Operation Night Strikers è una raccolta che porta su Nintendo Switch alcuni dei più celebri sparatutto arcade di casa Taito, originariamente usciti tra anni ’80 e ’90: Operation Wolf, Operation Thunderbolt, Night Striker e Space Gun. La raccolta si distingue per la fedeltà delle versioni arcade originali, disponibili nelle release US, EU e JAP di base più eventuali ulteriori versioni (tra cui quelle più semplificate), permettendo di notare piccole differenze nel bilanciamento e nella difficoltà tra le varie edizioni, oltre ovviamente alla lingua su schermo.
Purtroppo, un aspetto da considerare è la gestione delle versioni casalinghe: non sono incluse nella raccolta e vanno acquistate separatamente sul Nintendo eShop. Si possono acquistare sia separatamente, ed in questo caso i prezzi variano per singolo gioco, oppure tutti insieme nel cosiddetto CS Pack al prezzo di 14,99€ da aggiungere al gioco base. Questo indubbiamente rappresenta un limite per chi sperava in un pacchetto completo senza costi aggiuntivi.
I giochi di Operation Night Striker
Operation Wolf
Uno dei più iconici light gun shooter, in cui il giocatore deve salvare ostaggi affrontando ondate di nemici in un cabinato reso famoso dalla mitragliatrice che lo sovrastava; la versione Switch ripropone il gameplay originale con precisione e senza cedere il passo ad orpelli moderni. Sparare, ricaricare, raccogliere e gestire le munizioni resta immediato e soddisfacente.

Il ritmo frenetico e la necessità di precisione mantengono alta la tensione, anche in sessioni brevi. I livelli sono lineari ma ben costruiti, con una curva di difficoltà equilibrata e mirata, all’epoca, a far spendere ai giocatori quanti più gettoni possibili nel tentativo i completare il gioco.
Graficamente gli sprite sono dettagliati e gli scenari animati con fluidità (pesa la maggiore capacità che all’epoca i cabinati potevano vantare rispetto alle console casalinghe); il comparto audio è coinvolgente, con effetti sonori arcade classici e musiche che sottolineano l’azione senza essere invadenti.
La colonna sonora e gli effetti di esplosione sono immediatamente riconoscibili, richiamando perfettamente l’esperienza arcade.
Voto: 7
Operation Thunderbolt
Come suggerisce il prefisso Operation, si tratta di un sequel diretto di Operation Wolf ci cui segue le orme, introducendo livelli più articolati e nemici più vari.

Anche in questo caso il nostro obiettivo è attraversare i vari livelli liberando al contempo gli ostaggi; la difficoltà è qui più sostenuta, con momenti in cui la precisione e la gestione rapida delle munizioni diventano fondamentali e in cui il giocatore doveva fare tesoro di quanto imparato con il titolo precedente. I livelli offrono più opzioni di copertura e approccio strategico rispetto a Operation Wolf.
La resa visiva su Switch è ottima anche se in alcune sequenze più concitate possono verificarsi lievi rallentamenti, inspiegabili parlando di un titolo datato la cui veste grafica è rimasta fedele all’originale.
Anche in questo caso musiche elettroniche e effetti di fuoco creano l’atmosfera frenetica, senza tradire la natura arcade del titolo
Voto: 6,5
Night Striker
Night Striker è uno dei titoli più interessanti del lotto, trattandosi di uno di quegli sparattuto vettoriali che cercavano di ricreare un’ambiente 3D per i giocatori.

In questo caso ci troviamo ai comandi di una sorta di automobile corazzata volante, con cui sgominare orde di nemici per avanzare attraverso un percorso che ad ogni fine livello prevede un bivio da selezionare, garantendo quindi una sia pur minima giocabilità, elemento mancante in quasi tutti i titoli arcade (che venivano si rigiocati, ma per migliorare i punteggi e far comparire i giocatori nella leaderboard).
Trattandosi di uno sparatutto a scorrimento, che molto deve a titoli come Space Harrier, anche qui al giocatore si richiede molta attenzione ai pattern dei nemici e gestione dei power-up, con livelli strutturati per aumentare graduamente la difficoltà. Le fasi finali sono impegnative e gratificanti.
Night Strikers si distingue per colori vividi e psichedelici e sprite fluidi, con scenari ricchi di dettagli e un comparto audio elettronico accompagna efficacemente le sequenze di gioco.
Gli effetti luminosi e le esplosioni rendono l’esperienza visivamente stimolante, mantenendo l’identità arcade senza snaturarla.
Voto: 7
Space Gun
Space Gun è uno shooter spaziale in prima persona con toni horror, che richiede precisione e rapidità nei riflessi. Nonostante sia uscito nel 1990, periodo in cui il franchise di Alien non era attivo e quindi probabilmente un po’ nel dimenticatoio, è indubbio come Space Gun debba moltissimo al capolavoro di Ridley Scott.

Infatti il nostro compito è quello di indagare sui motivi che hanno ridotto al silenzio una colonia spaziale; arrivati sul luogo, non ci vorrà molto a capire che la colpa è di una invasione di alieni che seppure ovviamente molto diversi (e meno paurosi) rispetto agli Xenomorfi ce li riporta alla memoria e ci daranno ugualmente filo da torcere. In caso te lo chiedessi, si: ci sono anche degli pseudo facehugger.
Durante il gioco la tensione è costante e la difficoltà elevata; il tempismo negli spari è essenziale per sopravvivere alle ondate di alieni pur potendo ricorrere al famoso “doppio pedale” del cabinato, che al prezzo di qualche secondo (ugualmente importante) ci consentiva di fare qualche passo indietro, ovvero a destra dello schermo, per gestire al meglio le orde di nemici.
Sprite 3D prerenderizzati e ambientazioni claustrofobiche creano un’atmosfera interessante da affrontare, mentre musica ed effetti sonori aumentano il pathos in ogni livello.
La combinazione di action e tensione horror rende Space Gun una piacevole diversione all’interno della raccolta, distinguendosi dai classici rail shooter.
Voto: 7,5
Longevità e rigiocabilità
I quattro titoli inclusi nella raccolta offrono sessioni brevi ma intense, ideali per partite rapide o sfide con amici. La rigiocabilità è garantita dai punteggi da battere e dalla possibilità di sperimentare le differenti versioni arcade, che presentano ognuna peculiarità a livello di bilanciamento e layout dei livelli. L’assenza delle versioni casalinghe complete può però limitare la varietà di esperienza per i più esigenti.