Negli ultimi giorni Steal A Brainrot è diventato l’argomento caldo non solo su Roblox, ma anche dentro Fortnite. La modalità fan-made, nata come simulatore di “furto di meme” su Roblox, ha fatto il salto con l’Unreal Editor for Fortnite (UEFN) ed è subito esplosa: oltre 540.000 giocatori simultanei in poche settimane, numeri che in certi momenti hanno persino superato la modalità battle royale classica.
Da Roblox a Fortnite: l’ascesa dei Brainrot
Su Roblox il fenomeno è già enorme, con picchi record di 23 milioni di giocatori contemporanei. Il gameplay è semplice quanto assurdo: collezionare creature basate su meme internet, installarle nella propria base e… rubarle agli altri. Il sistema genera video virali di bambini disperati e clip meme che hanno fatto decollare la popolarità del titolo.
Ora, con la versione Fortnite ufficialmente autorizzata, il successo si è spostato anche dentro il gioco di Epic. La mappa è curata da FeRinS, giovane creator di 25 anni, e sfrutta il sistema di revenue sharing di Epic, che nel 2024 ha distribuito 352 milioni di dollari agli autori di mappe.
Fortnite Creative al centro della scena

Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha già condiviso post entusiasti su X: “Se una mappa Creative può arrivare al #2 per giocatori simultanei, significa che UEFN può competere col battle royale.”
Il dato è chiaro: Fortnite non è più solo battle royale. È una piattaforma che vive di esperienze create dai fan, e Steal A Brainrot è la dimostrazione che queste possono raggiungere numeri da titolo tripla A.
Ma la community è divisa
Se Epic festeggia, i giocatori non sono tutti convinti. Su Reddit i thread più votati parlano chiaro:
- “Stanno promuovendo mappe copia-incolla e AI slop più della loro BR season.”
- “Il gioco è diventato un guscio corporate di ciò che era.”
Molti lamentano che Epic spinga di più le mappe casual e meme-friendly che non i contenuti competitivi. Alcuni utenti raccontano di aver mollato la battle royale perché il matchmaking li mette contro pro player imbattibili, preferendo esperienze leggere come Steal A Brainrot.
Un futuro incerto per Fortnite
La domanda che circola tra i fan è semplice: Fortnite sta diventando un contenitore di trend esterni più che un gioco con una sua identità forte?
Steal A Brainrot porta numeri incredibili, ma anche dubbi sulla direzione del progetto. Da un lato Epic guadagna con microtransazioni e creatori che fanno fortuna con mappe virali. Dall’altro, i fan storici temono che il cuore competitivo venga abbandonato in favore di contenuti effimeri, costruiti per inseguire le mode di internet.
Fortnite: laboratorio di esperimenti o perdita di identità?

Il caso Brainrot mette in evidenza il dilemma di Fortnite nel 2025: essere un gioco o una piattaforma. Se da un lato esperienze creative mantengono vivo l’interesse e attirano nuovi giocatori (compresi bambini troppo giovani per la BR), dall’altro la community percepisce un allontanamento dalle radici che l’hanno resa un fenomeno globale.
Quel che è certo è che i numeri parlano: Steal A Brainrot è già uno dei successi più grandi nella storia della modalità Creative. E Epic Games non può ignorarlo.
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