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Makis Adventure, recensione (Nintendo Switch)

Un platform con protagonista un demone squalo

Pasquale Aversano 2 ore fa Commenta! 8
 
6.3
Makis Adventure

Sviluppato e pubblicato da Zoroarts in sinergia con Eastasiasoft Limited, Makis Adventure è un piccolo platform game in 2D e con fasi anche in 3D low poly dotato di alcune idee intriganti. Noi abbiamo indossato gli stravaganti panni “trasformabili” del demone Maki su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a trasformarti in uno squalo e a salvare il mondo da un gigantesco e pericoloso mostro tentacolare gigante?

Contenuti
Makis Adventure di un demone squalo imprigionatoCome salvare l’arcipelagoGrafica e sonoro

Makis Adventure di un demone squalo imprigionato

Makis Adventure narra una storia semplice, quanto basta per motivarci a vivere un’avventura breve ma discretamente varia e soprattutto, ben ritmata grazie a diverse trovate ludiche interessanti che andremo a sviscerare nei successivi paragrafi. Tornando alla storia, questa parla di particolari demoni completamente neri e con gli occhi rossi che vedono il loro dominio rovesciato a causa di una brutale tempesta che spalanca le porte dell’oltretomba da cui fa capolinea un crudele despote tentacolare dal prevedibile nome: Octavio.

Questo “piovroso” nemico inizia a devastare ciò che gli circonda, allungando i suoi viscidi tentacoli sul creato e trovando sul suo cammino due soli oppositori che, loro malgrado, vengono catturati. Noi siamo Maki, colui che da il nome al titolo e uno dei due prigionieri insieme a Temu, nostro fratello. Ma chi siamo in realtà? Ebbene, siamo un demone che è in grado di trasformarsi in uno squalo a contatto con l’acqua. Questo potere ci fornisce una speranza non da poco per rovesciare il potere di Octavio ma, per ottenere i nostri pieni poteri, dovremo prima liberarci dalla prigione e poi intercettare e recuperare i tre denti di squalo rossi sparsi per l’arcipelago.

Come avrai potuto intuire, Makis Adventure non brilla per narrazione e, nonostante ci siano diversi personaggi con cui interagire per ottenere missioni secondarie o per attivare dei piccoli mini giochi, la narrazione e la scrittura stessa non brilla per complessità né per originalità. Complice anche la durata veramente bassa dell’avventura che può essere completata facilmente in due ore scarse. In soldoni, il titolo ha circa tre dungeon, una città esplorabile, una manciata di minigiochi e qualche boss fight. Nulla di memorabile ma scopriremo che c’è più di un’idea intrigante.

Makis Adventure, recensione (Nintendo Switch)

Come salvare l’arcipelago

Makis Adventure è un action platform in 2D che ibrida al suo interno diverse meccaniche soprattutto attraverso i minigame quasi del tutto opzionali e messi come sorta di riempitivo o mero esercizio di stile ludico. Banalmente, comandare Maki ci permette di muoverci, saltare, doppio saltare e attaccare attraverso combo ravvicinate molto basiche. D’altronde, le tipologie di nemici sono molto basse e a spiccare sono prevalentemente i boss, alcuni leggermente più ostici del previsto. Purtroppo, ad annientare il livello di difficoltà intervengono gli oggetti da poter acquistare in soli due punti del gioco.

Tali acquisti, prevedono una serie di pozioni che aumentano forza o velocità oppure permettono di curare la nostra energia vitale. Ecco, basta fare incetta di queste ultime pozione e curarsi in caso di problemi (tra l’altro in modo abbastanza legnoso, visto che tocca aprire ogni volta il menù con l’inventario mettendo di fatti in pausa il gioco) per risultare quasi del tutto immortali. Un peccato considerando che alcune boss fight sono molto ingegnose, soprattutto l’ultima a più fasi e che vede diverse idee unite.

Makis Adventure, recensione (Nintendo Switch)

D’altronde, Makis Adventure stesso azzarda quando si passa all’hub centrale, ossia l’arcipelago stesso. Qui il titolo si trasforma in un 3D low poly e ci pone alla guida di uno squalo (ossia sempre Maki ma trasformato) con cui potremo agilmente muoverci da un luogo all’altro. Un cambiamento semplice e anche tecnicamente problematico ma che ci ha piacevolmente sorpresi. Tra l’altro, se c’è una caratteristica principale del titolo è proprio la capacità di Maki di diventare uno squalo quando entra in contatto con l’acqua.

Qui le mosse mutano al mutare dello squalo che andremo a selezionare. Ebbene sì, potremo avere ben tre tipologie di squali diversi, ognuno dotato di particolari abilità con cui si ampliano le possibilità di esplorazioni offrendo anche un fugace momento di backtracking con sentieri prima inaccessibili. Purtroppo, la brevissima durata del titolo e la sua eccessiva semplicità, rendono queste idee quasi sprecate, non riuscendo ad esprimersi completamente. Ancora una volta, un peccato considerando il potenziale che riescono a esprimere in alcuni momenti, con trasformazioni da concatenare.

Makis Adventure, recensione (Nintendo Switch)

L’avventura scivola via abbastanza semplicemente salvo alcuni bug abbastanza fastidiosi e riscontrabili soprattutto nei momenti opzionali, ossia i minigiochi. Questi qui sono di vario genere e vanno dal preparare bevande a seconda delle ordinazioni che si ricevono a giocare partite di biliardo. Peccato che non sempre i minigiochi partano… e questo ci porta a uscire più e più volte dalla schermata di “sfida” per poter poi farlo ripartire sperando che vada tutto bene. Da segnalare anche la presenza di un rudimentale sistema di pesca con tanto di libro di cattura (con neanche dieci pesci diversi) da dover catturare.

Infine, Makis Adventure ha una campagna lineare e prevedibile ma anche una serie di missioni secondarie che provano, timidamente, ad allungare la longevità del titolo, spingendoci a ripercorrere vecchi dungeon per tentare di soddisfare ogni richiesta ricevendo, in cambio, upgrade o denaro. Quest’ultimo, da poter spendere per acquistare le pozioni prima rivelate.

Makis Adventure, recensione (Nintendo Switch)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, Makis Adventure non è male e alterna un 2D a una low poly semplice ma accattivante. Peccato che le animazioni in 2D non convincono sempre, soprattutto quelle quando ci si appende alle liane… mentre soddisfano quelle legate al combattimento. Per il mondo low poly, invece, segnaliamo un caricamento degli elementi e dell’orizzonte abbastanza lento e decisamente old school. Anche la struttura dei tre dungeon non spicca particolarmente, adagiandosi sui classici biomi e riciclando diverse trovate (come le sezioni su “carrello”).

Il sonoro è gradevole ma abbastanza dimenticabile anche se mai ridondante o fastidioso. Per quanto riguarda le modalità offerte dall’ibrida Nintendo, il gioco si difende abbastanza bene in entrambe le modalità con quella portatile che riesce a contenere al meglio la povertà estetica di alcune aree. Infine, dobbiamo segnalare la totale assenza della lingua italiana, anche se i testi presenti sono abbastanza pochi e facili da comprendere.

Scopri tutto su Makis Adventure
Makis Adventure
6.3
Grafica 6.5
Sonoro 6.5
Longevità 5.5
Gameplay 6.5
Aspetti positivi Diverse idee interessanti Le trasformazioni in squalo funzionano Buona varietà di minigiochi e situazioni Gameplay immediato e accessibile
Aspetti negativi Diverse imprecisioni tecniche Dura davvero molto poco Può risultare troppo semplice Le idee positive non hanno modo di evolversi ed esprimersi al meglio
Considerazioni finali
Makis Adventure è un’opera con diverse idee interessanti e in grado di sorprendere nel suo piccolo. Il gameplay è semplice e immediato, adatto soprattutto ai neofiti. Purtroppo, l’avventura dura molto (troppo) poco e le idee positive non riescono a esprimersi al massimo. Presenti anche diverse magagne tecniche legate soprattutto ai minigiochi che, al netto dell’avventura, offrono varietà al gioco ma peccano di utilità.

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