Nintendo Switch 2 è uscita lo scorso giugno, ma il tema dei dev kit resta caldo. Molti si chiedono ancora perché alcuni studi abbiano avuto accesso in anticipo e altri no. La sensazione è che Nintendo stia gestendo la distribuzione in modo selettivo, creando inevitabili tensioni tra publisher e giocatori.
Perché alcuni studi hanno i kit e altri no?

Secondo un’indagine di GameReactor, non esiste un processo formale per richiedere i dev kit di Switch 2. Le allocazioni avvengono manualmente, gioco per gioco, e non in base alla reputazione dello studio. Digital Foundry a Gamescom ha raccolto conferme simili: diversi team sono stati invitati a lanciare i propri titoli su Switch 1, contando sulla retrocompatibilità, senza ricevere il kit della nuova console.
Questo approccio rischia di penalizzare la varietà della lineup, soprattutto nei primi mesi post-lancio.
Free to play dentro o fuori?
All’inizio si pensava che Nintendo volesse tagliare fuori i giochi free to play. In realtà è stato dimostrato il contrario: Warframe è stato annunciato per Switch 2 e il team ha già ricevuto i kit. Una prova concreta che non esiste alcuna esclusione sistematica, ma piuttosto una selezione caso per caso.
Confronto col passato

Con Switch 1 e persino con Wii U, la distribuzione dei kit era più trasparente e standardizzata. Con Switch 2 invece Nintendo sembra voler controllare direttamente chi partecipa alla prima ondata di uscite. Una strategia nuova, che divide l’industria e che rende difficile per i team più piccoli emergere.
Cosa significa per i giocatori
Per chi ha comprato Switch 2 al lancio, la conseguenza è chiara: una lineup iniziale più limitata, dominata dai partner privilegiati come Capcom e Bandai Namco. Non è detto che la qualità sia sempre alta, e intanto altri giochi potrebbero arrivare in ritardo.
Se stai valutando l’acquisto ora, sappi che la console ha un buon supporto first party, ma i contenuti terze parti cresceranno solo con l’allargamento della distribuzione dei kit.
Il ruolo del Direct

Il Nintendo Direct del 12 settembre sarà la prova decisiva per capire se la strategia di Nintendo si sta aprendo. Lo show durerà oltre un’ora e includerà novità legate anche ai publisher terze parti. Se vedremo nomi nuovi, sarà il segnale che la selezione si sta allargando. Altrimenti continueremo a parlare di favoritismi e accessi controllati.
Uno sguardo ai prossimi mesi
Oggi la sensazione è che Switch 2 stia vivendo un lancio a due velocità: da un lato i titoli first party e i partner preferenziali, dall’altro tutti gli altri che attendono di ricevere i kit. La vera sfida sarà nei prossimi mesi, quando Nintendo dovrà decidere se aprire le porte a un supporto più ampio o restare su un approccio selettivo.
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