Cercano giardinieri su Minecraft a più di £50 l’ora

Minecraft è sicuramente uno dei giochi più famosi nella storia e in molte occasioni ha dimostrato di poter essere un mezzo di sostentamento: dai tornei competitivi al market di skin e texture, dalle stream su Twitch o YouTube fino ai siti come Fiverr in cui puoi offrire dei servizi appositi per il gioco. Ed è proprio di quest’ultima funzione che vi voglio parlare.

COME FUNZIONA WHATSHED E COSA OFFRE

WhatShed è una compagnia britannica che offre consulenza in ambito di giardinaggio e paesaggistico, recentemente ha riscosso una certa notorietà a causa dell’offerta che ha diramato collegata con Minecraft: ha pensato bene infatti di sfruttare il famoso gioco a cubetti come un sistema virtuale per la presentazione di progetti per giardini ed altro offrendo lavoro come consulente paesaggistico virtuale in cambio di una paga che parte dalle £50 all’ora.

Essendo un lavoro a distanza non richiedono di essere residenti nel Regno Unito ma fra i requisiti bisogna avere: esperienza nel giardinaggio, quindi lavorare in un ambiente collegato al mondo delle piante e della natura, ma anche una certa conoscenza e dimestichezza sul videogame della Mojang. Ovviamente bisogna avere alcune skill specifiche come creatività, passione, occhio per il design e così via.

LE RISPOSTE CHE SONO ARRIVATE DAI FAN DI MINECRAFT

Alcuni adulti hanno risposto alla domanda di lavoro, dimostrando di avere sia esperienza nel campo del giardinaggio che dimestichezza con il gioco in sé. La maggior parte delle candidature arrivate alla WhatShed sono proposte di bambini che non potendo avere esperienza pratica con il giardinaggio sappiamo che buona parte di essi sono stati rifiutati (oltre che per l’età non idonea legalmente al lavoro).

Con una età minima di 13 anni per poter lavorare negli UK, i responsabili dell’azienda hanno condiviso un messaggio che gli è arrivato da un dodicenne che scrive “Posso lavorare nei fine settimana / 6-7 nei giorni feriali“. Questo è solo un esempio delle tantissime richieste che sono arrivate alla compagnia britannica che ovviamente si è vista costretta a dover gestire una quantità enorme di domande dovendone purtroppo rifiutare in tronco la maggior parte.