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Fiz and the Rainbow Planet, recensione (Nintendo Switch)

Un drago pronto a salvare il mondo

Pasquale Aversano 6 ore fa Commenta! 8
 
6.6
Fiz and the Rainbow Planet

Sviluppato e pubblicato da Nijiiro Dragon, Fiz and the Rainbow Planet è un platform game con rudimentali elementi action in 2.5D dalla forte atmosfera retrò. Noi abbiamo vestito i panni del drago celeste parlante di nome Fiz su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Sei pronto per partire in una nuova avventura alla ricerca delle sfere magiche e di nuovi alleati con cui proteggere il mondo?

Contenuti
Fiz and the Rainbow Planet e la storia di un incubo da evitareUn platform semplice ma efficaceGrafica e sonoro

Fiz and the Rainbow Planet e la storia di un incubo da evitare

La narrazione di Fiz and the Rainbow Planet è abbastanza leggera e in linea con la tipologia di gioco e le atmosfere che si vogliono promuovere. Parliamo di un’opera, infatti, decisamente accessibile, anche in termini ludici, e molto vicina ai classici del genere platform, quindi molto trasversale in termini di utenza e con un’occhio di riguardo in più per i giovanissimi. 

Tutta la storia nasce da un incubo vissuto in prima persona dal protagonista che da il titolo al gioco stesso: tale Fiz. Il drago celeste di cui vestiremo i panni, assiste in modo involontario a un mondo privo di colore, monocromaticamente spento e cupo. Insomma, per chi vive in un mondo multicolore e vivace, si tratta di un vero e proprio incubo. Purtroppo per Fiz, però, non è solo quello… un altro drago, tale Taonga, gli rivela infatti che quell’incubo non è solo un sogno ma una vera e propria premonizione.

Fiz and the Rainbow Planet, recensione (Nintendo Switch)

In poche parole: il mondo è destinato a fare quella monocromatica fine vissuta nei sogni da Fiz. Ma c’è un modo per evitare tutto ciò. Guidati da Taonga stesso, Fiz parte per un viaggio alla ricerca dei suoi colleghi draghi, sei per la precisione, con cui dovrà stringere alleanza per scovare e salvaguardare le sfere magiche disseminate per il mondo. No, non sono le sfere di cui sicuramente stai pensando… Goku non c’entra niente!

Come avrai potuto intuire, la narrazione e i suoi toni sono decisamente leggeri e compassati, oltre che abbastanza superficiali. La storia, insomma, non è un elemento portante del gioco che preferisce focalizzarsi sul gameplay. Ciò non toglie che Fiz e i suoi compagni si scambieranno diversi dialoghi, dando anche spazio a qualche fugace battuta leggera e simpatica. Anche i nemici, a tal proposito, più che crudeli mostri, sono delle bizzarre creature molto vicine alla “fauna” di Super Mario.

Fiz and the Rainbow Planet, recensione (Nintendo Switch)

Un platform semplice ma efficace

Fiz and the Rainbow Planet è esattamente quello che ti aspetti: un classico platform a scorrimento prettamente orizzontale in 2D e con schermo ritagliato in stile arcade. La “novità”, ossia l’utilizzo del 2.5D riguarda solo alcuni livelli e, se da un lato l’effetto visivo risulta gradevole, dall’altro, il gameplay non sempre permane solido, prestando il fianco a situazioni imprecise o poco intuitive. Insomma, non è la parte migliore del titolo che riesce invece a difendersi grazie alla decisione di impostare diversi personaggi liberamente selezionabili.

Fiz, infatti, non è l’unico drago di cui vestiremo i panni. A ogni bioma, saremo accolti da un nuovo alleato che si sommerà ai personaggi precedentemente sbloccati aggiungendo le sue abilità. Ogni drago ha delle sue specifiche caratteristiche che vanno dalla velocità di movimento alla tipologia di salto, passando per il tipo di attacco semplice e infine sulla mossa speciale. Prima di approfondirle, segnaliamo che su schermo sarà sempre visibili la barra dell’energia vitale e quella della mossa speciale, quest’ultima ricaricabile esclusivamente da alcune fonti luminose posizionate in giro per i livelli.

Fiz and the Rainbow Planet, recensione (Nintendo Switch)

Tale mossa speciale, serve principalmente contro i boss o in determinate situazioni esplorative. Banalmente, il drago specializzato nello “scavare” può usare la sua mossa speciale per percorrere verticalmente determinate pareti che può percorrere solo lui. Altresì, lo stesso drago è dotato di mosse ravvicinate e veloci con la possibilità di abbattere determinati cubi ambientali ma è debole all’acqua e ha un salto abbastanza limitato. Il drago d’erba, invece, può planare per grandi distanze ed è in possesso di un arco… tra gli attacchi semplici più complicati da usare vista la mira automatica a “pressione” di tasto.

A tal proposito, segnaliamo l’infelice scelta di unire il “dash”, ossia il movimento veloce, allo stesso tasto dedicato all’attacco, con conseguenze leggermente imprecise con cui tocca abituarsi. Tornando ai poteri del drago d’erba, invece, segnaliamo la sua abilità speciale unica di curare l’energia. Questo è fondamentale in quanto l’energia vitale e quella delle abilità è condivisa tra tutti i draghi. Al roster, ci sono draghi che possono nuotare e modificare il livello dell’acqua, altri dotati di rampino e altri in grado di fare tripli salti. Insomma, una buona varietà ludica che trova la sua massima espressione nelle ultime fasi di gioco. 

Purtroppo, a un roster ampio e ben differenziato, si contrappongono livelli dotati di un design prevedibile e poco ispirato a cui si sommano nemici prevalentemente sempre identici e di palese ispirazione esterna (sembrano quasi tutti delle reskin di Goomba). Certo, non mancano livelli più ingegnosi come uno dedicato esclusivamente a puzzle ambientali legati al livellamento dell’acqua o a un altro dove la telecamera si muove di continuo restringendo l’area e costringendoci a una fuga costante, ma nulla di realmente originale o memorabile.

Fiz and the Rainbow Planet, recensione (Nintendo Switch)

Grafica e sonoro

Graficamente parlando, il titolo si difende con sufficienza grazie a una buona scelta di colori e a un roster di personaggi simpatici. Purtroppo, sono ancora le aree di gioco a spiccare meno, dimostrandosi abbastanza ripetitive e anonime con pochi guizzi creativi degni di nota. In compenso, non abbiamo riscontrato bug o glitch di sorta ma giusto qualche drago “pattinatore” che potrebbe farci slittare qualche salto ma nulla di realmente dannoso.

Il sonoro è gradevole e si unisce a un’atmosfera leggera senza risultare fastidioso ma restando abbastanza superficiale e dimenticabile. Buoni gli effetti sonori seppur abbastanza classici. Da segnalare la totale assenza della lingua italiana, assenti anche i sottotitoli. Una mancanza che non pesa molto considerando che i testi in inglese sono pochi e semplici da comprendere. Infine, Fiz and the Rainbow Planet si difende bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo con quella portatile decisamente più idonea per tipologia di grafica nonostante la restrizione dello schermo.

Scopri tutto su Fiz and the Rainbow Planet
Fiz and the Rainbow Planet
6.6
Grafica 6.5
Sonoro 6.5
Longevità 6.5
Gameplay 7
Aspetti positivi Gameplay classico e solido Buona varietà di personaggi e abilità Adatto a tutte le utenze e discretamente nostalgico
Aspetti negativi Abbastanza anonimo Non innova niente Level design prevedibile
Considerazioni finali
Fiz and the Rainbow Planet è un platform semplice e solido che ha il suo punto di forza nella varietà dei personaggi e nelle loro caratteristiche ludiche che riescono a donare delle ultime fasi di gioco discretamente interessanti. Di contraccolpo, abbiamo un level design abbastanza piatto e anonimo nonostante una buona diversità di biomi. Un titolo che si lascia giocare ma che non presenta particolari guizzi creativi.

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