Nel corso dell’evento State of Play, Sucker Punch ha finalmente alzato il sipario su Ghost of Yōtei, nuovo progetto in esclusiva per PlayStation 5, ambientato a inizio ‘600 nella regione settentrionale dell’antico Giappone, l’Ezo storica( Hokkaido). La trasmissione non si è limitata a un teaser promozionale: il team ha illustrato con precisione chirurgica le principali novità che andranno a definire il titolo, offrendo al pubblico una panoramica decisamente concreta su struttura, gameplay e direzione artistica.

Ghost of Yōtei – Tutto sul gameplay
In questa nuova epopea narrativa, vestiamo i panni di Atsu, una ronin decisa a distruggere i Sei Yōtei, responsabili del massacro della sua famiglia. Non si tratta, però, di una mera vendetta lineare: ogni scelta, ogni percorso esplorato e ogni battaglia vinta o evitata modella l’identità della protagonista. Un semplice gesto – ad esempio il selezionare una delle carte Oni o Kitsune durante un’interrogazione – può spalancare scenari inediti o innescare imboscate brutali. Il mondo di gioco, espanso e strutturato per premiare la curiosità del giocatore, ospita Altari della Riflessione, zone nascoste, luoghi di riposo e mentori da scoprire.
L’esplorazione è al centro dell’esperienza di Ghost of Yōtei: si passa dalla visione panoramica tramite il Cannocchiale, utile per contrassegnare punti di interesse, alla navigazione libera in paesaggi mutevoli, arricchiti da sorgenti termali, ruscelli di fiori e colpi di bambù. Gli sviluppatori hanno voluto sottolineare che non esiste un obbligo di copertura totale della mappa: l’interazione con ciò che realmente stimola l’interesse personale è il vero cuore dell’avventura.

Un’altra aggiunta significativa di Ghost of Yōtei è il sistema di ricordi attivabili in qualsiasi momento, un elemento narrativo che consente al giocatore di immergersi nel passato emotivo della protagonista e comprenderne le motivazioni più intime, senza interrompere il flusso dell’azione.
Lato combattimento, Ghost of Yōtei introduce un ventaglio di armi – dalle katane alle doppie spade, fino al kusarigama o all’odachi – offre vantaggi specifici a seconda del nemico affrontato. La possibilità di cambiare equipaggiamento in tempo reale, disarmare gli avversari o essere disarmati a propria volta, genera un dinamismo tattico che si discosta dai rigidi schemi dei titoli precedenti, eliminando del tutto le stance del precedente capitolo. Il sistema di potenziamento delle armi e l’interazione con strumenti come kunai, archi, polveri accecanti e moschetti completano un arsenale già ampio di per sé.
La personalizzazione assume un ruolo ancora più centrale rispetto al passato. Non solo armature e armi potranno essere modificate nell’estetica e nelle proprietà passive, ma il giocatore potrà adattare l’intera esperienza visiva e sonora selezionando tra diverse modalità: dallo stile cinematografico Kurosawa ( già presente nel titolo precedente) al più sanguigno “Miike”(ispirata a Takashi Miike, autore del film 13 assassini e Ichi The Killer), fino alla sorprendente modalità “Watanabe” ( dedicato all’autore di Cowboy Bebop e Samurai Champloo, Shinichirō Watanabe), che accosta lo-fi giapponese e ambienti suggestivi per un tono più contemplativo.
Infine, la presenza di un lupo misterioso che accompagna Atsu durante alcuni esecuzioni e momenti narrativi aggiunge ulteriore profondità a un racconto già fortemente radicato in suggestioni folcloriche – il riferimento all’onryō, spirito vendicativo, appare tutt’altro che casuale. Ricordando sempre, che l’esclusiva PlayStation 5, Ghost of Yōtei arriverà il 2 ottobre 2025 in esclusiva su PS5.