Durante il Game Devs of Color Expo Direct del 16 settembre 2025 è stato presentato un nuovo trailer e una demo giocabile su PC per Go North, l’avventura labirintica sviluppata in solitaria dal nigeriano Tade Ajiboye sotto l’etichetta gazuntype. Il gioco debutterà su Steam nel primo trimestre del 2026, per poi approdare su Nintendo Switch e Xbox Series X|S nel corso dello stesso anno.
Un viaggio verso il Dio del Labirinto
In Go North i giocatori seguono le vicende di Dara, determinata a esaudire un unico desiderio dal misterioso Maze God. Ma il cammino per raggiungerlo è letteralmente un labirinto: ogni percorso rispetta una sola regola, l’uscita è sempre a nord. Si attraversano paesaggi suggestivi tra foreste intricate, corridoi interni contorti e isole sospese nel cielo, con ponti e scale che collegano luoghi sospesi e pieni di fascino.
Ispirato a titoli come A Short Hike e Journey, Go North trasmette un senso di meraviglia tipico delle grandi avventure esplorative, arricchito da una componente di misticismo e scoperta. Il mondo di Sota7 invita a procedere con calma: i giocatori possono esplorare senza fretta, incontrando personaggi curiosi come i Maze Makers, altri avventurieri in cerca del Dio del Labirinto e oggetti perduti che uniscono magia e tecnologia.
Tra gli strumenti utili alla navigazione ci sono uccelli mistici da mandare in avanscoperta, bolle volanti per osservare il territorio dall’alto, polvere magica per seguire il percorso, cartelli stradali abbandonati da usare come briciole di pane e persino un hoverboard per chi preferisce velocità e adrenalina.
Un’avventura per tutti i ritmi di gioco
“Che tu cerchi un’esperienza rilassante o una sfida da speedrunner, Go North ha moltissimo da offrire“, spiega Tade Ajiboye. “Chi vorrà esplorare ogni angolo sarà premiato con oggetti rari, mentre chi preferisce la velocità potrà puntare a record da veri campioni“.
Con la demo già disponibile su Steam, Go North si prepara a conquistare giocatori di tutto il mondo con un mix unico di esplorazione, enigmi e atmosfere incantate, confermando il fermento creativo della scena videoludica dell’Africa occidentale.