Negli ultimi anni, il settore videoludico ha subito una trasformazione radicale, con tagli occupazionali che hanno colpito anche i colossi più solidi del mercato. Microsoft, annuncia una nuova e imponente riduzione del personale, che interesserà circa il 3% della forza lavoro globale. Si tratta di oltre 6.000 dipendenti, rendendo questa la più significativa operazione di ristrutturazione interna dalla storica ondata del 2023.

Microsoft – Un situazione che preoccupa sempre di più
La notizia, riportata da fonti autorevoli come CNBC e The Verge, conferma che i licenziamenti coinvolgeranno tutte le divisioni e livelli aziendali, senza escludere ruoli dirigenziali. L’obiettivo dichiarato è quello di snellire la struttura organizzativa, eliminando sovrapposizioni nate soprattutto dopo l’acquisizione di Activision Blizzard, che ha aggiunto circa 13.000 professionisti all’organico dell’azienda.
La divisione gaming, già colpita da tagli nel 2024, è nuovamente al centro della ristrutturazione, anche se non è chiaro l’impatto specifico su Xbox e sui team di sviluppo affiliati. Negli ultimi mesi, Microsoft ha ridimensionato o chiuso realtà come Tango Gameworks e Arkane Austin, mentre allo stesso tempo ha intrapreso una strategia commerciale più aggressiva, espandendo la distribuzione dei propri titoli su piattaforme concorrenti come PlayStation.

La scelta di ridurre il personale arriva nonostante i risultati finanziari positivi registrati nel primo trimestre del 2025, con un incremento dell’utile netto del 18% e un +5% nel comparto gaming. Tuttavia, l’azienda mira a consolidare la propria posizione in un mercato in continua evoluzione, ottimizzando costi e risorse per garantire agilità e competitività nel lungo periodo.
Questo nuovo ciclo di tagli conferma una tendenza ormai strutturale all’interno del settore videoludico, dove anche le big company si trovano costrette a rivedere molte scelte. Sintomi che l’industria dell’intrattenimento videoludica sta piano piano inceppandosi da diversi anni. Sperando che i dipendenti che si troveranno in questa ondata di tagli troveranno presto una nuova occupazione.