Nintendo non ha perso tempo: a due mesi dall’uscita di Donkey Kong Bananza su Switch 2 è già arrivato il primo DLC a pagamento. Si chiama Isola DK + Caccia agli Smeraldi, costa 19,99 € su eShop e porta con sé due novità: una nuova area esplorabile e una modalità extra tutta incentrata sulla raccolta. Ma la domanda è semplice: ti conviene investirci tempo (e soldi) o rischi di ritrovarti con un contenuto “tagliato” dal gioco base?
Un’isola che sa di nostalgia

La prima aggiunta è Isola DK, un hub che grida fanservice a ogni angolo. Qui trovi ambientazioni che richiamano i primi Donkey Kong, statue acquistabili con chip, case sparse e persino una faccia di pietra gigante a forma di Kong, che puoi scalare o radere al suolo. L’isola non è solo scenografia: nasconde segreti, citazioni e dettagli che i giocatori storici riconosceranno subito. Non è un livello platform classico, ma più un parco giochi esplorativo pensato per tenerti incollato con la curiosità.
La vera ciccia: Caccia agli Smeraldi
La seconda novità è la modalità Caccia agli Smeraldi (Emerald Rush), il cuore del pacchetto. Qui il solito oro del gioco base sparisce e viene sostituito dagli smeraldi, la nuova valuta. Il loop è semplice e micidiale: entra in una run, accumula smeraldi entro il tempo limite, soddisfa gli obiettivi generati casualmente e consegna il bottino. Fallisci un singolo obiettivo e la tua corsa si interrompe.
Per rendere tutto più piccante, all’inizio perdi i perk del gioco principale e devi ricostruire la tua build da zero. I fossili raccolti lungo la strada ti permettono di sbloccare perk casuali, mentre chip e banane forniscono bonus permanenti o attivi. A fine run puoi potenziare Donkey Kong e Pauline con nuove abilità, spingendo sul fattore rigiocabilità. Aumentando la difficoltà, crescono anche le quote da raggiungere e le ricompense in palio.
Void Kong, il villain che non molla

Chi mette la tassa sui tuoi progressi è ancora lui: Void Kong, presidente della Void Company e antagonista principale di Bananza. È un piccolo primate con denti d’oro, unghie viola e pelliccia variopinta, che cavalca una roccia a forma di banana. In passato era un cercatore fallito, ma dopo aver scoperto il Banandium Root è diventato ossessionato dalla ricchezza. Il suo obiettivo è raggiungere il Planet Core e desiderare tutte le ricchezze del mondo.
In Caccia agli Smeraldi lo ritrovi come presenza costante, a ricordarti che parte dei tuoi guadagni finirà sempre nelle casse della sua compagnia.
Quanto dura e come si gioca
Qui arrivano i primi dubbi. Le run iniziali sono brevi, veloci e mettono ansia da timer, ma più vai avanti più i livelli si allungano e ti chiedono tempo e pazienza. La progressione è scandita dal dover rigiocare aree già viste, e questo non è piaciuto a tutti. Qualcuno lo vive come un roguelike light con quella spinta da “ancora una run e smetto”, altri invece lo percepiscono come grinding ripetitivo.
Aspetti tecnici: pro e contro

Sul piano tecnico non cambia nulla rispetto al gioco base. La distruttibilità degli ambienti fa ancora la sua figura, ma rimangono i problemi di camera ballerina, cali di frame rate e pop-in. Anche il level design è più remix che novità: la modalità Emerald Rush rilegge ambienti già esistenti, senza introdurre mondi completamente inediti. Se cercavi un’espansione piena di nuovi livelli platform, qui non la troverai.
La community si divide
I giocatori non hanno fatto sconti. Nei commenti la discussione è accesa:
- Alcuni accusano Nintendo di aver tagliato contenuti dal gioco base per rivenderli a parte.
- C’è chi sottolinea come Mario Odyssey non abbia mai avuto un DLC, mentre Bananza riceve contenuti dopo appena due mesi.
- Altri paragonano la modalità alla caccia al palloncino di Luigi in Odyssey, definendola “una versione più pompata”.
- Il prezzo divide: per molti 20 euro sono troppi per “un solo mondo e una modalità a tempo”, mentre i più affezionati lo hanno comprato subito e lo difendono come “bellissimo”.
- C’è anche chi avrebbe preferito un DLC per Mario Kart, o contenuti con trasformazioni e personaggi nuovi alla maniera di Mario + Rabbids.
Insomma, il DLC ha acceso il dibattito: tra entusiasmo e accuse di “mungitura”, la sensazione è che Nintendo stia spingendo forte su Bananza come nuovo brand da coltivare.
Vale la pena?

Dipende da che tipo di giocatore sei. Se ti sei innamorato di Donkey Kong Bananza e cerchi un motivo per restare dentro, i 19,99 € sono un biglietto per un loop veloce, rigiocabile e con qualche chicca nostalgica nell’Isola DK. Se invece lo avevi già archiviato, questo pacchetto non ti farà cambiare idea: non ci sono nuovi mondi platform corposi, ma solo un remix con timer, smeraldi e grinding.
La vera forza del DLC sta nel loop immediato e nella capacità di trasformare ogni run in una mini-sfida competitiva. Ma resta la sensazione che, per quello che offre, avrebbe avuto più senso come aggiornamento gratuito o parte del pacchetto Nintendo Switch Online.