iCrewPlay.comiCrewPlay.comiCrewPlay.com
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
      • PlayStation 4 / Pro
      • PlayStation 5
    • Nintendo
      • Switch
    • Microsoft
      • Xbox Series X|S
      • Xbox One
    • PC
      • Epic Games Store
      • Steam
      • Origin
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura Grave Keeper – La nostra recensione
 
Notifiche Mostra di più
Dimensione del fontAa
iCrewPlay.comiCrewPlay.com
Dimensione del fontAa
  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Cerca
  • Recensioni
  • Anteprime
  • Piattaforme
    • Sony
    • Nintendo
    • Microsoft
    • PC
    • Mobile
  • Giochi in uscita
  • Rubriche
    • Uscite della settimana
    • Old But Gold
    • Player One
    • Games Showcase
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
NintendoSteamSwitchMicrosoftPCRecensioni

Grave Keeper – La nostra recensione

Diego Savio Branciforti 6 anni fa Commenta! 7
 

Caro lettore hai mai giocato a Dungeons & Dragon (D&D)? Ne hai mai sentito parlare? Uno dei primi e più famosi RPG (Role-Playing Games) della storia, che arrivò in un momento in cui i videogiochi erano ancora una dolce idea nella mente dei primi sviluppatori. Ti starai chiedendo: “Cosa c’entra D&D con questa recensione?” – abbi pazienza e tutto ti sarà più chiaro. Con il passare degli anni, la community attorno a questo “RPG da tavola” divenne letteralmente immensa, tanto da mantenersi solida ancora oggi nell’epoca digitale. Nonostante tutta questa fama, D&D riuscì ad attirare anche l’attenzione di un certo Steve Jackson, che insieme all’illustratore John Kovalic, creò Munchkin, un gioco di carte non collezionabili che riduceva all’osso l’ideologia alla base del famoso Dungeons & Dragon, eliminandone tutti i fronzoli e le caratteristiche “complicate”, con il motto: “Entra nel Dungeon, uccidi il mostro e prendi il tesoro”.
Proprio come il semplice Munchkin, Grave Keeper ha deciso di semplificare al minimo le basi stesse di titoli iconici come Diablo 3 e di dare al giocatore semplicemente “Massacri & Tesori”. L’ultima fatica sviluppata da Baldur Games ed edita da Ultimate Games e Gaming Factory è arrivata ufficialmente anche su Nintendo Switch lo scorso 8 agosto 2019, dopo i buonissimi risultati ottenuti sulla piattaforma di Steam. Scopriamo insieme Grave Keeper!

Contenuti
“Addentrati nella tomba del Re Scheletro…”Un Gameplay diretto, privo di fronzoli e con qualche difettoUn design grafico che “strizza l’occhio” a Warcraft 3…Ti potrebbe interessare

“Addentrati nella tomba del Re Scheletro…”

Screenshot da Grave Keeper

La trama alla base di Grave Keeper è tanto semplice quanto simpatica, infatti, vede il piccolo cacciatore di taglie addentrarsi all’interno della Tomba del Re Scheletro per poterne trafugare tutti i tesori, facendosi strada tra orde di zombi famelici. Quando si ritrova, finalmente, davanti alla tanto desiderata ricompensa l’oscuro sovrano della tomba si risveglia e, dopo un breve combattimento che funge da tutorial, scaraventa “a calci” il piccolo eroe fuori dalla Tomba (…con tanto di “Ciao! Ciao!” Finale).

Screenshot da Grave Keeper

Una volta fuori, comincia ufficialmente la missione principale del giocatore che avrà come obiettivo quello di riuscire a potenziare il proprio equipaggiamento per poter essere all’altezza del Re Scheletro e dei suoi generali. In parole povere, tutta la storia alla base di Grave Keeper può essere riassunta in una semplice frase: “Entra, uccidi e prendi il tesoro!”
Si aggiunge alla proposta videoludica di Baldur Games, la possibilità di svolgere anche delle missioni secondarie che garantiscono al giocatore una buona fonte di risorse da investire nel proprio arsenale. Chiude il quadro anche la presenza delle missioni giornaliere, che vedono i propri obiettivi aggiornarsi giornalmente.

Un Gameplay diretto, privo di fronzoli e con qualche difetto

Screenshot da Grave Keeper

Se la minimale trama di Grave Keeper fornisce il minimo indispensabile per motivare il giocatore a fare massacri delle orde di zombi, il gameplay ideato sa Baldur Games rende il tutto abbastanza piacevole e intuitivo, come nei più classici hack’n’slash con una visuale isometrica dall’alto.
Il piccolo cacciatore di taglie, una volta entrato nell’area di gioco, sarà equipaggiato con una spada per gli scontri ravvicinati, con una balestra per i combattimenti a lungo raggio, un’armatura per limitare i danni e avrà alcune pozioni per il recupero della vitalità che potranno essere altresì trovate uccidendo mostri o distruggendo l’arredamento presente nell’arena. Iniziato il combattimento apparirà un contatore di kill da effettuare per passare “all’orda successiva” e cominceranno ad apparire diverse categorie di nemici, dai semplici zombi inseguitori ai balestrieri, passando per maghi e soldati armati armati fino ai denti. Una volta eliminati tutti i nemici, sarà possibile affrontare il boss di fine livello, il quale si rivelerà abbastanza ostico da affrontare con un pattern di attacco decisamente più dettagliato rispetto a quello degli zombi.
Una volta sconfitto il boss, il giocatore sarà premiato con un nuovo equipaggiamento come per esempio: una mazza chiodata, un’ascia, una balestra più potente o un’armatura più resistente. In merito alle attrezzature messe a disposizione del piccoletto, è importante sottolineare la presenza di un vero e proprio sistema di potenziamento che sfrutta le monete d’oro lasciate cadere dai nemici sconfitti e che permette di migliorare le prestazioni dell’equipaggiamento. L’unico difetto che ho riscontrato giocando a Grave keeper su Nintendo Switch è, anche se penso che il problema sia “multi-piattaforma”,  la poca precisione dei comandi, infatti, capiterà spesso che gli “attacchi da mischia” o anche gli “attacchi speciali” poteranno a colpire solamente il bersaglio che si trova nella direzione del colpo, mentre tutti gli altri nemici attorno resteranno completamente immuni e pronti a fare le feste al nostro piccolo alter-ego. Il problema diventa più serio specialmente negli stage più avanzati, quando il numero dei nemici sarà molto alto e anche la loro capacità di danno. Peccato veramente!

Un design grafico che “strizza l’occhio” a Warcraft 3…

Screenshot da Grave Keeper

Il design grafico del titolo sviluppato da Baldur Games si lascia guardare senza problemi, richiamando fortemente lo stile appartenente a Warcraft 3 di Blizzard. Questa influenza “gelida” la si riscontra anche nel design di alcuni boss e in particolare proprio nel Re Scheletro, che riprende molte caratteristiche fisiche appartenenti al Re Liar, primo vero boss che si affronta in Diablo 3. Se i personaggi risplendono di questa “luce riflessa”, le ambientazioni non proprio, infatti, gli scenari messi a disposizione del giocatore, nonostante siano ben fatti, sono pochi e si ripetono all’infinito restituendo così la sensazione di “restare sempre fermi nello stesso luogo per fare la medesima cosa”.

Re Liar in Diablo 3

Se il design grafico è bello da vedere, il comparto sonoro è leggermente sotto le aspettative, con pochi brani che soffrono della stessa ripetitività delle ambientazioni, infatti, è previsto un singolo brano per ogni singola ambientazione, senza nessun colpo di scena che faccia gridare al miracolo. migliora la situazione il livello di sfida, che si mantiene alto per tutta la partita e fa crescere nel giocatore la voglia di andare avanti e di migliorarsi sempre più.
Grave Keeper è disponibile sia sulla piattaforma di Steam che sullo shop digitale di Nintendo a un prezzo scontato che si aggira intorno alle 8,99€.

Scopri tutto su Grave Keeper
Ti potrebbe interessare
  • Recensione Grave Keeper: a caccia del re degli scheletri

Potrebbero interessarti

Stellar Blade x GODDESS OF VICTORY: NIKKE, recensione (PlayStation 5)

Uscite della settimana dal 16 giugno al 22 giugno 2025

Gex Trilogy, recensione (PlayStation 5)

Lies of P: Overture, recensione (PlayStation 5)

Seafrog, recensione (steam)

Se ti è piaciuto condividi questo articolo con un tuo amico!
Facebook Twitter Copia il link
 
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
-0
Lascia un commento Lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Contatto
  • Guida Recensioni
  • Media Kit
  • Collabora con noi
  • Politica sulla privacy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Tech
  • Anime
  • Libri
  • Arte
  • Cinema
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account