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Sworn – Recensione Steam

Marco Fanciuso 2 giorni fa Commenta! 11
 
7
Sworn

Se esiste un genere videoludico che, negli ultimi anni, non solo ha saputo conquistare un vasto pubblico, ma è riuscito anche a mantenere una produzione costante di titoli, piccoli e grandi, quello è senza dubbio il roguelike. Una tipologia di gioco che, nel corso dell’ultimo decennio, ha conosciuto una crescita esponenziale, generando una quantità impressionante di progetti: dalle gemme indipendenti, capaci di sorprendere con idee originali e audaci, fino alle produzioni di studi più strutturati, che hanno investito tempo e risorse per consolidarne l’impatto nel panorama contemporaneo, come il titolo di cui stiamo per parlare in questa recensione, Sworn.

Contenuti
Sworn – Un’avventura nella terra di Re ArtùGameplay – Solidità e qualche problemaGrafica e Sonoro – Una decadente e particolare Camelot

In questo periodo di fermento creativo e di continua evoluzione, i fan del genere guardano con particolare trepidazione a settembre, mese che segnerà l’arrivo di uno dei titoli più attesi in assoluto: Hades II, sequel di un gioco che ha già saputo guadagnarsi il titolo di capolavoro e che rappresenta, per molti, il punto di riferimento assoluto.

Tuttavia, proprio in questo scenario dominato dall’attesa per il ritorno del capolavoro di Supergiant Games, si inserisce un progetto che merita di essere osservato con attenzione, sebbene meno conosciuto: Sworn, sviluppato dal team Windwalker e pubblicato da Team 17. Un’opera che, almeno nelle premesse, sembra voler seguire in parte le orme di Hades, ma che tenta di distinguersi grazie a una scelta di ambientazione coraggiosa e inusuale: quella legata al ciclo bretone e arturiano, con un forte richiamo alle leggende irlandesi. La domanda, dunque, è inevitabile: riuscirà Sworn a ritagliarsi uno spazio credibile e interessante nell’attesa di Hades II, o finirà relegato a una semplice parentesi dimenticabile?

Sworn - Recensione Steam

Sworn – Un’avventura nella terra di Re Artù


L’impostazione narrativa, pur muovendosi su binari piuttosto prevedibili per il genere, non manca di offrire spunti intriganti. Come accade spesso nei roguelike, il fulcro rimane l’esperienza ludica e la ripetizione ciclica delle partite, ma ciò non significa che la dimensione narrativa venga del tutto trascurata. Al contrario, Sworn tenta di costruire un contesto suggestivo, ispirandosi apertamente al modello di Hades, che cita in più di un’occasione.


Il giocatore veste i panni di un eroe senza nome, destinato ad avventurarsi nella leggendaria terra di Camelot, qui rappresentata in una veste cupa e decadente. Non la terra di miti e speranza che siamo abituati a immaginare, ma una regione corrotta, infestata da creature mostruose e piegata dalla rovina. Il cuore del conflitto è rappresentato da una figura di Re Artù molto distante dall’icona cavalleresca e idealizzata della tradizione: qui il sovrano è corrotto, divenuto un antagonista oscuro che, insieme ai Cavalieri della Tavola Rotonda, trasfigurati in abomini, costituisce la principale minaccia da affrontare.


Sworn non si limita a questo, ma arricchisce la narrazione con la presenza di divinità, entità mitiche e personaggi iconici del ciclo bretone, fra cui l’immancabile Merlino, che guida e stimola il giocatore a proseguire la propria battaglia. Si tratta, però, di una narrazione che non si sviluppa attraverso lunghi testi o cutscene elaborate: come da tradizione del genere, tutto viene trasmesso tramite brevi dialoghi, frammenti di interazioni e dettagli ambientali che concorrono a costruire un’atmosfera ricca di fascino.L’idea di esplorare una Camelot in rovina, trasfigurata in un regno oscuro e distorto, offre un colpo d’occhio affascinante e originale, capace di distinguere Sworn da tante altre produzioni simili.

Sworn - Recensione Steam


Gameplay – Solidità e qualche problema

Dal punto di vista del gameplay, Sworn si colloca senza esitazioni all’interno della tradizione roguelike, prendendo a piene mani da ciò che Hades ha saputo codificare e rendere popolare. La visuale dall’alto, la struttura a stage e il susseguirsi di combattimenti contro orde di nemici definiscono un impianto familiare, ma comunque efficace. Le mappe, pur non particolarmente estese, risultano ricche di trappole ambientali che possono rivelarsi un vantaggio tattico oppure un ostacolo imprevisto. La loro disposizione muta a ogni run, poiché tutto viene generato in maniera procedurale: dai percorsi ai nemici, fino alle risorse e ai potenziamenti, dove i percorsi che portano ai stage successivi sono accessibili da due porte che è possibile scegliere.

Questi ultimi vengono offerti al termine di ogni stage da entità o divinità appartenenti alla mitologia che sorregge il mondo di gioco. La varietà e la quantità dei bonus è notevole e permette di personalizzare il proprio stile di combattimento; tuttavia, non manca qualche squilibrio evidente che può alterare la difficoltà, rendendo talvolta banali scontri che dovrebbero invece rappresentare picchi di sfida, come nel caso di boss eliminati in pochi minuti grazie alla combinazione di abilità troppo potenti.

Il ventaglio di poteri disponibili in Sworn si rivela comunque interessante: si passa dal classico avvelenamento a effetti di congelamento, incremento della velocità o del danno, fino ad altri status che arricchiscono le possibilità strategiche. Sul fronte delle meccaniche pure, il titolo non reinventa nulla ma rielabora ciò che già conosciamo: dash generosi che consentono di evitare gli attacchi con un buon margine, attacchi leggeri e pesanti, abilità speciali e combo semplici da padroneggiare. Non c’è ricerca di innovazione radicale, ma l’esperienza complessiva appare solida, reattiva e gratificante.

Sworn - Recensione Steam

Il loop centrale è quello tipico del genere: si entra in un dungeon, si eliminano i nemici, si accede alla stanza successiva, si raccoglie la ricompensa e si procede fino alla vittoria finale o, più spesso, fino alla morte. Questo ciclo risulta ben sostenuto da un ritmo veloce e da un sistema di progressione calibrato con cura, anche se con qualche nota stonata.

Proseguendo nelle run più avanzate, alcune abilità offerte si rivelano poco efficaci, con la conseguenza che il senso di progressione tende a perdere incisività, dove la libertà di scelta si riduce, la varietà cala e il giocatore ha la sensazione di un avanzamento meno focalizzato. A mitigare questo limite interviene però il sistema di progressione permanente: ogni sconfitta non rappresenta mai una perdita totale, poiché consente di sbloccare miglioramenti duraturi, nuove armi e incantesimi che arricchiscono il ventaglio di possibilità.

Un difetto più generale riguarda l’identità del titolo: Sworn, pur funzionando bene, non riesce a distinguersi nettamente da modelli come Hades, dai quali attinge in maniera evidente. L’unico vero elemento distintivo è la presenza di quattro personaggi giocabili, ciascuno dotato di caratteristiche, armi e magie differenti, infatti questa varietà aggiunge spessore al sistema e rende le run meno prevedibili.

Un altro punto di forza è la modalità cooperativa, che permette di affrontare l’avventura insieme agli amici. L’esperienza in co-op si rivela immediata e divertente, ben integrata nell’impianto di gioco e capace di valorizzare le differenze tra i personaggi. Purtroppo, le attese nelle lobby e qualche problema di connessione possono spezzare il ritmo, pur senza compromettere seriamente la godibilità complessiva.

Grafica e Sonoro – Una decadente e particolare Camelot

Costruire un’identità visiva originale non è mai impresa semplice, soprattutto per un progetto che punta a ritagliarsi uno spazio in un genere dove il gameplay rappresenta l’elemento dominante. Sworn, da parte sua, tenta di distinguersi sul piano artistico attraverso un’estetica cupa e oscura, sia nella scelta delle palette cromatiche, sia nella conformazione degli ambienti e dei personaggi.

Il risultato è un mondo coerente con la lore creata dal team di sviluppo, che punta su un’atmosfera gotica e minacciosa. Lo stile, fortemente ombreggiato, richiama in parte certe graphic novel, sia nella resa dei personaggi che nella costruzione degli ambienti. Sebbene non si tratti di uno stile realmente innovativo, Sworn riesce comunque a ritagliarsi una certa identità visiva, che pur richiamando esperienze già viste non può essere definita un punto debole.

Sworn - Recensione Steam

Gli scenari offrono una discreta varietà, seppur non abbiano il guizzo in grado di sorprendere davvero. Piacevole invece il lavoro svolto sull’interfaccia grafica, che si presenta pulita, leggibile e al tempo stesso esteticamente gradevole. Dal punto di vista tecnico, Sworn si dimostra solido e ben ottimizzato. Durante le sessioni di gioco più intense si registrano sporadici glitch, qualche pop-up e rari cali di frame nei momenti più concitati, ma nulla di realmente compromettente. L’esperienza rimane fluida e affidabile.

Sul fronte audio, il titolo offre una colonna sonora epica e cupa, perfettamente in linea con l’ambientazione dark. Le musiche accompagnano l’azione senza mai risultare ridondanti, amplificando la tensione durante le run e anche gli effetti sonori si rivelano convincenti e ben integrati, contribuendo a creare un’atmosfera immersiva.

L’assenza della traduzione italiana, invece, rappresenta una mancanza che pesa: sebbene il livello di inglese richiesto non sia particolarmente avanzato, chi non possiede una buona comprensione della lingua potrebbe incontrare difficoltà e sentirsi parzialmente escluso dall’esperienza.

Scopri tutto su Sworn
Sworn
7
Grafica 6.5
Sonoro 7.5
Gameplay 7
Longevità 7
Rogue-like 7
Aspetti positivi Gameplay divertente, strutturato e accessibile Buona varietà di potenziamenti, armi e incantesimi Modalità cooperativa ben integrata Quattro personaggi giocabili
Aspetti negativi Bilanciamento e progressione non ottimali Poche novità per il genere Assenza della lingua italiana Qualche problematica tecnica e di rete
Considerazioni finali
Sworn è un titolo che non punta a riscrivere le regole del genere roguelike, ma riesce a proporre un’esperienza solida, curata e capace di intrattenere a lungo. La varietà dei potenziamenti, i quattro personaggi giocabili, la modalità cooperativa e una direzione artistica coerente con la sua anima dark ne fanno un prodotto valido e godibile. Tuttavia, la forte somiglianza con Hades, i problemi di bilanciamento, una progressione a tratti meno incisiva e l’assenza della localizzazione in italiano impediscono al gioco di distinguersi davvero.Per chi cerca un roguelike accessibile, divertente e dall’atmosfera cupa, Sworn rappresenta una scelta consigliata. Non rivoluzionerà il genere, ma sa come catturare l’attenzione di chi ama dungeon, sfide e cooperativa online.

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