Epic Hero Battle, il gioco basato sugli NFT comincia e finisce con un furto

Un’idea forse interessante ma partita col piede sbagliato quella di OxArdds, creatore di Epic Hero Battles. Oltre alle accuse di star creando un gioco enormemente dannoso per l’ambiente, si aggiungono quelle di furto e violazione di copyright, che lo hanno portato a cancellare il proprio account da Twitter oltre che il sito del gioco. Il titolo si sarebbe basato sull’uso degli NFT, tramite il network Ethereum.

Per chi non lo sapesse, NFT sta per “Non-fungible tokens”, o “gettone non-fungibile”. Fungibile significa che l’oggetto in questione è privo di alcun valore in sé, e che può essere usato come moneta di scambio; ad esempio, il denaro, che se anche scambiato mantiene sempre lo stesso valore, o anche i gettoni del casino o l’oro. Non-fungibile è l’opposto: ad esempio, un quadro ha un valore intrinseco ed è un oggetto “unico”, per cui ogni quadro non ha lo stesso valore degli altri.

NFT, l’ultima moda nel mondo delle criptovalute

Nel mondo virtuale, gli NFT sono simili proprio ai quadri: “oggetti” digitali unici, non interscambiabili che hanno un valore che deriva proprio dalla loro singolarità. Immagina ad esempio di disegnare un’immagine con Paint. Nel momento in cui la metti sulla rete di Blockchain, acquisisce una “firma” digitale, che la rende esclusiva e unica, pertanto se anche qualcuno dovesse fare uno screen o copiarla, avrebbe una firma differente dalla tua, rendendo il tuo disegno su Paint “l’originale”.

Sebbene l’idea alla base degli NFT sia molto interessante, richiedono un’enorme potenza di calcolo e tantissimi computer per essere generati e caricati su Internet, motivo per cui esistono vere e proprie “fattorie” di PC dedicate alla loro creazione. Questo però richiede anche uso di tantissima energia elettrica e generatori, e si stima che all’anno venga consumata una quantità di energia pari a quella dell’intera Ungaria, e che producano tanto CO2 quanto il Sudan.

Epic Hero Battles: ecco la sorte del gioco

L’idea di fondo del titolo sarebbe stata di comprare il proprio eroe su OpenSea, un sito dedicato agli NFT, ed utilizzarlo in una specie di “battle-royale” per ottenere altri NFT e criptovalute come l’Ethereum. Impatto ecologico a parte, sarebbe andato tutto bene se solo lo sviluppatore non avesse deciso di prendere una scorciatoia, ovvero scaricare da internet immagini di altri artisti senza il loro permesso, per poi usarle per promuovere il proprio gioco.

Ironico, considerato quanto abbiamo parlato di originalità al riguardo degli NFT. Una delle vittime è Dan Hindes, creatore del videogioco “Wildfire”, che ha visto l’art del proprio titolo venire riutilizzata per la promozione di Epic Hero Battles, chiaramente senza il suo permesso. Poco tempo dopo essere stati scoperti, i creatori del gioco hanno rimosso l’immagine dal sito, scusandosi per l’errore.

Questa storia però non finisce qui, perché un’altra delle immagini utilizzate è stata indebitamente prelevata, quella di background alla roadmap dei contenuti, un bellissimo sfondo in Pixel-art in origine creato da @BokiPixelart. Si è scoperto poi che anche l’immagine profilo di Twitter degli sviluppatori è stata presa da un vecchio post su Tumblr. Insomma, un gioco pubblicizzato come a favore degli artisti, che ha attivamente deciso di violare i diritti d’autore di questi ultimi!

Epic Hero Battles sarebbe dovuto uscire a novembre (un tempo di sviluppo davvero breve, che ha fatto sospettare molti utenti di essere una truffa), ma ora che sia il sito che l’account Twitter sono stati cancellati non è ben chiaro il suo futuro. Stando alle premesse potremmo dover aspettare molto a lungo per vedere un videogioco basato sugli NFT, ma nel frattempo ti invitiamo a seguire e mettere tra i preferiti il nostro sito per rimanere sempre aggiornato su ogni novità!