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Nintendo

Miyamoto non amava il cell shading di The Legend of Zelda: The Wind Waker

Marco Consiglio 3 anni fa Commenta! 3
 

Se sei tra coloro che non hanno fatto i salti di gioia, vedendo per la prima volta lo stile grafico di The Legend of Zelda: The Wind Waker, sappi che sei in buonissima compagnia visto che secondo il video, rilasciato dal noto canale YouTube “DidYouKnowGaming”, anche il creatore della saga Shigeru Miyamoto non era propriamente soddisfatto del risultato.

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Secondo una traduzione del magazine Nintendo Dream, risalente a metà degli anni 2000, il creatore di Mario, ovvero Shigeru Miyamoto, non era tra i più grandi sostenitori della grafica in cell shading.

The Legend of zelda

Il produttore della serie Eiji Aonuma, che al tempo era il direttore di The Legend of Zelda: The Wind Waker, sarebbe stato ripreso più e più volte per cambiare questo particolare stile grafico, per uno tendente al realismo, fino alla fine dei lavori sul gioco. Non solo, una volta visto il risultato finale, Miyamoto avrebbe affermato che il titolo avrebbe venduto pochissime copie.

Aonuma: “If I had gone and talked to him from the very beginning, I think he would’ve said ‘How is that Zelda?’…Miyamoto had trouble letting go of the realistic Link art style until the very end.
“At some point, he [Miyamoto] had to give a presentation against his will. That’s when he said something [to me] like ‘You know, it’s not too late to change course and make a realistic Zelda.”

Tradotto

Aonuma: “Se avessi parlato con lui dall’inizio, penso che mi avrebbe detto “Com’è il nuovo Zelda?”…Miyamoto non voleva lasciare lo stile artistico realistico di Link fino alla fine”
“Ad un certo punto lui [Miyamoto] ha dovuto fare una presentazione contro il suo volere. E così mi disse qualcosa del tipo “Lo sai che non è troppo tardi per fare un Zelda più realistico.”

Miyamoto tuttavia nello Zelda successivo, ovvero Twilight Princess uscito sempre per Nintendo Gamecube, riuscirà far tornare una delle sue saghe più riuscite ad uno stile più “reale” abbandonando la grafica cartonesca.

C’è da dire tuttavia che quelli erano anni di grande sperimentazione e la questione del cell shading fu una moda, tra gli sviluppatori, passeggera. Non solo parecchie testate e fan al tempo non digerirono bene questa particolare grafica e ci vollero anni affinché The Legend of Zelda: The Wind Waker prendesse il rispetto che merita, tanto che per alcuni è il capitolo più riuscito, ma questi sono pareri personali.

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