Nel ricco e ormai affollato universo dei city builder strategici, Of Life and Land emerge questo mese come una proposta peculiare e ambiziosa. Dopo un lungo periodo di Accesso Anticipato durato quasi un anno, il progetto firmato dallo studio indipendente Kerzoven e pubblicato da Metaroot è finalmente pronto a mostrarsi in versione definitiva su Steam. Ma sarà davvero riuscito a rispettare le aspettative maturate nel tempo? Scopriamolo attraverso questa recensione.

Un nuovo inizio in terre selvagge
Il gioco ci cala immediatamente nei panni di una protagonista femminile incaricata di fondare un avamposto all’interno dell’Impero, più precisamente nella regione settentrionale di Kerzon, nell’anno 1012. Partiamo da una situazione primordiale: pochi abitanti, qualche misera capanna e un ambiente ancora intatto da esplorare e sfruttare. Of Life and Land si configura come un gestionale fantasy-medievale, incentrato sulla crescita graduale di un villaggio, dove ogni decisione impatta sugli equilibri sociali, ambientali ed economici.
La partita prende avvio con la scelta del luogo in cui far sorgere il villaggio, all’interno di una mappa generosa di risorse naturali: alberi, rocce, cespugli di frutti selvatici, piante di grano spontaneo. La costruzione degli edifici segue dinamiche tradizionali del genere: è necessario raccogliere materiali direttamente dall’ambiente circostante e posizionare alcune strutture in prossimità della risorsa da cui dipendono. Ad esempio, un campo coltivabile dovrà essere edificato vicino al grano selvatico per poter essere avviato.

Il sistema edilizio di Of Life and Land si articola in cinque macro-categorie e può arrivare fino 7 livelli di costruzione, che sono: estrazione di risorse, produzione, servizi essenziali, difese (mura e recinzioni), agricoltura e gestione della vegetazione. L’accesso a determinati edifici è vincolato al progresso del villaggio o al soddisfacimento di specifici bisogni della popolazione. I cittadini, pur non essendo controllabili individualmente, sono dotati di necessità ben delineate: devono alimentarsi adeguatamente, mantenere un equilibrio calorico e difendersi dalle condizioni climatiche avverse, soprattutto durante i mesi invernali più rigidi.
Ogni costruzione completata richiede l’assegnazione manuale di manodopera. Alcuni edifici sono specializzati in una sola risorsa, come le cave di pietra, mentre altri offrono una maggiore varietà operativa, come nel caso dell’agricoltura. Tuttavia, all’interno di ogni struttura i lavoratori condividono il medesimo compito, senza possibilità di specializzazione o divisione dei ruoli.
La natura, il vero protagonista di Of Life and Land
Uno degli aspetti più coinvolgenti di Of Life and Land è l’interazione costante con il mondo circostante, che non si limita a un mero sfondo statico, ma diventa parte attiva della narrazione ludica. Le stagioni influenzano direttamente l’andamento del gioco: le piante crescono solo in determinati periodi dell’anno, necessitano d’acqua nelle giornate calde e rischiano di gelare con il freddo. Anche gli abitanti e gli animali devono adattarsi per sopravvivere, potendo ammalarsi o subire danni in caso di esposizione prolungata a condizioni estreme.
Il livello di simulazione ambientale di Of Life and Land è sorprendentemente curato: la fauna selvatica non è un semplice elemento decorativo, ma si muove, interagisce e può persino rappresentare una minaccia concreta per la comunità. Alcuni animali possono attaccare i lavoratori o danneggiare le strutture, spingendo il giocatore a scegliere se tentare un processo di addomesticazione o respingerli. Questo approccio dona profondità al gameplay, trasformando la convivenza con la natura in una vera e propria meccanica gestionale da equilibrare con attenzione.

Per chi desidera una progressione più rapida, il titolo consente di velocizzare il tempo fino a x30 , una funzionalità utile soprattutto nelle fasi più lente o nelle lunghe attese produttive. La struttura del gioco include traguardi specifici che guidano lo sviluppo dell’insediamento, come il raggiungimento di una determinata popolazione o la creazione di un certo numero di campi coltivati. Questi obiettivi offrono una direzione al progresso e aggiungono varietà alle partite, stimolando l’ottimizzazione delle scelte strategiche.
Una delle qualità più evidenti di Of Life and Land è la libertà concessa al giocatore nell’affrontare i problemi. Ogni dilemma (come ad esempio la sovrapopolazione) può essere risolto in modi differenti, e ogni decisione ha un impatto tangibile sulla sopravvivenza e sul benessere della colonia. I cittadini sono dotati di bisogni e preferenze uniche, e ignorarli può portare a conseguenze disastrose: emigrazione, malcontento, crisi alimentari o squilibri produttivi.
Un editor libero e supporto alle Mod
Con la release ufficiale di Of Life and Land è stato introdotto anche un nuovo scenario chiamato Risenna, che espande il gioco con 11 mappe incentrate sul commercio e sulle relazioni diplomatiche con altre fazioni. Sebbene il gioco non contempli dinamiche belliche, il sistema di scambi e interazioni strategiche si rivela interessante e ben integrato. Degna di nota è anche la presenza di un editor avanzato, che permette di plasmare il mondo a proprio piacimento: si possono creare mappe da zero, modificare corsi d’acqua, introdurre nuove specie animali o configurare la vegetazione, offrendo un enorme margine di personalizzazione. Il supporto ufficiale alle mod amplia ulteriormente l’esperienza, che potrà essere arricchita dal contributo della community.

Un mondo piacevole, ma già visto
Sul fronte visivo, Of Life and Land propone uno stile low poly piacevole e funzionale, anche se privo di una vera originalità estetica. Alcune scelte stilistiche, come il menu di partenza in stile gotico ispirato alle vetrate delle cattedrali, riescono tuttavia a imprimere una certa personalità. L’interfaccia di gioco, sebbene ben curata sul piano grafico, risente talvolta eccessiva, che può appesantire la navigazione nei momenti più concitati della gestione ma anche in generale.
Dal punto di vista tecnico, Of Life and Land si comporta egregiamente: durante i test su una configurazione di fascia media-alta, non si sono verificati cali di frame rilevanti né bug compromettenti. L’ottimizzazione appare solida e ben calibrata. Anche il comparto audio svolge efficacemente il suo ruolo, con musiche d’atmosfera che accompagnano l’esperienza senza mai risultare invadenti o ripetitive. Infine, il gioco supporta ben undici lingue, inclusa una localizzazione italiana di buona qualità (seppur limitata ai sottotitoli e al testo di gioco)