Sviluppato e pubblicato da Do Games Limited in sinergia con Legacy Interactive, Unsolved Case: Above the Law Collector’s Edition, da ora in breve Unsolved Case: Above the Law, è un’avventura testuale investigativa lineare che ha al centro del suo gameplay un’ampia varietà di puzzle ed enigmi ereditati dalla piattaforma di origine. Parliamo, infatti, di una serie di titoli nati su mobile. Noi abbiamo affrontato la nuova serie di casi su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione! Pronto a scovare i criminali?
Unsolved Case: Above the Law e un nuovo capitolo di casi
Unsolved Case: Above the Law, come anche Unsolved Case: Murderous Script (di cui puoi recuperare la nostra recensione), rientra nella serie Unsolved Case ossia, un lotto di casi non sempre collegati tra loro che fungono da scusante narrativa per mettere in gioco le nostre abilità in una serie di puzzle game abbastanza scontati e prevedibili, oltre che già abbondantemente visti in altri titoli e con ben più originalità. Ma prima di affrontare nel dettaglio l’impianto ludico dell’opera, è bene analizzare questa “Collector Edition” e la sua narrazione.
Unsolved Case: Above the Law arriva su console con l’aggiunta “Collector Edition” ma, a conti fatti, non porta molto di inedito o che possa spingere chi dovesse aver già vissuto il titolo originario nativo su mobile e PC a rigiocarlo. Nel dettaglio, l’unica cosa rilevante del pacchetto, è un capitolo bonus che si aggiunge in coda ai casi principali ma che, obiettivamente, allunga sì la longevità ma non apporta realmente qualcosa di extra e di cui valga tenere conto. Almeno che, non si è fan della saga.

Per quanto riguarda la narrazione, invece, Unsolved Case: Above the Law non si discosta dalle raccolte di casi precedenti, mettendoci nei panni di un anonimo (diamo noi il nome) protagonista incaricato di investigare su una serie di stravaganti omicidi e crimini di vario genere. Il tutto spostandoci per una serie di scenari che, per chi conosce bene la serie, non risultano neanche del tutto inediti a causa di un riciclo di elementi grafici abbastanza ovvio.
Il primo caso dei quattro che ci troveremo ad affrontare è l’omicidio del sindaco che aprirà la strada a un’investigazione quasi “cinematografica” con tanto di camuffamenti, ribaltamenti prevedibili della situazione e inevitabile riepilogo. Essenzialmente, la struttura del racconto di ogni caso è abbastanza ovvia e non muta particolarmente se non per tipologia di eventi. Dei capitoli affrontati in questa collection, quello a tema “paranormale” è forse quello più coraggioso e accattivante anche se, come gli altri, fatica a coinvolgere come dovrebbe.
D’altronde, Unsolved Case: Above the Law non punta molto a raccontare una storia, nonostante la presenza di dialoghi multipli in cui le nostre scelte possono condizionare il finale di ogni caso. L’obiettivo del titolo è quello di intrattenere con una carrellata di enigmi e puzzle di vario genere, trascinandoci lungo mini-storie autoconclusive più o meno prevedibile e che non riescono a lasciare il segno nonostante provi anche diversi stili come l’umorismo (anche questo inserito in momenti molto scontati).

Un’avventura grafica a enigmi
Unsolved Case: Above the Law è uguale agli altri titoli della saga e non fa realmente molto per distinguersi se non per tipologia di racconto e di puzzle. Essenzialmente, noi saremo un cursore su schermo e avremo modo di navigare e interagire con scenari statici che si animano solo in caso di giusta interazione. L’obiettivo è quello di trovare oggetti e/o informazioni e utilizzarle nel modo e al momento giusto. Si tratta quindi di dar vita a una serie concatenata di enigmi nel modo più classico possibile, con tanto di inventario, oggetti con cui interagire ulteriormente e altri da unire tra loro.
Il puzzle immancabile e un po’ simbolo dell’intera saga e che troverai in tutti capitoli è quello di scovare determinati oggetti sparpagliati in un oceano di roba messa alla rinfusa. In questo caso, lo stesso puzzle va anche a complicarsi inserendo varianti mute e con pittogrammi da unire e decifrare per scovare l’oggetto da intercettare. Altre tipologie di puzzle sono abbastanza classici come liberare un passaggio o crearne uno girando delle caselle ma anche collegare determinati punti e così via.
Si tratta di puzzle tutti abbastanza prevedibili e facilmente intuibili anche se non mancano alcuni decisamente più frustranti e legnosi. In nostro soccorso, in caso anche di “blocco” nel corso dell’avventura esplorativa, c’è una lente d’ingrandimento che si ricarica a tempo e in base al livello di difficoltà selezionato a inizio partita, che ci andrà a suggerire la soluzione o l’area con cui interagire per progredire nella storia.

Non mancano poi, diversi collezionabili, oggetti del tutto opzionali ben nascosti negli scenari e che richiedono interazioni extra non sempre facili da individuare. Ammettiamo quindi che in quanto a mole e varietà di enigmi e puzzle, Unsolved Case: Above the Law si difende abbastanza bene ma purtroppo, non tutto è riuscito bene anche a causa di una trasposizione non molto felice. Va segnalato, infatti, alcuni vistosi rallentamenti a schermo, un puntatore non sempre preciso e studiato, ovviamente, per PC, e dei comandi legati agli analogici in alcuni puzzle che complicano inutilmente il tutto, risultando imprecisi e legnosi.
Da segnalare anche la possibilità di saltare determinati enigmi e puzzle cambiando letteralmente gioco e ritrovandoci a eseguire un match-3 completamente anonimo e poco accattivante. Un modo per bypassare ludicamente gli enigmi principali che può divertire le prime volte ma che alla lunga risulta solo monotono.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, nonostante un buon colpo d’occhio (alcuni scenari sono veramente belli) e un impatto visivo abbastanza identitario per la serie e la tipologia di gioco in sé, l’opera risulta abbastanza sciapa. Un’unione di elementi molto variegati che faticano a dare un risultato coeso. Anche le espressioni dei personaggi che vorrebbero essere quanto più realistici possibili, donano un risultato “falso” e poco coinvolgente. Un peccato considerando il buon numero di animazioni, alcune molto azzeccate e quasi sceniche mentre altre risultano decisamente terribili e retrograde.
Anche il sonoro non ne esce intatto a causa di diversi problemi che ne minano l’efficacia. A una colonna sonora abbastanza dimenticabile, si somma un problema di sincrono che danneggia un buon doppiaggio in inglese. Infine, bisogna evidenziare la totale assenza della lingua italiana, assenti anche i sottotitoli, un ostacolo da tenere in considerazione vista la mole di testo che include anche le spiegazioni ai vari enigmi/puzzle.