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What The Dub?! la recensione

Marco Consiglio 4 anni fa Commenta! 5
 

Una delle mie passioni, oltre i videogiochi è il cinema, è logico, quindi, pensare che quando è arrivato un gioco come What The Dub?!, la mia curiosità sia stata stuzzicata e non poco. Ma di cosa stiamo parlando? Di un party game che fa del cinema e del doppiaggio (anzi, della scrittura delle battute), il suo gameplay. Cosa dovrai fare? Prosegui nella lettura e scoprilo.

Contenuti
What The Dub?! dedicato a tutti gli emuli di Luca Ward? Non proprioNo, What The Dub?! non lo puoi giocare in solitaria, ma nemmeno onlineTecnicamente piattoConcludendo, stacci alla larga

What The Dub?! la recensione

What The Dub?! dedicato a tutti gli emuli di Luca Ward? Non proprio

Il gioco non ha nessuna storia: faremo partire What The Dub?! e ci troveremo di fronte a due opzioni possibili, ovvero New Game e Options. È difficile anche descrivere l’atmosfera che si respira al primo avvio, visto che la presentazione è estremamente povera e mi ha lasciato senza molto da fare.

What The Dub?! la recensione

Non solo questo, What The Dub?! non ti dice cosa devi fare e lo dovrai scoprire da solo. Dopo essere rimasto spiazzato, ho capito in cosa consisteva il titolo e il tutto si riduce a dover scrivere delle frasi per completare le quotes mancanti nei film proposti. Davvero poco interessante.

No, What The Dub?! non lo puoi giocare in solitaria, ma nemmeno online

Cerchiamo di capire che cos’è What The Dub?!. Siamo di fronte ad un party game dove ti verranno proposti dei pezzi di vecchi film americani, in inglese, dove mancherà una frase pronunciata da un personaggio a schermo. Tutti i giocatori, a turno, dovranno scrivere la riga mancante e questa verrà riletta da una voce fuori campo, che ricorda vagamente l’enfasi del programma che annuncia l’arrivo dei treni alla stazione.

Non ci saranno risposte giuste o sbagliate, infatti i giocatori avversari dovranno votare quale delle frasi pronunciate, ad esclusione della propria, sia, secondo loro, la migliore. Chi prende più voti, vince il round. Chi alla fine della partita ha più punti, vince il match.

What The Dub?! la recensione

Basta, non dovrai fare nient’altro. Qui si parte con la prima cosa che mi lascia estremamente perplesso su What The Dub?!, infatti questa non presenza di risposte esatte, ma solo di frasi che piacciono di più agli altri, mi azzera automaticamente il grado di sfida. Non dovrai dare la risposta esatta, ma semplicemente quella più divertente.

Un’altra cosa che mi ha lasciato perplesso è la totale assenza di una modalità single player, anche solo per farsi quattro risate da solo o almeno per impratichirsi nelle varie sessioni di gioco. Avrai bisogno di minimo tre giocatori e tre smartphone (o qualsiasi dispositivo in grado di connettersi a internet) fino ad un massimo di 12 giocatori: per entrare in partita dovrai collegarti tramite browser al sito del gioco, ovvero playwtd.com, inserire il codice della partita e iniziare.

What The Dub?! la recensione

Un’altra cosa che non mi ha fatto piacere per nulla questo titolo è il suo essere estremamente di nicchia. I film che verranno proposti saranno tutti in inglese senza nessun sottotitolo o doppiaggio in italiano, questo va a tagliare fuori una buona fetta di potenziale audience che non capirà il significato dei dialoghi proposti e di conseguenza non riuscirà a legare nessuna frase di senso compiuto.

Tecnicamente piatto

Graficamente What The Dub?! proprio non dice nulla, anzi sembra di trovarsi di fronte ad una presentazione fatta in Power Point e pure i film proposti sono, sia a livello di audio che di pulizia dell’immagine, di una povertà disarmante. Il menù che ci dirà chi ha preso più punti, sembra essere scopiazzata delle grafiche di Chi Vuol Essere Milionario?, solo che la predominanza di colori sarà l’amaranto invece che il blu.

What The Dub?! la recensione

Concludendo, stacci alla larga

Non riesco proprio a trovare nessun lato positivo di questo What The Dub?!. Tecnicamente è nullo, non è divertente, ma soprattutto i film proposti sono davvero troppo di nicchia. In più il fatto di non essere tradotto nella nostra lingua lo rende un gioco totalmente inadatto al pubblico italiano.

Non va bene per passare una serata in famiglia perché dopo la prima sessione stuferà te e chiunque stia giocando con in tua compagnia, non è adatto nemmeno ad un cinefilo incallito perché il gioco non sta nello scrivere la frase esatta che l’attore pronuncia, ma spesso vincerà quella più esilarante. Insomma spendi i tuoi soldi in maniera diversa perché What The Dub?! è un titolo che non merita un solo euro del tuo portafoglio.

Scopri tutto su What the Dub?!

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