Tornare nella Zona è un’esperienza che non si dimentica facilmente. La prima volta fu più di dieci anni fa, convinto di iniziare l’ennesimo sparatutto in prima persona avviai il gioco e ahi, che dolore. Prima di riuscire a capirci qualcosa ero già morto dieci volte e mi ero perso altrettante, ma non riuscivo a staccarmi.
Oggi, grazie a S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition sono tornato nella Zona, ma a questo giro, ero preparato a dovere.
S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition: cosa è cambiato?
Questo S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition non è un remake, né un rifacimento radicale. È, piuttosto, una ristrutturazione solida: tutti e tre i giochi sono stati aggiornati per supportare meglio i sistemi operativi moderni, le risoluzioni widescreen e ultrawide, con miglioramenti grafici moderati ma comunque apprezzabili. Non aspettatevi perciò supporto al ray tracing o texture in 4K, ma sono stati fatti netti passi avanti rispetto all’originale, specialmente se li ricordate con la foschia marrone-grigia tipica dei giochi dell’epoca.

Ma ciò che conta davvero è che l’esperienza base dei tre capitoli è rimasta pressoché inalterata in questo S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition. Il level design, il ritmo narrativo, il sistema di sopravvivenza: tutto è ancora lì, ma più stabile, più fluido e finalmente privo di molti (ma non tutti) problemi tecnici che avevano afflitto le versioni originali al lancio. La stabilità è aumentata, i caricamenti sono più rapidi, e il feeling generale è decisamente meno grezzo. E, cosa graditissima, il supporto al modding è ancora più accessibile.
Una trilogia che non lascia scampo
Gli aspetti più affascinanti di S.T.A.L.K.E.R. sono proprio la sua durezza e il suo realismo crudo. Questi giochi non si curano troppo del comfort del giocatore: nessun marker lampeggiante, poche indicazioni, risorse limitate, e la costante minaccia di anomalie, mutanti o, peggio ancora, altri stalker pronti a tenderti un’imboscata quando meno te lo aspetti. In S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition troveremo, ovviamente, i tre capitoli della serie usciti prima del recente S.T.A.L.K.E.R. 2.

Shadow of Chernobyl resta il più misterioso e atmosferico, con un equilibrio perfetto tra survival e horror. Clear Sky, che di fatto è un prequel narrativo, è il più sperimentale: introduce fazioni in guerra, dinamiche di controllo territoriale e meccaniche più complesse, anche se meno raffinate (cosa che anche in questa remastered non è invecchiata benissimo). Call of Pripyat è invece il più maturo e bilanciato: offre un mondo semi-aperto diviso in grandi mappe, una IA migliorata e un sistema di missioni più coerente e più digeribile per i giocatori.
In tutti e tre i casi, più che la trama, l’ambientazione è la vera protagonista: la Zona è viva, ostile, e racconta più di qualsiasi dialogo o intermezzo narrativo. Camminare tra i resti di un laboratorio sotterraneo, sentire i lamenti distorti dei mutanti o vedere un fulmine che squarcia il cielo sopra Pripyat è un’esperienza che ancora oggi ha pochi eguali nel panorama videoludico.

La S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition è un’operazione riuscita: non solo aggiorna tecnicamente tre giochi storici, ma li rende nuovamente accessibili a una nuova generazione di giocatori. Non rivoluziona nulla, ma non è questo il suo obiettivo. Il suo scopo è permettere a tutti di tornare nella Zona (o di scoprirla per la prima volta) nella forma più stabile, fluida e fedele possibile, ma è sempre importante ribadire che non è un gioco per tutti: è lento, punitivo, molto spesso criptico. Ma è anche estremamente gratificante. Ogni sparatoria vinta, ogni missione completata, ogni notte passata accanto a un fuoco di campo con altri stalker ha un peso emotivo che pochi giochi sanno trasmettere.
Grafica e sonoro
Come abbiamo detto, la S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition è una remastered pura: le animazioni sono quelle dell’epoca, a volte legnose come solo gli “euro-junk” sanno fare. Il gunplay è migliorato, ma siamo lontani dalla fluidità di uno sparatutto moderno. I modelli dei personaggi e le texture, pur remasterizzate, portano ancora i segni del tempo che già all’epoca non erano granché.

La colonna sonora ambientale, invece, è rimasta splendida: minimalista, inquietante, perfetta nel creare tensione nei momenti opportuni. In questa nuova versione sono stati inseriti doppiaggi in molte altre lingue, italiano compreso, ma un vero Stalker sa che il russo è obbligatorio per godere dell’esperienza al massimo. Cheeki breeki!
Va anche detto che chi ha già esperienza con le versioni moddate (penso a Anomaly, Lost Alpha o GAMMA) potrebbe trovare questa edizione un po’ “vanilla”. Ma per chi vuole vivere l’esperienza originale con meno frustrazione e più stabilità, S.T.A.L.K.E.R. Legends of the Zone Trilogy Enhanced Edition è senza dubbio la miglior versione disponibile oggi.