante della nuova console.
Con Switch 2, la logica sembra invertita: rafforzare i franchise esistenti, senza esporsi a scelte rischiose. Mario Kart e Donkey Kong sono nomi forti, ma non bastano da soli a spingere un’intera generazione. Lo dimostra anche l’utilizzo massiccio del personaggio di Donkey Kong nel merchandising, nei parchi a tema e nel cinema, con il chiaro intento di allineare tutti i canali comunicativi.

È davvero il momento del “buyer remorse”?
Il termine è forte, ma non del tutto infondato. Chi ha acquistato Switch 2 nella speranza di un salto netto rispetto alla generazione precedente, oggi potrebbe sentirsi deluso. Soprattutto se confronta l’offerta attuale con quella di PS5 e Xbox Series nei primi mesi: poche esclusive, tanti multipiattaforma, e un’attesa lunga prima di vedere la console brillare.
Chi lavora nel settore o crea contenuti ha motivazioni legate al proprio mestiere. Ma per il pubblico più casual o per i fan storici Nintendo, la domanda diventa legittima: valeva la pena acquistare Switch 2 al lancio?
Il futuro può ancora ribaltare tutto
Nintendo ha abituato i suoi fan a partenze lente seguite da accelerazioni spettacolari. Basti pensare a Switch 1, che nel primo anno ha visto arrivare Splatoon 2, Super Mario Odyssey e Xenoblade Chronicles 2, uno dopo l’altro.
Switch 2 potrebbe seguire la stessa traiettoria. Ma per ora, i dubbi restano. E per la prima volta dopo anni di dominio, Nintendo sembra aver perso un po’ di slancio iniziale.
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