Sviluppato da Furoshiki Lab. e pubblicato da Kemco, 1f y0u’re a gh0st ca11 me here! è una particolare visual novel interattiva con uno stile grafico 2D sicuramente stravagante nel suo minimalismo stilistico e cromatico. Noi abbiamo indossato i panni di Vanitas all’interno di un call center decisamente “unico” su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione. Pronto a smistare fantasmi?
1f y0u’re a gh0st ca11 me here! e il duro lavoro del call center d’oltretomba
1f y0u’re a gh0st ca11 me here! è una visual novel molto particolare che ci mette nei panni di una tale Vanitas Vanitatum, affetta, tra l’altro, di un ben poco originale stato di amnesia che non le permette di ricordare determinati momenti della sua esistenza. Tale stato, inutile dirlo, è parte del motore delle vicende che sono focalizzate prevalentemente sull’intreccio narrativo di pochi personaggi e tutti principalmente all’interno dello stesso luogo.
Ma procediamo con ordine, dove è ambientato il gioco? Siamo all’interno di un call center decisamente particolare, situato nell’oltretomba e che deve occuparsi di fantasmi (o anime dei defunti che dir si voglia). Vanitas è colei che si occupa delle telefonate e l’intera vicenda è scandita da momenti ben definiti suddivisi in sei giornate. I momenti sono prevalentemente composti così: dialogo lineare coi personaggi, momento di gameplay con attività da call center e dialogo coi personaggi a seguito della valutazione della giornata lavorativa.

A seconda di come lavoriamo, infatti, i dialoghi muteranno e con essi anche la ramificazione della storia con conseguente finale alternativo. Non solo, grazie a un semplice ramo a schermo, è possibile anche notare ulteriori riquadri “extra” che regalano nuovi spaccati narrativi, approfondendo così le storie tanto della nostra protagonista quanto quella degli altri personaggi. Tra questi spicca Ars Moriendi, nostro datore di lavoro nonché mentore nonché confidente.
Per quanto riguarda la qualità della storia, questa è sì intrigante, grazie soprattutto ad alcuni spunti accattivanti e a una macro narrazione che vede appunto i gr1m occuparsi delle anime dei defunti coordinandosi con noi membri del call center. Il tutto con una sorta di organigramma aziendale che vede a rischio la nostra stessa attività, motivo per cui tocca dare il massimo giorno dopo giorno. Non mancano, purtroppo, dialoghi inutilmente prolissi ma, tutto sommato, il ritmo delle vicende è abbastanza veloce complice anche una longevità tendente al ribasso.
Ovviamente, la longevità è legata alla volontà dell’utente di mettersi alla prova più e più volte per cercare di ottenere il risultato migliore. Inoltre, è presente anche una sorta di modalità “quasi infinita” e incentrata esclusivamente sull’attività più “ludica”. Noi ammettiamo che dopo un paio di run non abbiamo trovato molti motivi per tornare a vestire i panni di Vanitas, sentendoci anche appesantiti da un gameplay molto ridondante e imperfetto. E a tal proposito, diamo subito un’occhiata a come si gioca a 1f y0u’re a gh0st ca11 me here!

Come gestire un centralino nell’oltretomba
1f y0u’re a gh0st ca11 me here! è una visual novel in 2D abbastanza classica ibridata a un sistema elementare di QTE a scritte. In breve, oltre alle classiche fasi dove si lascia scorrere il testo da leggere, avremo dei momenti ludici dove ci viene richiesto di avere riflessi e un’ottima conoscenza e comprensione del testo inglese. Nel dettaglio, ogni giornata lavorativa si compone in un periodo a tempo in cui su schermo appaiono una serie di balloon con dentro dei testi ad autoscorrimento.
Questi testi non sono altro che le chiamate delle anime dei defunti che cercano una guida o un aiuto. Il nostro compito è intuire il problema e smistarli in uno dei tre settori di riferimento. Il primo è se l’anima è vittima di un esorcismo, la seconda è per le anime smarrite e che quindi non sanno dove diavolo si trovano mentre l’ultima è per gli incidenti veri e propri. Il nostro compito è, evidenziare un balloon prima che questi svanisce e indirizzarlo nel settore giusto. A ogni settore è affidato un tasto.

Quindi sì, il gameplay è semplicemente: evidenziare un balloon, capire il problema e indirizzarlo al settore giusto. A ciò si aggiunge un’ulteriore opzione che è quella di bloccare la chiamata. Motivo? Potrebbe essere la telefonata di un umano ancora in vita! I due mondi non devono comunicare e quindi bisogna interrompere subito. Come si fa a capire se si tratta di una telefonata di un vivente? Semplice, il testo della sua telefonata sarà priva di grassetti.
I grassetti sono essenziali in 1f y0u’re a gh0st ca11 me here! in quanto in essi ci sono le parole chiave con cui potremo intuire meglio dove indirizzare le varie anime. Il problema del titolo però, oltre a una ripetitività di fondo che emerge praticamente subito, è che il testo scorre molto, troppo velocemente. Se con uno o due balloon la situazione è abbastanza gestibile, quando questi aumentano, diventa molto difficile da gestire.
Inoltre, la totale assenza della lingua italiana, unita al testo che scorre veloce per un totale di soli cinque secondi, complica ulteriormente le cose e può quasi diventare frustrante. E no, non basta riavviare il gioco, visto che le telefonate sono procedurali e letteralmente separate dalla narrazione tanto che potrebbero ripetersi in uno o più giorni di lavoro. Alla fine del proprio turno, avremo anche la valutazione che andrà a influenzare la fine delle vicende.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, 1f y0u’re a gh0st ca11 me here! ha un impatto iniziale intrigante e vagamente identitario. La scelta minimalista fuso a soli tre colori (bianco, nero e azzurro) crea un’atmosfera abbastanza personale e piacevole. Peccato che presto andranno a riciclarsi in modo eccessivo, considerando anche la scarsa durata del titolo. Dispiace soprattutto per per i personaggi, dotati di poche animazioni.
Non aiuta neanche l’assenza del doppiaggio e che vede il sonoro relegato a mero sfondo con jingle sì gradevoli ma abbastanza brevi e ripetitivi seppur mai fastidiosi o invasivi. Per quanto riguarda le modalità dell’ibrida Nintendo, il gioco si difende discretamente bene seppur abbiamo apprezzato di più la versione portatile nonostante qualche problema col testo. Questi, infatti, è l’unica animazione laddove il balloon grafico è statico e fisso e quindi spesso il testo va a comprimersi o a spezzarsi in modo poco armonioso.