Sanzaru Games è un team di sviluppatori decisamente molto talentuoso: autore del gioco Asgard’s Wrath, titolo in prima persona disponibile per PC tramite VR grazie a Oculus Rift, addirittura candidato a gioco migliore del 2019 ai The Game Awards per questa piattaforma, ha convinto i capi maggiori della compagnia statunitense miliardaria Facebook, tanto da essere addirittura acquisito. Il gruppo entrerà quindi a far parte degli Oculus Studios, ed è probabile che verranno stanziati fondi molto più importanti per le prossime produzioni che speriamo riserveranno sorprese come è stato per il popolare GDR action.
In seguito alla produzione dell’acclamato Asgard’s Wrath, che si è rivelato un incredibile successo di critica e pubblico oltre che di vendite, gli sviluppatori entreranno a far parte del collettivo di proprietà Facebbok rimanendo però un team indipendente a livello di realizzazione videoludica.
L’annuncio è arrivato tramite un post ufficiale di Oculus, che recita:
“La realtà virtuale rappresenta la casa di diversi sviluppatori di talento che stanno realizzando cose incredibili, muovendo i primi passi nell’ambito di un nuovo linguaggio di game design e spingendosi verso obiettivi sempre più alti.
Sanzaru Games è stato uno dei primi team a compiere questi passi, e appena qualche mese fa abbiamo visto gli standard delle produzioni VR compiere un sostanziale balzo in avanti con il lancio di Asgard’s Wrath, un gioco che ha ridefinito il modo in cui i giochi in realtà virtuale dovrebbero essere.”
Gli elogi alla compagnia però non si sono arrestati ed anzi, il director of content di Facebook ovvero Mike Vertu ha aggiunto: “Il loro approccio al game design si basa su tre pilastri: grande design, splendida grafica e una solida tecnologia“, sottolineando l’estrema fiducia riposta in questo team, in previsione di produzioni anche di miglior successo rispetto ai lavori precedenti.
Asgard’s Wrath è disponibile dallo scorso 10 ottobre 2019 ed è attualmente uno dei migliori titoli per realtà virtuale disponibile sul mercato.
